domenica 1 maggio 2022

1 Maggio 2022

 E’ passato anche il primo giorno del mese di Maggio, sono qui seduto al tavolino di cucina che per adesso è sistemato sotto il soppalco anche se lo spazio e’ un po’ strettivo; voglio prima montare la lampada a calata gialla che dovrà stare sopra il tavolino a mo di “luce porta fortuna” prima di spostare il tavolo al suo posto. 

La luce della lampada di cucina crea un riflesso lieve e piacevole sul tavolino nero satin, mentre sono intento a scrivere qualche nuova riga di questo diario.

Voltando lo sguardo verso sinistra scorgo, sopra il bancone stile “Svezia” di cucina, la bottiglia del mio”Black Mine” che poco dopo cena ho sorseggiato un po’ passeggiando ed ascoltando i suoni di questo posto surreale.

Mentre scrivo mi arriva forte l’odore della frutta che ho disposto sul tavolo all’interno di un canestro di vetro opaco che amo mantenere sempre colmo fino all’orlo.

Sotto il canestro ho disposto il centrino che mamma mi ha preparato con cura e pazienza. In questo modo la casa sembra essere più familiare ed accogliente.

È Domenica e come le altre c’è stato il pranzo dai miei; essendo fine mese, ho dedicato un po’ più di tempo alla pulizia di casa e al ricambio della biancheria sporca. Inizialmente svolgevo queste attività più spesso, poi piano piano ho aggiustato il tiro e adesso ho dedicato alcuni giorni fissi non troppo frequenti alle attività relative al cambio della biancheria sporca, la pulizia completa dei bagni, dei vetri e dei pavimenti. Voglio ancora mantenere il mio approccio improvvisato, ma avere un minimo di organizzazione è essenziale.

Per adesso le regole che mi sono dato sembrano funzionare, poi vedremo di migliorare ancora le cose.

Come tutti i giorni di festa, anche oggi sentivo la mancanza di mia figlia Giulia, che purtroppo non riesco ancora a contattare telefonicamente con costanza, visto anche l’astio e la presa di posizione di mia ex-moglie, che mi nega qualsiasi possibile contatto umano frequente e paternamente intimo. Parlo di “paternamente” in quanto nel corso della causa di separazione e divorzio sono stato accusato ingiustamente di atteggiamenti molesti nei confronti di mia figlia, e ad oggi ricevo minacce di interventi penali. 

La cosa mi turba un po’ visto che mi ritengo un buon padre, sebbene sia consapevole di essere assente dalla vita giornaliera della bimba e vorrei migliorare il più possibile le cose. 

Beh come primo di Maggio ci sta’ di starsene un po’ sdraiato sul letto ed alzarsi esclusivamente per andare a bere un aperitivo no? Personalmente spero ci siano occasioni migliori, ma visto quanto accaduto in questi anni, qualche ora in riposo e solitudine non può fare che bene sia allo spirito che al corpo. 

domenica 24 aprile 2022

24 Aprile 2022

Domenica 24 Aprile, che dire una giornata all’insegna della consuetudine e della noia più assoluta.

Odio le giornate monotone, soprattutto le domeniche di Aprile in concomitanza dei ponti di festa.

Posso capire che la notorietà cambia giornalmente, ma parlare di notorietà e di libertà non è la stessa cosa. Molto probabilmente oggi le due cose sono confuse, si vive in modo pressoché predeterminato, c’è l’esigenza rassicurante di sapere che cosa succederà e che cosa sarà fatto nell’immediato e questa cosa  è limitante la libertà dell’essere individui.

Essendo individui pensanti, dovremmo renderci conto di ciò che fa bene, di ciò che fa male, ma molte delle volte non lo teniamo presente e agiamo meccanicamente, spinti dall’impulso irrefrenabile della “vittoria”, chissà perché.

La Vita è una risorsa che permette agli individui di essere connessi gli uni con gli altri, quindi il mio pensiero mi spinge a desiderare che la cosa abbia un significato anche in termini di parità sociale. Com’è possibile che siamo legati gli uni agli altri se qualcuno conta di più? Come si alimenta il tutto? Il tutto avrebbe senso se la risorsa in se si moltiplicasse in funzione di cio’ che facciamo, e questo funziona se tutti ci poniamo allo stesso livello sociale. Tutto cambia però nel momento in cui si creano le cosiddette situazioni gerarchiche in cui il potere di uno influenza la libertà e le decisioni di tutti. E’ questo che crea scompenso, frustrazione e disagio nella società. Questa mancanza di equilibrio crea instabilità; è  come scrivere il risultato di un’operazione matematica molto semplice introducendo un errore di fondo.

