martedì 11 ottobre 2022

11 Ottobre 2022

 Martedì e tutto sembra nella norma; la mattina, a parte la solita routine volta allo spostamento della mia mini dal parcheggio a pagamento alla ztl, si è prospettata piacevole e continua come mai mi sarei atteso.

Subito dopo colazione, per definizione, ho espletato le pulizie domestiche, quindi spolverature e aspirapolvere ad eccezione del “cencio”, che mi prometto di passarlo nei prossimi giorni. Per chi non avesse ancora capito che cosa fosse “il cencio”, trattasi di un buffo appellativo attribuito dai miei avi, al panno bagnato da passare sul pavimento, in pratica “il mocio”, forse qualcuno lo conosce con questo nome.

A parte le descrizioni formali e ai tecnicismi legati allo sfaccendare, subito dopo le questioni domestiche, ho avuto un incontro da sostenere, quello con la mia avvocato Mariagrazia. Niente di importante, ma ho dovuto incontrarla per ritirare i miei documenti personali rimasti nel suo ufficio l’ultima volta che ci siamo visti.

Toccata e fuga dall’avvocato, riesco a trovare posteggio proprio all’interno del cortile storico del palazzo situatosi sui lungarni a Pisa. Un luogo storico molto affascinante e attraente, in cui io stavo esplorando le parti più intime. Completate le tre rampe di scale, entro sul pianerottolo dell’ingresso all’ufficio e suono il campanello. Apre il portone un uomo non molto alto ma distinto sia come abbigliamento che come modi di fare, in quel momento chiedo della Mariagrazia e dopo avermi fatto accompagnare in sala d’aspetto, arriva lei che mi consegna i documenti. La saluto e me ne vado.

Tornato alla macchina, metto in moto e mi dirigo verso casa dei miei.

Arrivato a casa dei miei genitori, noto che stavano per uscire, a tal proposito, chiedo per quale motivo e dove stassero andando, e pare avessero un incontro con un notaio come testimoni/uditori.

Il tempo trascorso in casa senza di loro, è stato piacevole; ho tirato fuori i miei raccoglitori con i testi delle canzoni scritte da e in anni e mi sono divertito ad interpretarne un paio, sia con la chitarra, sia solo cantandole.

Il computer purtroppo oggi non funzionava, quindi ho dovuto dirottare l’attenzione su qualcos’altro.

In torno alle 13:30, sono ritornati i miei, di conseguenza abbiamo preparato è consumato il pranzo.

Subito dopo pranzo, in torno alle 15:30, ho deciso di tornare verso casa, ma prima, come buona abitudine, ho previsto un’oretta di passeggiata al laghetto la fornace, in modo tale da godermi il sole e l’aria fresca prima del tramonto.

In torno alle 17:30, sono tornato a casa e li sono rimasto. 

Sono le 22:14, sto’ completando le ultime righe del diario di oggi, entusiasta del fatto che ho ancora un paio d’ore prima di mezzanotte e chissà cosa potrà ancora succedere.



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