A volte ho l'impressione di vivere sempre con la testa tra le nuvole, sempre pieno di idee nuove da realizzare, sogni, aspettative, ideali, chiaramente sempre lontani e sempre mai raggiunti. Con questo non voglio dire che avere una buona dose di autostima ed entusiasmo sia un problema, il problema sorge quando di aspettative ce ne sono troppe. Sono abituato a pensare in modo proattivo, non riesco a vedere un fallimento in qualsiasi cosa che nasce da me e che potrebbe essere qualcosa di concreto, quindi anche se fosse un problema, direi che potrebbe essere una buona idea non risolverlo giusto? Ironia domenicale a parte, in un periodo come questo, in cui tutto mi va storto, avere questo tipo di atteggiamento mi aiuta molto a superare gli ostacoli che si sono venuti a creare con un atteggiamento quantomeno positivo. Non sono mai stato pessimista, per fortuna ho sempre focalizzato l'attenzione sul "bicchiere mezzo pieno", rimanendo consapevole che esiste anche la parte del "bicchiere mezzo vuoto", che però è da riempire; l'acqua va aggiunta successivamente e il modo di aggiungerla lo si deve trovare da soli.
Questo è l'atteggiamento che mi rimane alla fine della giornata domenicale di fine Ottobre, alla vigilia di Halloween e consapevole che di feste ne farò poche o quantomeno sempre di meno. Sono convinto che ci sia sempre la spada di damocle generata dal "ricatto-coercitivo" imposto dalla mia ex-moglie, che alla lunga, ma soprattutto da lontano, riesce utilizzando influenze dirette e indirette a mettermi i "bastoni tra le ruote". Mia ex-moglie non è mai stata molto propositiva, a parte le influenze di suo padre manager della cattolica assicurazioni. Sono rimasto innamorato di lei quando ero un ragazzo, ma ciò che amavo di lei era la sua dolcezza e la sua accondiscendenza a tutto quello che proponevo, con il tempo però le cose sono cambiate e di conseguenza è cambiata anche lei. L'apice è stato raggiunto con il matrimonio, quando il suo comportamento e atteggiamento verso di me è sempre più scemato dal punto di vista affettivo, e pian piano è definitivamente venuta meno quella complicità che avrebbe dovuto consolidarsi. Mi chiedo ancora per quale motivo possa essere successo, visto anche il fatto che io sono una persona abbastanza mite, per cui difficilmente impongo e detto regole impossibili da rispettare. Ho sempre cercato di instaurare un rapporto allo stesso livello, ma soprattutto senza mai dare per scontato niente di quanto conseguito. Penso semplicemente che siamo entrambi cresciuti e le mutazioni personali a volte possano far allontanare le persone che prima l'entropia generale attraeva l'un l'altra. Mi dispiace, punto e basta, posso solo aggiungere che la capacità di far fronte ai condizionamenti delle famiglie può solo contribuire ad evitare questo tipo di situazioni, nel mio caso, la cosa non è accaduta, e le posizioni si sono sbilanciate, per cui è stato inevitabile. Quindi separazione e divorzio sono state la conseguenza. Adesso sono alcuni anni, periodo COVID a parte, che cerco di trovare la mia strada da solo, inizialmente, subito dopo il distacco con mia ex-moglie, e visto il mio impegno sempre maggiore nella produzione di materiale discografico, ho tentato di costruire un gruppo musicale orientato al mio genere, quindi ho trascorso un paio d'anni tra prove e tempo speso per raggiungere un obiettivo, che poco dopo mi sono accorto essere irraggiungibile in quel modo. Per cui, ad un certo punto, è terminata anche quel tipo di collaborazione\amicizia che mi legava con il mondo della musica, dopodichè ho deciso di continuare da solo per una strada nuova.
