martedì 12 luglio 2022

12 Luglio 2022

 Bene, anche questo martedì sembra essere trascorso senza problemi o vicessitudini impreviste; sono le 19:45 e sto’ passeggiando avanti e indietro nel mio loft di Via Palestro, 32. Sono in una fase creativa ma purtroppo, troppe idee mi assalgono senza che possa concentrarmi nello svilupparne una in modo concreto.

La giornata di oggi è iniziata intorno alle 04:58, quando mi sono risvegliato dopo l’ultimo pensiero avuto prima di addormentarmi. Ogni volta che mi sveglio provo come un senso di disorientamento, la sensazione di non aver avuto la situazione sotto controllo per tutto il tempo della non coscienza.

Il sonno mi affascina da sempre, il “Dio Morfeo” padrone del sonno e dell’incoscienza. Lo status interiore che non puoi controllare, la tua non conoscenza per eccellenza, eccezion fatta per il ricordo dei tuoi sogni. Anche i sogni sono affascinanti, hanno un sapore di mistico e surreale; assomigliano molto ad una realtà parallela fatta di desideri e paure, il tutto contornato dai ricordi e dal tuo status “sonno-veglia”, se così si può chiamare. Ricordo ancora quando ero un bambino e la notte, quando qualcosa mi affliggeva e non riuscivo a dormire, iniziavo a sudare sotto le coperte e pensavo a quanto lunga fosse quella nottata. Poi d’improvviso, mi risvegliavo la mattina accorgendomi di essere girato al contrario nel letto, con la testa al posto dei piedi, e la cosa mi faceva riflettere.

Con gli anni, le cose sono cambiate e fortunatamente ho dormito sempre  sonni tranquilli.

Ritornando alla giornata di oggi, dopo aver guardato l’ora in torno alle 05:00, mi sono rigirato nel letto per alzarmi verso le 08:00. Come quasi tutte le mattine, mi alzo, mi lavo, svolgo i miei esercizi di “tonificazione/risveglio muscolare” e dopo faccio colazione. 

Stamane era preventivata una giornata fatta di un paio di impegni importanti più uno dedicato alla bellezza personale. Difatti per le 10:30 sono passato da mia zia per ritirare i panni sporchi che le avevo consegnato qualche giorno prima. “I panni sporchi si lavano in famiglia” non è un luogo comune, in questo caso è una realtà delle cose. Arrivato dalla zia, mi sono fermato un attimo sulla porta intimorito dalla cacca che il cane aveva lasciato come regalo all’ingresso. Nel frattempo, sono arrivate mia cugina Simona e la figlia Jasmine, che tornavano dalla spesa. Salutate entrambe, le ho fatte accomodare al piano di sopra dove mi attendeva zia Franca.

Arrivati al piano di sopra, Cloe mi ha completamente assalito dai baci e dalle effusioni animalesche che solo un esemplare di quel tipo può avere. Cloe, come avrete potuto intuire, è il cane di Jasmine, un boxer di pochi mesi, che in poco tempo ha riempito la casa di affetto ed entusiasmo. È un cane molto atletico, deciso , affettuoso e ubbidiente, ah dimenticavo, è una lei.

Oltre a Cloe, è ormai novità assodata che è entrato a far parte della famiglia Bulleri (questo è il cognome di mio zio, mio padre, suo cognato, fa Puccetti) anche Pongo, un barboncino o simili che mia zia ha ricevuto come regalo di anniversario se non ricordo male. Zia Franca aveva già avuto in passato un cane simile, quindi lo zio non ha mancato nel fargliene avere un’altro. Anche pongo ha pochi mesi, ma è veramente piccolo, piccolo e dolce.

Conclusi i preliminari, la zia mi ha offerto un caffè e io ho approfittato volentieri della proposta. Sono rimasto dalla zia circa una mezz’ora o quaranta minuti, dopodiché l’ho salutata ritirando la biancheria pulita.

Uscito di casa e salutata mia cugina e Jasmine, mi sono diretto all’ufficio postale di San Frediano. Viste le cose da sbrigare, mi sono organizzato in quel senso e ho approfittato per pagare le burocrazie domestiche, fare un salto in farmacia e passare dallo studio a casa dei miei per fare pulizia e pranzare. La giornata di oggi era dedicata anche alla bellezza, infatti per le 12:00 sono passato dal parrucchiere, “Silvano & Federico”, sono i parrucchieri più famosi di tutta la periferia di Pisa, e sono ormai anni che non faccio variazioni in tema circa il barbiere. 

