Come ogni anno, è giunto a compimento il mio ennesimo compleanno! Il fatidico giorno 17 Dicembre, la cui numerologia ha sempre generato discussioni e ironie di varia natura. Il giorno diciassette, o quantomeno il numero diciassette, è sempre stato considerato un giorno particolare, principalmente ricordato e noto per essere correlato a situazioni spiacevoli o generatrici di sfortuna. Chissà, forse sono associazioni di idee, tutte generate a partire da un thriller drammatico, che Alfred Hitchock, a quanto pare, nel lontano 1932, ha prodotto, intitolato "Number Seventeen", ma questa è una pura supposizione. La Cabala invece attribuisce al numero diciassette delle peculiarità "buone", considerandolo come la sommatoria di tre termini ebraici, têt (9) + waw (6) + bêth (2), che lette in ordine generano la parola tôv, ovvero "buono bene". Io ho sempre attribuito un valore positivo al numero diciassette, anche visto il fatto che si tratta del mio giorno di nascita, sebbene tutte queste diatribe.
Quest'anno il mio compleanno è arrivato di domenica, quindi, come di norma, ho festeggiato a casa con i miei genitori, e quest'anno anche con Franco e Luciana, che si sono presentati con un presente. Mi ha fatto molto piacere averli a casa per il piccolo aperitivo organizzato da mia madre, sebbene io non sia molto favorevole a festeggiamenti per quanto mi riguarda. Con questo non voglio dire di non amare il mio compleanno, voglio solo sottolineare che, non ho molta voglia di festeggiarlo, soprattutto quando non ci sono le presenze giuste correlate alla mia vita. E' chiaro che ad oggi non mi aspetto più nè compagnie, nè amici, però ritengo che se ci fosse stata l'occasione giusta, avrei deciso di festeggiare opportunamente e in luogo consono, con i giusti partecipanti. I miei genitori, Franco e Luciana sono brave persone, ma appartengono ovviamente ad una "generazione passata", a cui ritengo di dovere molto, per quanto riguarda esperienza e formazione, ma che ritengo altresì distante relativamente alle mie oziose relazioni sociali.
Sono state comunque alcune ore rilassanti in cui ho potuto "non pensare" a tutto il resto e staccare la spina. In realtà la sera prima eravamo a cena, sempre da Franco, Luciana e Giulia, la loro nipotina; Giulia è una ragazza di 23 anni, che lavora come parrucchiera a Pontedera, vicino al centro. Ho avuto modo di conoscerla e di capire un pochino la sua storia e le sue vicessitudini, trascorrendo alcuni momenti di piacevole confronto. Capisco di essermi confrontato con una ragazza che ha la metà dei miei anni, ma ritengo la cosa trascurabile, quando si parla di confronti d'anima.
Quindi oggi, Lunedì 18 Dicembre, sono reduce da due giorni di confronti costruttivi, casti e puri, in cui l'unica trasgressione che ho potuto concedermi, sono stati un paio di bicchieri di prosecco, del cibo elaborato e della conversazione con un genere femminile di venera età. In realtà, sulla via di rientro a casa, ieri sera, sono riuscito a strappare due parole di presentazione a due cameriere che lavorano in un locale situato nei pressi del mio Loft, proprio all'inizio del Corso Matteotti. Mi sono recato nel locale, poco prima di rientrare a casa, quando ho notato il camion dei vigili del fuoco, che stava completando delle operazioni di verifica a causa di alcune perdite di gas. A tal proposito, al fine di evitare di disturbare l'operato degli addetti ai lavori, ho optato per trascorrere qualche minuto nel bar dei ristorante, godendo così di un amaro e di due cameriere molto carine, che si sono mostrate cordiali e disponibili ad intrattenermi per una mezz'oretta.
Oggi finalmente si sono completati i lavori di sistemazione del bagno al Loft di Via Palestro, quindi spero che prossimamente, gli imprevisti che mi stanno perseguitando, svaniscano pian piano, e lascino spazio a situazioni ed eventi a me più consoni e di gradimento; la fortuna non è classificabile come evento o situazione, ad ogni modo, sarebbe cosa gradita si manifestasse ogni tanto.
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