Ho trascorso anni chiuso in studio a scrivere testi e musica di canzoni che ho archiviato nell'attesa che arrivasse il momento più opportuno, ho anche prodotto del materiale musicale, registrato in studio, grazie al mio amico Claudio, che mi ha permesso di realizzare tutto ad un costo di favore. Poi c'è stato il primo ingresso in radio e le continue emissioni radiofoniche per alcuni anni a seguire, che, da solo, mi hanno messo alla prova in modo costante. Ho cercato di accumulare notorietà il più possibile, dopodichè mi sono reso conto di non riuscire più a vivere una vita normale. Dopo il terzo lavoro prodotto, mi sono reso conto che il mondo della musica non rispettava organicamente le regole entropiche che legano il futuro musicale con la vita di tutti i giorni, aggiungendo poi le scarse finanze, ho deciso quindi di sospendere per un pò le produzioni. Eh già non guadagnavo abbastanza e non vedevo crescere funzionalmente questo "nuovo lavoro". Subito dopo, l'azienda presso cui ero impiegato ha dichiarato banca rotta ed è stata acquisita da una nuova azienda, che, dopo alcuni mesi ha deciso di licenziarmi, a causa di problemi di liquidità. Quest'ultimo evento mi ha reso consapevole che il periodo nero non era ancora concluso, e sebbene la mia solitudine riuscisse ad evitarmi distrazioni pericolose, mi sono reso conto che avrei dovuto impegnarmi molto per uscire da questa situazione. Ho cercato di far quadrare i conti evitando il rosso sul conto corrente, aggiungendo alcuni lavoretti part-time, come il cameriere, il massaggiatore olistico e l'attività di Host su AirBnb, dove ho promosso il mio alloggio turistico Pontederese. Ma ad oggi, sono sempre più consapevole del potere degli imprevisti. Non penso che i soldi non siano necessari, penso soltanto che non sempre è possibile utilizzarli e ringrazio Dio per tutto quello che mi è stato concesso fino ad oggi.
Ogni giorno penso a quanto sono stato fortunato ad aver avuto una figlia come Giulia, che vorrei vedere sempre di più e che cresce giorno dopo giorno, ma dietro un sistema di ricatti e coercizioni non vedo come potrei ottenere maggior valore contrattuale come genitore in una storia dove sono il primo a non avere un valore.
Questi ultimi due giorni, sono stati di completa simmetria di inattività socio-relazionale interessanti, fatte alcune dovute eccezioni, come i miei dialoghi costruttivi con la mia amica ristoratrice Manuela. Mi fermo spesso a chiacchierare con lei quando ritorno a casa a Pontedera dopo una giornata allo studio in Via Picasso. Quando la incontro sulla via di casa, rimaniamo a parlare per molti minuti io descrivendo quanto mi è accaduto e di quello che sto facendo, lei raccontandomi le sue vicessitudini con il ristorante. E' una donna più grande di me, separata, con una figlia, pare di famiglia bene; mi diverto molto ad ascoltarla e a farmi ascoltare ed ho approfittato per costruire una buona alleanza con lei, visti, come si dice "i chiari di luna". L'altra mattina l'ho incontrata mentre tornavo al bar la posta e le offerto un caffè, che poi ha voluto pagare lei. E' una buona amicizia, almeno per il momento, poi chissà, l'importante è che sia una buona alleata! Non mi piace avere le donne contro, mi ritengo come sempre e soprattutto un "uomo che ama le donne", non vorrei accadesse il contrario.
La serata del venerdì è trascorsa in modo solitario, dopo cena sono ritornato in Via Palestro, dopodichè ho deciso, vista l'ora ed il tempo favorevole, di fare un giro a piedi per Pontedera e dintorni. Ho trascorso circa un paio d'ore girando vicoli, visitando la parte vecchia e nuova della città, osservando l'andamento della folla e rifugiandomi nei luoghi tranquilli, ma importanti, in cui poter riflettere e poter essere al sicuro. La giornata del sabato invece è stata un pò più statica, sono rimasto nello studio per tutto il giorno, dopodichè, dopo cena, sono tornato a casa e per le 24:00 ero già tra le braccia di morfeo.
Adesso sono quasi le 23:00 di domenica sera, una domenica tranquilla, trascorsa, come ho fatto diverse volte, nelle vie del centro città a Pisa, alla ricerca di nuove idee, di occasioni di incontro, di spunti per poter proseguire con le mie attività e perchè no di trovarne nuove. Ad ogni modo ho colto l'occasione per acquistare un piccolo regalo alla mia principessa Giulia, visto l'approssimarsi di Halloween e visto che domani è Lunedì e potrò rivederla, purtroppo ancora a "Spazio neutro", ma potrò almeno rivederla ancora una volta. Ho notato che quel tipo di incontro inizia ad annoiarla e spero quindi che in futuro ci siano occasioni maggiormente favorevoli per quanto riguarda il nostro rapporto "padre-figlia".
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