Adesso sono le 20:26, sono ancora nel mio Loft di Pontedera in Via Palestro, 32, la giornata si sta’ pian piano indirizzando verso il tramonto, è caldo, ma il climatizzatore nasconde la calura estiva che c’è fuori; sono ancora in fase creativa, ma non so ancora quale sia la giusta cosa da fare per dare una svolta alle cose.


domenica 10 luglio 2022

10 Luglio 2022

 Sono appena ritornato a casa nel mio appartamento dopo una breve uscita domenicale dovuta.

Effettivamente stamane ho trascorso la giornata di festa nel letto fino quasi alle 13:00. Non so perché abbia fatto questa scelta, ma sentivo dentro di me un desiderio irrefrenabile di sonnecchiare ed ascoltare, senza ne addormentarmi, ne alzarmi dal letto.

Mi piace molto ascoltare nel silenzio e in solitudine quello che accade in torno; “i rumori della domenica”, i vicini che si preparano, che discutono, che si accingono nelle preparazioni consuete, tipiche del giorno domenicale.

Le domeniche di Luglio sono molto monotone per chi rimane in città, fuori è molto caldo e per strada non trovi quasi nessuno; sembra quasi che tutti siano fuggiti via improvvisamente lasciando tutto e tutti. In pratica non è così e se provi ad uscire per strada ed inoltrarti nei meandri del quartiere, scopri che sono tutti lì (o quasi) che cercano un momento di sollievo, evitando di incontrare la calura.

Oggi nello specifico, raggiunte le 13:00, ho pensato che forse era meglio uscire per pranzo. Riflettendo un attimo su quale fosse la scelta migliore da fare, ho preso la decisione definitiva di tornare al Mc Donald’s e pranzare col famosissimo menu Big Mac.

Così è stato, difatti intorno alle 14:30, sono uscito e mi sono recato al mc Donald’s più vicino. Appena entrato, sono stato sbalzato davanti alla console digitale per auto ordinarsi il pasto. Come di consueto, dopo un paio di tentativi non andati a buon fine, ho deciso di ordinare alla cassa; quindi mi sono diretto alla vecchia cassa del Mc e ho ordinato verbalmente un panino big Mc, delle patatine e una Coca-Cola zero.

La spesa? Non molto economico, visti gli 8 Euro e spiccioli spesi! Ad ogni modo, è posto pratico, pulito e accogliente che ogni tanto è un must frequentare.

In genere mi fermo al mc fugacemente per i frullati alla vaniglia a 1 Euro, ma in questo caso ho fatto un eccezione.

Uscito dal Mc Donald’s avevo già previsto di ritornare in un posto dove mi reco molto spesso quando esco da solo. Il famosissimo “Viale delle Piagge”. È un posto che frequentavo da bambino e che è stato protagonista di momenti importanti della mia vita, sia piacevoli che non. Forse ve l’ho già descritto, non ricordo, ma il Viale delle piagge altro non è che un lungo viale alberato, caratterizzato da Pioppi e altri generi simili, che si delinea lungo il fiume Arno in direzione del centro città.

Ad una delle due estremità, c’è un locale/pasticceria/bar, che si chiama “Lilli”, si come il famoso cartone “Lilli & il Vagabondo”, in cui il vagabondo in questione ero io appunto.

Ordinato un caffè, sono rimasto nel bar a osservare la barista per qualche minuto; lei si è accorta che mi stavo dilungando nel sorseggiare il caffè ma non potevo far altro che ammirarla sebbene fosse più matura di me. Aveva delle movenze e dei modi cosi familiari che mi obbligavano mentalmente a rimanere lì a guardarla al bancone, come un bambino che vede il sesso femminile per la prima volta. Alla fine della storia, sono riuscito ad uscire dallo stato di trans in cui vigevo, trovando una frase d’uscita, per evitare delle gaf.

Dopo aver pagato è uscito dal bar, mi sono diretto alla macchina intenzionato a rimettermi in marcia, ma ho cambiato idea quasi immediatamente e visto il caldo, ho preferito proseguire facendo due passi al fresco di un posto che mi ricorda da sempre un bel periodo della mia adolescenza.

09 Febbraio 2025

E' sabato 09 Febbraio 2025, fuori c'è un tempo quasi invernale, la pioggia cade fitta e nebulizzata e si avverte la sensazione che s...