Ed ecco che lunedì è arrivato, la prima settimana di Novembre è iniziata e sembra proprio che abbia inizio la fase di fine autunno e inizio inverno.
Mi sono svegliato stamane avvolto da un dolce abbraccio caldo generato dal piumone; ho fatto proprio bene a sostituire le coperte. Fare la cosa giusta al momento giusto è praticamente un must quando vivi da solo. È come rispondere bene ad una interrogazione a scuola, con la sola differenza, che nella vita di tutti i giorni non c’è in gioco un voto, ma la tua esistenza personale.
Quindi, ricapitolando, mi sono alzato in torno alle 08:30, immerso nel tepore di una nuova mattinata di Novembre e dopo essere passato, come tutte le mattine, dalla toilette, ho rifatto il letto e ho preparato la colazione.
Questa mattina, come in genere prevedo ogni lunedì, avevo previsto di lavare i pavimenti, quindi, dopo aver riempito il secchio predisposto di strizzatoio per il mocho, ho trascorso circa un’ora, a lavare il pavimento.
In realtà la superficie da lavare non è moltissima, quello che fa impiegare tempo, è esattamente il tempo necessario per l’asciugatura del pavimento. Tenendo conto che prima ho passato l’aspirapolvere, facendo due calcoli, possiamo determinare la durata prevista per questa fase.
Quindi per le 11:00, il pavimento era pulito, i miei 38 mq di loft erano pronti per una nuova giornata. Ho trascorso questi pochi mesi di convivenza, con spirito creativo e costruttivo, cercando di rivitalizzare e ravvivare un loft che pareva decadente e senz’anima.
Ho quindi trovato uno stile, dei colori giusti per ogni sezione del posto e ho colorato la porta d’ingresso. Da artista, autore o interprete, decidete voi, ho deciso che il nome giusto per questo posto fosse “Le double-face” e così è stato!
Ispirato alla mia amata Londra, ho voluto ricreare la sensazione e il feeling dell’ingresso della famosa cabina del telefono. Mancano ancora alcune cosette da sistemare, come l’armadio a muro sul soppalco e l’acquisto di un paio di mobiletti di legno vintage per arricchire il tutto e dovremmo esserci. Purtroppo, sia a causa della mancanza di fondi, sia degli
imprevisti, non è sempre possibile ottenere tutto e subito come vorrei. Quindi i tempi si allungano drasticamente.
In realtà sono stato solo una volta a Londra, per un ultimo dell’anno, ma la sento ancora molto vicina, sia come città che come contesto inspiratorio, per questo, sul campanello, trovate l’etichetta con su scritto “Mr. Marco Puccetti”. La verità è che ho deciso di ispirarmi, oltre alla città di Londra, anche ad alcune canzoni che la ricordano, come ad esempio “English man” di Sting.
A dire il vero, ho preso ispirazione, per la scelta di un colore, anche da un’altra città europea in cui sono stato, che è Amsterdam.
In questo modo ho dato un senso a questo cambio di residenza che dite?
A parte gli scherzi, penso e spero di aver creato o quantomeno contribuito alla creazione di un luogo in cui si possa vivere in modo sereno, in pace e in tutta sicurezza. Con la possibilità di poter esprimere il proprio lato creativo e avere un angolo di intimità.
La giornata di oggi è stata caratterizzata da alcune piccole novità non piacevoli; mamma è stata poco bene, quindi io e mio padre, oggi abbiamo pranzato senza di lei. È stato come tante altre volte, ma questa volta mio padre ha preparato tutto il pranzo, che tra l’altro è stato ottimo. Nel pomeriggio ho avuto un paio di incontri tra cui quello con Giulia a spazio neutro e quello col mio avvocato, a causa della pratica di divorzio.
Giulia oggi è stata molto dolce e ha voluto giocare al gioco dell’ impiccato, quindi ha trovato un bel modo per rompere il ghiaccio con la nuova educatrice. Alla fine dell’incontro, ci siamo salutati sempre con il solito “give me five”. Ho notato che da un po’ di tempo viene suo nonno Gaetano a portarla al centro, spero non sia troppo severo e coercitivo con lei e conoscendo il tipo non saprei proprio cosa pensare.
Ad ogni modo, subito dopo l’incontro con la bimba, mi sono diretto dal mio avvocato Francesco, che mi aspettava per alcuni documenti alle 16:30. Sono arrivato allo studio che erano quasi le 17:00, e tra chiacchiere, telefonate e discussioni, abbiamo trascorso circa un’ora in studio. Pare che questa volta avrò un po’ più influenza sull’andamento della causa di divorzio e spero quindi di poter ottenere più spazio anche con Giulia, che vedo crescere giorno dopo giorno, ma che sento ancora molto lontana.
Cercherò come sempre di non essere pessimista!!!
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