venerdì 29 ottobre 2021

28 Ottobre 2021

La giornata di giovedì, è stata un pò più movimentata del solito. Appena sveglio, dopo aver svolto le consuete pratiche mattiniere di toilette, vestizione e pulizia della camera, guardo l'ora e mi accorgo che sono quasi le 11:00, generalmente a quest'ora ho già fatto colazione, e per me la colazione è un must ogni giorno. Quindi che fare? Apro una RedBull o vado al bar? Alla fine decido di andare a fare colazione da un mio amico della pasticceria storica di Cascina che ormai è mia frequentazione da anni. La prima volta che ho incontrato Nevilio è stato qualche anno fa, in modo del tutto originale. Era una sera d'inverno o di autunno, non ricordo bene, ma ricordo bene che stavo viaggiando su una strada provinciale della zona e ad un certo punto, arrivo ad uno stop, sento un colpo e la macchina si ferma sobbalzando in avanti per qualche metro. Come avrete potuto capire, mi avevano tamponato!! Un tipo che aveva l'aria di essere di fretta, esce dall'auto e mi chiede se era tutto a posto, fortunatamente non avevo subito traumi, la velocità era molto bassa, quindi esco di macchina e mi accingo alla compilazione del modulo di C.A. che in genere si utilizza in caso di incidente stradale, e noto un centinaio di uova rotte,  completamente distribuite sul cruscotto anteriore dell'auto; sul momento pensai che strano, ma visto l'evento, chiesi il motivo di tutte quelle uova, giusto per darmi una spiegazione a riguardo e lui mi rispose che aveva rotto le uova destinate alla pasticceria di famiglia. Da quel giorno, in realtà da dopo il risarcimento dei danni subiti dall'incidente, iniziai a frequentare la pasticceria, che tra l'altro ha prodotti di ottima qualità. Dunque, a parte questa lunga digrissione sul come ho conosciuto il titolare della pasticceria, arrivo a Cascina, parcheggio nell'unico posto possibile, visto la presenza del mercato del giovedì ed entro in Cascina.

Entrare a Cascina quando c'è il mercato è surreale, mi ricorda di quando da piccolo, andavo con mio nonno a fare la spesa in Piazza delle Vettovaglie a Pisa. Anche quello è un luogo surreale, ci sono i fruttivendoli che urlano per attirare l'attenzione e le massaie alla ricerca del prodotto migliore. In effetti, a parte massaie\i e fruttivendoli, al mercato in Piazza delle Vettovaglie non girano molte altre categorie di persone. Vabbè ci sono gli studenti e i passanti che transitano per quella via solo per raggiungere la loro vera destinazione. In ogni caso è un posto che amo e a cui sono molto legato. Ritornando all'ingresso in Cascina, ah si, mi dirigo nel bel mezzo del mercato, passando sotto i portici, e arrivo alla pasticceria. Sembra tutto così movimentato ed affrettato, c'è la coda fino fuori ed il plexiglass di separazione posto sul bancone imposto dal COVID, sembra stonare con tutto. Ad ogni modo, entro e ordino un cappuccino ed un budino di riso. Consumo il tutto ad un tavolino proprio fuori del locale mentre mi diverto a osservare la marea di gente che passa davanti alla pasticceria, tra un boccone e l'altro.

Completata la colazione, a malincuore, mi alzo dal tavolo, ritorno all'interno del locale, e pago il conto alla cassa.

Uscendo dal locale, mi incanalo tra la gente del corso e mi dirigo verso il borgo per dare un'occhiata alle novità. Non sono un compratore da mercato, ma se capito nel giorno in cui è previsto, non disdegno farne parte e diventare cliente.

Dopo circa un'oretta torno verso l'auto per poi ritornare a casa.

Il pranzo del giovedì prevedeva orecchiette al pesto, yogurt e caffè alla moka.

Il pomeriggio si è articolato sempre nel solito modo, nello studio al PC con qualche puntatina in giardino per le mie trazioni allo stendi panni.

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