A parte le teorie, la giornata di oggi è stata e quindi si è delineata come di consueto, ossia sveglia un po’ più tardi, verso le 10:00, un po’ di pulizia e poi il pranzo dai miei che la domenica è diventato un “must”, vista la situazione un po’ precaria ed io accetto volentieri. 

Il pranzo di oggi offriva penne agli asparagi e pollo, completava il pasto una macedonia di frutta e del caffè. In genere non beviamo alchool, ma la Domenica facciamo uno strappo alla regola concedendoci un po’ di vino e qualche liquore di casa.

Dopo pranzo, parliamo di circa le 16:00, mi sono recato in un centro commerciale per sostituire dei porta tenda da finestra comperati ieri erroneamente. Ho demandato a mia madre l’onore e l’onore di creare le tendine per l’appartamento, in modo tale da poterlo rendere più familiare e accogliente. 

Devo dire che mamma ha realizzato la prima coppia di tende con un verdolino in tinta ai colori della zona cucina e la cosa per adesso sembra riuscita bene. Quindi ne rimane un’altra da completare e ho già iniziato a vedere le fasi iniziali della sua creazione.

Arrivato a casa e parcheggiata l’auto in prossimità di casa, ho spacchettato i porta tende, le ho provate e le ho predisposte per le future tende. Dopo mi sono un po’ rilassato sul terrazzino che si trova sul lato ovest dell’appartamento. La sera dopo le 17:00, se il tempo lo permette, si vede una bella luce nel cielo e al tramonto o quantomeno prima, visto che i tetti coprono l’orizzonte, si riesce a scorgere la prima fase del tramonto e dei suoi colori; in questo periodo iniziano ad essere più caldi e ricchi di luce e riflessi inaspettati. 

Questa sera soprattutto, vista anche la giornata di pioggia, si sono fatti notare i nembi di nuvole nitide mischiate con le fasi calanti del sole di primavera e la cosa e’ stata piacevole.

Adesso è buio, sono quasi le 21:00, non ho ancora pensato di preparare per cena, ma la voglia di trascrivere un pochino della giornata di oggi era troppo forte e così è stato.

Domani è il 25 Aprile, la festa o anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo. 

Non so ancora che cosa fare e questo dipenderà soprattutto dall’evoluzione del tempo che in questi giorni non è stato dei migliori. In genere il 25 Aprile è dedicato ad eventi nazionali con tanto di discorso del Presidente, ma non si fanno mancare eventi artistici e culinari, quindi chissà non rimane che attendere e farsi venire una buona idea.

23 Aprile 2022

Sembra passato appena un giorno dall’ultima volta che ho scritto l’ultima pagina di diario. Non so perché ma non riesco a scrivere tutti i giorni; quando ho deciso di iniziare, mi promisi di riservare ad ogni giornata, almeno un ora di spazio dedicato alla redazione del materiale di questo blog, in modo tale da utilizzare il tempo e gli spunti di riflessione per tirar giù qualcosa di significativo. 

Si lo so, per un uomo è un po’ strano scrivere un diario, ma la vita per me è un bel viaggio e come tale, va tracciato come la rotta di una nave diretta verso una destinazione ben precisa.

Questo è il punto, la “direzione” e la “destinazione” sono due elementi importanti per raggiungere una meta in genere e per questo motivo tracciare i singoli punti della rotta potrebbe rivelarsi un buon modo per rendersi conto di ciò che in realtà stiamo realizzando e a che punto siamo arrivati. 

Quando penso alla direzione da percorrere a volte mi vengono in mente le giornate passate in macchina alla ricerca di una meta non definita, giornate in cui te ne vai a caso per vedere se alla fine succede qualcosa, un po’ per istinto animale un po’ per cercare di improvvisare qualcosa. 

Beh, non so se avere una direzione significa questo oggettivamente; forse entropicamente si ed e’ per questo che mi piace improvvisare e forse è anche per questo che in questo modo la direzione si scopre e non si ricerca. 

