mercoledì 16 agosto 2023

16 Agosto 2023

Anche questo ferragosto è passato, il clima estivo e la voglia di vacanza in questo periodo è alle stelle, soprattutto adesso che è stato finalmente superato il periodo COVID che ci ha perseguitato per diversi anni.
Il sole ha fatto da protagonista, come del resto la spiaggia e il mare, visto il fatto che alla fine, dopo alcune proposte, ho deciso di trascorrere la giornata di ferragosto, al solito posto.

Come vi ho già spiegato, non amo la solitudine, ma in questo periodo, ho necessità di trovare una collocazione esatta all'interno della società, inoltre giustificarmi e\o trovare spiegazioni inutili non mi piace. Ho notato inoltre che non è casuale il fatto che non abbia la possibilità di confrontarmi con nessuno in questo periodo; per nessuno intendo qualsiasi tipo di amicizia in grado di poter fungere da tale. Molte volte attribuisco al mio passato, la difficoltà di recuperare qualche soggetto con cui avere un interazione sociale, ma vista la mia positività, voglio credere soltanto che dipenda esclusivamente dal fatto che i tempi sono ormai maturi, la gente cresce e non è più il momento per fare gli adolescenti.

Non amo piangermi addosso, neanche mi ritengo una persona infantile a cui piace essere coccolato e\o assistito, anzi, amo molto l'indipendenza, la coerenza e la determinazione. Quindi attribuisco a tutto questo la situazione che sto vivendo oggi, cercando di recuperare le energie per poter migliorare, come sempre, le cose.

Ho trascorso la giornata di ferragosto in modo piacevole, sebbene abbia scelto un'attività scontata, già fatta, poco originale. In realtà non amo attribuire questi aggettivi alle scelte da me intraprese, soprattutto perché sono le mie scelte, che in genere pondero abbastanza coerentemente.
Ho notato, che le scelte che vengono intraprese dopo i trent'anni, sono diverse da quelle che si prendevano in età adolescenziale; da adolescente ero molto più impulsivo, non cercavo ne di capire ne di essere coerente, reagivo in modo pressoché meccanico, istintivo, personale.
Oggi invece, molto probabilmente a causa dei miei errori, delle esperienze, dei successi, degli insuccessi, dei traumi e dei momenti felici, agisco in modo più ponderato, cercando di regolare gli istinti e agire in coerenza e maturità; e questo soprattutto da quando sono diventato padre. 

Essere padre è inizialmente una responsabilità personale, un legame che genera una sorta di interdipendenza tra te e una creatura che è stata generata e da quel momento è una realtà a tutti gli effetti. In qualche modo ti rende consapevole della tua esistenza, è come se fino a quel momento non ti fossi mai guardato allo specchio. Attiva una sorta di sensibilità che prima non esisteva, che contribuisce a creare un legame profondo e unico tra il genitore e il figlio. E' come provare una nuova sensazione ogni qualvolta si entra in contatto con la prole.

Mi ritengo un padre pro-attivo nei confronti di mia figlia, che ama e si soddisfa con i suoi successi. Non penso sia una cosa da dare per scontato, quindi, nonostante tutti i vari casini accaduti, la separazione, il divorzio e la mia lunga assenza, spero, anche se per ora da lontano, di contribuire positivamente alla sua esistenza. Giulia è una bambina di 10 anni e mezzo, a settembre inizia la scuola media e mi sto rendendo conto, che sta crescendo e diventando una piccola donna.
E' rimasto tra noi, un legame molto distaccato e superficiale, ci limitiamo a interagire verbalmente e con qualche gioco, ma non c'è ancora quella fiducia che dovrebbe. C'è ancora molta diffidenza e rancore accumulato in lei, a causa del nostro distacco, e non so se riuscirò mai a farle capire che quanto è accaduto non è stata ne colpa sua, ne tantomeno un modo per farla soffrire, è accaduto e basta.

Ho trascorso l'intera giornata di ferragosto, come sempre, al Bagno degli Americani, mi sono rilassato, ho preso il sole, ho fatto il bagno, ho girato per lo stabilimento e sulla spiaggia cercando di cogliere gli sguardi dei presenti, di capirli in qualche modo, di respirare il clima di tale momento e di realizzare quale contesto si fosse presentato. Ho cercato di osservare e vivere un punto di osservazione differente, di avvicinarmi e percepire il clima in modo cosciente e consapevole, sottolineando ogni singolo incontro, sorriso, evento. Un modo secondo me coerente per capire, vivere e realizzare una giornata importante e unica, posta a metà strada tra il mare e la riva.

Sono rimasto sulla spiaggia fino verso le 20:30, dopodiché, dopo aver scattato qualche fotto con l'intento di immortalare il tramonto, sono tornato a casa, anche perché, come al solito, non avevo avuto incontri particolarmente produttivi.
Arrivato a casa, prima di gettarmi sotto la doccia, ho fatto la ginnastica prevista per la giornata; è stato strano fare ginnastica alle 22:00 passate, era molto tempo che non lo facevo. Finita la sessione di allenamento e dopo la doccia, ho preparato la cena. 






 

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