domenica 24 aprile 2022

24 Aprile 2022

Domenica 24 Aprile, che dire una giornata all’insegna della consuetudine e della noia più assoluta.

Odio le giornate monotone, soprattutto le domeniche di Aprile in concomitanza dei ponti di festa.

Posso capire che la notorietà cambia giornalmente, ma parlare di notorietà e di libertà non è la stessa cosa. Molto probabilmente oggi le due cose sono confuse, si vive in modo pressoché predeterminato, c’è l’esigenza rassicurante di sapere che cosa succederà e che cosa sarà fatto nell’immediato e questa cosa  è limitante la libertà dell’essere individui.

Essendo individui pensanti, dovremmo renderci conto di ciò che fa bene, di ciò che fa male, ma molte delle volte non lo teniamo presente e agiamo meccanicamente, spinti dall’impulso irrefrenabile della “vittoria”, chissà perché.

La Vita è una risorsa che permette agli individui di essere connessi gli uni con gli altri, quindi il mio pensiero mi spinge a desiderare che la cosa abbia un significato anche in termini di parità sociale. Com’è possibile che siamo legati gli uni agli altri se qualcuno conta di più? Come si alimenta il tutto? Il tutto avrebbe senso se la risorsa in se si moltiplicasse in funzione di cio’ che facciamo, e questo funziona se tutti ci poniamo allo stesso livello sociale. Tutto cambia però nel momento in cui si creano le cosiddette situazioni gerarchiche in cui il potere di uno influenza la libertà e le decisioni di tutti. E’ questo che crea scompenso, frustrazione e disagio nella società. Questa mancanza di equilibrio crea instabilità; è  come scrivere il risultato di un’operazione matematica molto semplice introducendo un errore di fondo.

A parte le teorie, la giornata di oggi è stata e quindi si è delineata come di consueto, ossia sveglia un po’ più tardi, verso le 10:00, un po’ di pulizia e poi il pranzo dai miei che la domenica è diventato un “must”, vista la situazione un po’ precaria ed io accetto volentieri. 

Il pranzo di oggi offriva penne agli asparagi e pollo, completava il pasto una macedonia di frutta e del caffè. In genere non beviamo alchool, ma la Domenica facciamo uno strappo alla regola concedendoci un po’ di vino e qualche liquore di casa.

Dopo pranzo, parliamo di circa le 16:00, mi sono recato in un centro commerciale per sostituire dei porta tenda da finestra comperati ieri erroneamente. Ho demandato a mia madre l’onore e l’onore di creare le tendine per l’appartamento, in modo tale da poterlo rendere più familiare e accogliente. 

Devo dire che mamma ha realizzato la prima coppia di tende con un verdolino in tinta ai colori della zona cucina e la cosa per adesso sembra riuscita bene. Quindi ne rimane un’altra da completare e ho già iniziato a vedere le fasi iniziali della sua creazione.

Arrivato a casa e parcheggiata l’auto in prossimità di casa, ho spacchettato i porta tende, le ho provate e le ho predisposte per le future tende. Dopo mi sono un po’ rilassato sul terrazzino che si trova sul lato ovest dell’appartamento. La sera dopo le 17:00, se il tempo lo permette, si vede una bella luce nel cielo e al tramonto o quantomeno prima, visto che i tetti coprono l’orizzonte, si riesce a scorgere la prima fase del tramonto e dei suoi colori; in questo periodo iniziano ad essere più caldi e ricchi di luce e riflessi inaspettati. 

Questa sera soprattutto, vista anche la giornata di pioggia, si sono fatti notare i nembi di nuvole nitide mischiate con le fasi calanti del sole di primavera e la cosa e’ stata piacevole.

Adesso è buio, sono quasi le 21:00, non ho ancora pensato di preparare per cena, ma la voglia di trascrivere un pochino della giornata di oggi era troppo forte e così è stato.

Domani è il 25 Aprile, la festa o anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo. 

Non so ancora che cosa fare e questo dipenderà soprattutto dall’evoluzione del tempo che in questi giorni non è stato dei migliori. In genere il 25 Aprile è dedicato ad eventi nazionali con tanto di discorso del Presidente, ma non si fanno mancare eventi artistici e culinari, quindi chissà non rimane che attendere e farsi venire una buona idea.

23 Aprile 2022

Sembra passato appena un giorno dall’ultima volta che ho scritto l’ultima pagina di diario. Non so perché ma non riesco a scrivere tutti i giorni; quando ho deciso di iniziare, mi promisi di riservare ad ogni giornata, almeno un ora di spazio dedicato alla redazione del materiale di questo blog, in modo tale da utilizzare il tempo e gli spunti di riflessione per tirar giù qualcosa di significativo. 

Si lo so, per un uomo è un po’ strano scrivere un diario, ma la vita per me è un bel viaggio e come tale, va tracciato come la rotta di una nave diretta verso una destinazione ben precisa.

Questo è il punto, la “direzione” e la “destinazione” sono due elementi importanti per raggiungere una meta in genere e per questo motivo tracciare i singoli punti della rotta potrebbe rivelarsi un buon modo per rendersi conto di ciò che in realtà stiamo realizzando e a che punto siamo arrivati. 

Quando penso alla direzione da percorrere a volte mi vengono in mente le giornate passate in macchina alla ricerca di una meta non definita, giornate in cui te ne vai a caso per vedere se alla fine succede qualcosa, un po’ per istinto animale un po’ per cercare di improvvisare qualcosa. 

Beh, non so se avere una direzione significa questo oggettivamente; forse entropicamente si ed e’ per questo che mi piace improvvisare e forse è anche per questo che in questo modo la direzione si scopre e non si ricerca. 

Parlando invece di destinazione, questa è la conseguenza del viaggio, quindi la determinazione conclusiva del dove sei arrivato,

In genere quando si decide di affrontare un viaggio è necessario sapere dove vogliamo arrivare, ma non sempre è così. Mi è capitato nel corso della mia vita di viaggiare per piacere con una direzione ed una destinazione ben precisa, ma mi sono reso conto anche, che tra il punto di partenza e l’arrivo c’è ne sono moltissimi altri in mezzo che in genere non vengono presi in considerazione. 

Che spreco, se pensiamo a quanti altri “viaggi nel viaggio” potremmo fare. Ovviamente il tutto fermo restando l’aspetto economico.

Detto questo, oggi è un sabato sera di Aprile, siamo quasi alla vigilia del 25, è una serata piovosa e l’atmosfera sembra proprio quella di un sabato di primavera in cui tutto sembra possibile, ma in cui non è ancora il momento giusto per quello che vorresti accadesse veramente. 

Non so se mi sono spiegato bene, ma sento ancora il ticchettio della pioggia sui tetti e il sottofondo della filodiffusione cittadina del centro storico di Pontedera, in Via Palestro una traversa del corso Matteotti.



09 Febbraio 2025

E' sabato 09 Febbraio 2025, fuori c'è un tempo quasi invernale, la pioggia cade fitta e nebulizzata e si avverte la sensazione che s...