Parlando invece di destinazione, questa è la conseguenza del viaggio, quindi la determinazione conclusiva del dove sei arrivato,

In genere quando si decide di affrontare un viaggio è necessario sapere dove vogliamo arrivare, ma non sempre è così. Mi è capitato nel corso della mia vita di viaggiare per piacere con una direzione ed una destinazione ben precisa, ma mi sono reso conto anche, che tra il punto di partenza e l’arrivo c’è ne sono moltissimi altri in mezzo che in genere non vengono presi in considerazione. 

Che spreco, se pensiamo a quanti altri “viaggi nel viaggio” potremmo fare. Ovviamente il tutto fermo restando l’aspetto economico.

Detto questo, oggi è un sabato sera di Aprile, siamo quasi alla vigilia del 25, è una serata piovosa e l’atmosfera sembra proprio quella di un sabato di primavera in cui tutto sembra possibile, ma in cui non è ancora il momento giusto per quello che vorresti accadesse veramente. 

Non so se mi sono spiegato bene, ma sento ancora il ticchettio della pioggia sui tetti e il sottofondo della filodiffusione cittadina del centro storico di Pontedera, in Via Palestro una traversa del corso Matteotti.



martedì 8 marzo 2022

8 Marzo 2022

Otto Marzo, la festa della donna è arrivata proprio oggi e stamattina sembrava proprio
così.

Come ogni giorno, mi alzo, mi lavo, mi preparo la colazione, mi vesto, faccio ginnastica, questo un giorno sì e uno no, ed esco per farmi una passeggiata in corso. Bene, stamane non mi ricordavo proprio che giorno fosse, però il clima era diverso, non sapevo che cosa ci fosse di nuovo o di diverso, però lo percepivo.

C’è poco da dire, poi dopo un caffè che ti risveglia e ti fa tornare rapidamente la memoria è quasi impossible prenderne coscienza; anche perché in mezzo a tutte queste donne dimenticarsi anche di farle gli auguri sarebbe peccato mortale punibile con chissà quale pena ad oggi.

In effetti non ho mancato occasione di porgere i miei più sentiti auguri a qualsiasi fanciulla, giovane o grande che fosse, mi si presentasse davanti o quantomeno che avesse a che fare con me.

Dopo un po’ di tempo che stavo passeggiando, scorgo sul lato destro della strada una fioraia, la solita fioraia che incontro ogni mattina nel corso quando faccio le mie vasche per risvegliarmi. 

Stamane però sembrava quasi mi aspettasse, c’era una ragazza davanti a me che mi precedeva nella coda, che stava acquistando delle rose e la cosa mi ha fatto un po’ riflettere. 

Era una ragazza abbastanza giovane con una piccola voglia sul volto, carina, ma ho pensato a quello che stava facendo e a che giorno fosse stato oggi. Dopo di lei, guardo la fioraia, che mi stava aspettando ansiosa, prendo un mazzolino di mimosa da 5€ ed esco dal negozio. La mimosa era per mamma, guai dimenticarselo, già si scorda mio padre, se manco anche io diventa un problema.

D’impeto, prendo e mi dirigo verso la macchina. Stamane avevo intenzione di recarmi al concessionario mini per far aggiustare la pressione alle ruote della macchina, quindi ho approfittato per fare anche una sorpresa alla donna che mi ha messo al mondo.

E così è stato, non è stato niente di strepitoso, ma mia madre ha gradito come al solito, dopodiché dopo avermi restituito la biancheria pulita, ci siamo salutati ed io mi sono diretto verso la concessionaria Mini per aggiustare la pressione delle gomme dell’auto.

La concessionaria è situata nella periferia di Pisa, in un posto che si trova tra Ospedaletto e la zona industriale di Montacchiello, dove tra l’altro ha sede l’azienda dove attualmente lavoro come informatico. Quindi ho percorso praticamente la stessa strada che faccio tutti i giorni, a parte questo periodo atipico di emergenza.

Arrivato al concessionario, in pochi minuti la pressione delle gomme è stata riportata ai livelli di norma e sicurezza, quindi sono tornato a casa.


domenica 6 marzo 2022

06 Marzo 2022

Sono le 00:15 e a quanto pare, passata la mezzanotte è arrivato il giorno successivo.

Mi ricorda un po’ la favola di cenerentola, quando arrivata la mezzanotte doveva fuggire via da palazzo per tornare alla consueta vita di tutti i giorni.

