Come avevo già descritto nei capitoli precedenti, a parte le vicende di ordinaria amministrazione, c’erano un paio di cosette da sistemare che ancora non erano state sistemate.
Il cambio residenza in Via Palestro a Pontedera e la fase finale del divorzio con la mia ex-moglie Caterina.
Per quanto riguarda il primo punto, è arrivato finalmente il passaggio alla nuova residenza il giorno 17 Gennaio e dopo il tanto barcamenarsi tra mobili da smontare, mura da ritingere, acquisti da fare e la burocrazia, è stata una liberazione.
Ci sono ancora alcune cosette da sistemare, ma pian piano si sistemeranno anche quelle. Quello che conta adesso è essere sotto questo tetto almeno per un po’, o quantomeno finché non ci sarà più chiarezza su quello che dovrà far parte o meno della mia esistenza.
Relativamente secondo punto, le cose sono un po’ più complicate, cerco di ottenere un po’ più spazio e peso come genitore, in una storia iniziata in un momento particolare della mia vita, ma che si è resa impossibile da proseguire. Sono fiducioso e a parte le infamie, le ingiurie e le valutazioni dei medici, spero che la questione prenda la giusta direzione.
Ovviamente mi manca Giulia, e spero, che continui a ragionare con la sua consapevolezza di bambina, che a 9 anni ha subito questo evento in modo traumatico, ma che è riuscita ad assorbire in modo superlativo. Adesso rimane soltanto da recuperare la stima e il rapporto tra me e lei; rapporto che purtroppo sì è incrinato un po’ di tempo fa e che desidero sia basato su fiducia e amore reciproco.
A differenza di qualche settimana fa, le giornate si delineano molto più logicamente legate al da farsi giornaliero; la mattina inizia con una sveglia in torno alle 7:00, bagno, colazione, che come al solito ho mantenuto con il mix della super bevanda energetica mattiniera, composta da albumi e tuorlo crudi assolutamente, dulcis in fondo, pane e marmellata e banana finale. Appena fatta un pò di pulizia e dopo la vestizione, mi reco nel borgo per assaporare il caffè. Ho deciso di prendermi solo un paio di caffè al massimo, al giorno, quindi, visto che abitoo in centro storico, ne prendo uno la mattina per svegliarmi e rientrare nella vita sociale con il piede giusto. Ho un paio di posti che prediligo, ma ben presto ne proverò altri.
Dopo il caffè, in genere e questo dipende da cosa devo fare in giornata. mi faccio un paio di vasche nel corso, un paio di selfie e ritorno alla vita e al lavoro di tutti i giorni.
Devo dire che questo stile di vita mi ha rasserenato un pò, sono molto più rilassato e in pace coi sensi.
Il clima del centro è un pò diverso dalla periferia e alla fine, quando scendi per strada, sembra di essere entrato in una stanza, quella che manca nella tua abitazione.
Quello che penso adesso è molto semplice, avere le idee chiare a un certo punto della narrazione è essenziale, chiaramente le capacità improvvisative di ciascuno di noi sono un ottima qualità da utilizzare con parsimonia.
Detto questo, cerco di vivere ogni singolo istante delle mie giornate in modo esatto, quasi cercando la soluzione perfetta di un complicato rebus.
Purtroppo però le risposte che ottengo non sono sempre quelle attese, in ogni caso oggi le cose sembrano migliorare.
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