Ecco la giornata di oggi sabato 05 Marzo è stata  un po’ così, mi sono alzato tardi, in torno alle 11:00, perché ieri sera, a differenza della vita che sto’ facendo in questo periodo (casa, lavoro, riposo e no donne), ho fatto un escursione serale nel corso principale sul tardi, niente di particolare, mi da l’impressione di fare la solita passeggiata che fanno gli anziani ad una certa età quando iniziano a fare la solita cosa o per abitudine o per esigenze di salute.

Ad ogni modo, dopo la camminata serale, sono rientrato in casa che erano circa le 02:00, poi una cosa e un’altra e sono entrato nel letto un po’ tardi, tale per cui la mattina è arrivata veramente molto presto.

Quindi ricapitolando, per le 11:00 mi sono alzato, fatto colazione, sistemato le cosette di casa, dopodiché sono andato a pranzo dai miei.

Il pranzo di oggi è stato molto abbondante e gustoso, si trattava di un piatto simile al cacciucco ma fatto solo con le seppie ripiene di carne e come primo degli spaghetti sempre alle seppie, però non ripiene. 

Oggi avevo una fame particolare, per cui ho divorato tutto molto velocemente, per passare al dolce, che essendo un pan strutturato alla frutta, mi ha saziato fino in fondo.

Uscito da casa dai miei subito dopo pranzo e fatti i dovuti ringraziamenti, ho tentato di fare un giro fin sul monte Serra. Il monte Serra è un monte che si trova vicino a Pisa ed è raggiungibile in una ventina di minuti di auto.

Sono arrivato spedito e convinto di divorare la strada che mi avrebbe condotto al sentiero che volevo percorrere a piedi come faccio di solito quando voglio stare un po’ da solo a pensare, rilassarmi e rigenerarmi, e così è stato, quando ad un certo punto vedo una volante dei vigili urbani che mi ferma e mi dice della presenza di una gara podistica, a tal indicazione, ho avuto un attimo di sussulto, dopodiché ho preso la decisione definitiva, facendo dietro front.

Mi piace guidare, soprattutto la guida sportiva, ma amo anche la moto, la bicicletta e la corsa, mi fanno sentire libero. Guidare mi consente di sfogarmi alle alte velocità ma anche di ricercare virtuosismi alla guida nelle strade di montagna.

Vale lo stesso anche per le attività sportive, anche se qui il grado di sensibilità aumenta. Fare sport all’aria aperta mi da energia e mi fonde con il mondo. È una cosa veramente importante, inoltre studi dimostrano che fare attività fisica stimola i livelli di endorfina, quindi forse è anche per questo.

Tornato giù dal Serra mi sono diretto verso casa.

A parte le solite cosette di casa e le mie vasche in corso, è sorta una novità alternativa al Covid e che pensavo non fosse così probabile, la guerra Russia - Ucraina.

Dalle notizie, che ormai da circa una settimana stò seguendo tutti i giorni, pare che ci sia stata una provocazione Russa nei confronti dell’Ucraina a causa della richiesta di quest’ultima di far parte della comunità europea.

Praticamente c’è stato un intervento militare Russo verso l’Ucraina, che sebbene sia storicamente una nazione legata sia per tradizione che per lingua alla Russia, si è sempre posta come Nazione indipendente e non come distaccamento periferico della stessa.

Ad ogni modo la guerra tra le due nazioni è iniziata e c’è molta tensione in Europa, visto il fatto che aumenta il timore di una guerra mondiale e la cosa non tranquillizza nessuno.

Passo quindi serate intere al TG news per capire qual è la situazione del giorno e se ci sono novità migliorative o meno, speriamo bene.


                                                     

PACE

domenica 27 febbraio 2022

27 Febbraio 2022

Mi sono svegliato stamattina che erano circa le 07:09, in genere imposto la sveglia sempre a quell’ora per praticità, anche perché sin da quando ero piccolo amo rimanere nel letto sapendo esattamente che sono in anticipo sull’ora target per non essere in ritardo.

Bene stamane ho fatto assolutamente così; sono rimasto nel letto e mi sono sgrogiolato fino quasi all’ora di pranzo, ascoltando i rumori e i suoni del borgo. Fortunatamente il loft è abbastanza silenzioso e strutturato alla vecchia maniera, quindi si dorme in assoluta pace e serenità, serenità che svanisce con la telefonata di mia madre che mi avverte di essere arrivata a Marina di Bibbona insieme ai miei zii, per un pranzo Domenicale.

Io non sapevo ancora chi ero e come fossi arrivato si lassù, ho risposto al telefono rassicurandola e accondiscendendo a qualsiasi discussione, dopodiché l’ho salutata e ho chiuso la telefonata con il consueto “saluta”.

Marina di Bibbona è una città della costa tirrenica che si trova tra Livorno e Piombino, in pratica è la solita strada che conduce ad un altro posto molto bello chiamato Bolgheri. Sono stato diverse volte in quella zona e a dir la verità amo molto le sue spiagge e il mare che penso sia uno dei più belli della costa.

Io invece per la Domenica mi sono accontentato di pranzare a “costo zero” a casa con i viveri per il sostentamento che mia madre mi ha preparato, impacchettato e consegnato proprio ieri. Come vi ho anticipato vivo in periodo di carestia, quindi cerco di risparmiare, scroccare e riutilizzare, in modo tale da ridurre il più possibile gli sprechi. Oggi mi sono superato, mi sono preparato anche il caffè con la moka e la cosa mi ha entusiasmato un sacco. Amo preparare il caffè come al bar, quindi in questo caso mi sono dovuto riconvertire alla moka.

La moka ha un incredibile fascino che mi riporta un po’ ai tempi della mia infanzia, quando mia nonna si alzava presto la mattina e preparava il caffè alla moka e faceva bollire il latte fresco acquistato dal negozio di alimentari poco distante da dove abitavamo. Ricordo ancora il rumore che faceva la macchinetta la domenica mattina e il profumo che si propagava in tutta la casa, quando ancora eravamo tutti a letto.

La nonna è sempre la nonna, ma la mamma è sempre la mamma e poi è tutta una questione di tempo!!

Nel primo pomeriggio, sul presto, ho deciso di muovere un po’ l’auto, così ho preso le chiavi della mini e mi sono diretto in superstrada, per raggiungere un posto dove stare, passeggiare e riflettere immerso nella natura. Il posto si chiama San Rossore; è un parco che si delinea su tutto il litorale di Pisa fino ad arrivare quasi a Migliarino. È un posto molto bello, tra l’altro, proprio all’interno del parco sono presenti gli edifici destinati ad accogliere le rappresentanze della repubblica e il famosissimo ippodromo.

Il parco è in pratica una riserva naturale destinata a contenere e salvaguardare le specie più importanti degli animali presenti nella macchia litoranea, come ad esempio i cerbiatti, i cinghiali, gli scoiattoli, le volpi e le più svariate specie di uccelli.

Sono arrivato all’interno del parco accedendo da una vecchia strada secondaria che frequentavo quando ancora frequentavo l’università, e ho notato subito la scritta “Chiusura ore 17:30”. Mi sono preso un paio d’ore o poco meno di tempo per fare due passi nel parco, vista la bella giornata di sole. Difatti, ho cercato il primo posto ispirante, dopodiché mi sono addentrato nella macchia mediterranea.

C’era un silenzio è una Pace surreali, ogni tanto incontravo coppie di persone che si presentavano d’avanti a me aspettandosi un mio saluto di benvenuto, ma non sempre concedevo l’onore o onere qual si voglia.

Sono una persona molto socevole, quindi in genere riservo sempre, per educazione, un saluto anche alle persone che non rientrano completamente nei miei canoni di gusto, per quanto concerne gli incontri e la vita sociale. Ci sono dei casi però in cui sembra quasi di ribattere contro tempo, quindi in quel caso, lascio perdere, faccio un piccolo sorriso e annuendo proseguo la mia strada.

Strada che ad un certo punto della narrazione mi ha fatto una sorpresa, una piccola famiglia di cerbiatti ha attraversato il sentiero che stavo percorrendo ed io, un po’ emozionato dall’incontro, un po’ titubante, ho preso la videocamera del cellulare e ho realizzato un piccolo video. Niente di speciale, ma ho voluto immortalare l’incontro, che tra l’altro mi ha fatto un po’ riflettere su quanto mi è capitato in questo periodo.

Arrivato a fine sentiero, ho poi ripercorso i miei passi e sono tornato all’auto, che mi stava aspettando sul ciglio della strada a inizio sentiero. E’ stato un pomeriggio piacevole, solitario, ma piacevole.

09 Febbraio 2025

E' sabato 09 Febbraio 2025, fuori c'è un tempo quasi invernale, la pioggia cade fitta e nebulizzata e si avverte la sensazione che s...