Sono le 23:09 di martedì 14 Novembre, sono già trascorsi otto giorni dall'ultima pagina di diario ed inizio ad avere la percezione che si sia chiuso un ciclo importante della mia esistenza. In realtà in questo periodo, a parte il mal tempo e la mia sopravvivenza in Via Palestro, non è che sia accaduto qualcosa di veramente interessante, o quantomeno migliorativo per quanto riguarda la mia vita. Cerco, come al solito, di imparare ogni giorno qualcosa di più, e cerco ogni giorno di aggiungere alla mia conoscenza, informazioni interessanti, utili ed essenziali per poter vivere un nuovo giorno, o come dico io, "Un giorno ancora". Con questo non voglio in altro modo sottolineare o esprimere che non sia importante o significativo quello che sta accadendo alla mia vita, per cui si, ho avuto la percezione che si sia chiuso un ciclo importante, un ciclo che molto probabilmente corrisponde a quello della mia consapevolezza di uomo.
Una consapevolezza differente dalla consapevolezza che avevo qualche anno fa, si tratta di una presa di coscienza che si può ottenere soltanto superando delle situazioni e delle difficoltà. E' chiaro che certe situazioni sono essenziali, al fine di innescare quei meccanismi interiori che andranno a creare quella condizione particolare che sarà la generatrice di nuove idee, nuova coscienza, nuovi eventi.
Se ripenso un'attimo a quello che è accaduto in questi anni, come tra l'altro ho già scritto, si sono create delle situazioni difficili, ma da superare, dei problemi da risolvere, delle tensioni da allentare. Il fatto è che con la consapevolezza di ragazzo, non sempre è possibile disporre di quella maturità necessaria ad affrontare quei fatti, vuoi perchè non sapresti da dove iniziare per risolverli, vuoi perchè non riesci neanche a pensare a quale sia la possibile soluzione e quale sia il problema principale. Con questo voglio dire che alcune situazioni sono gestibili solo in una particolare condizione e situazione spazio tempo, per cui, non sempre è così scontato venirne a capo.
Ad oggi, considero questi eventi, "degli imprevisti da risolvere al più presto", e questo rende l'idea. Ovviamente pensando con atteggiamento orientato al Business, l'istinto mi porta a pensare di recuperare cause e conseguenze, dopodichè, arrivano le stime sui tempi, i possibili costi, le complicanze e le possibili interazioni.
Questo intendo per "chiusura di un ciclo", intendo una fase dove tutto quello che è stato assodato con una certa consapevolezza si chiude, mentre si apre un nuovo ciclo, caratterizzato da ancora nuovi eventi e accadimenti che dovranno essere affrontati con il nuovo background culturale o quantomeno con un nuovo spirito.
Spero ovviamente che non tutto quello che succederà assomigli in qualche modo a quanto di negativo sia accaduto fino ad oggi, però la probabilità impone di prenderne coscienza e di non sottovalutare questa possibilità. Quindi, come al solito, cercherò come sempre, di essere pro-attivo il più possibile, oggettivo e puntuale, dopodichè vediamo se ci saremo con i tempi. Detto così sembra di parlare di un progetto lavorativo, in pratica, analizzare i problemi in modo tecnico o quantomeno con una "metodologia agile", è molto più semplice e rende più probabile il successo.
In questi ultimi otto giorni, non sono accaduti eventi particolari, però, il tempo finalmente è migliorato, le città si sono nuovamente aperte al pubblico ed i negozi hanno ripreso ad aprire e a brillare dalle vetrine, quasi a gridare al mondo che le feste stanno per arrivare e non c'è tempo per Uragani e mal tempo che non permetta tutto questo. Le temperatura sono ancora abbastanza miti, quindi per adesso niente riscaldamento acceso, però la sera un pò la differenza si sente.
Lo scorso fine settimana, sono passato a Marina di Pisa per verificare i danni generati dall'ultimo mal-tempo e devo dire di aver trovato un panorama un pò particolare, con sassi sulla strada costiera, molti locali chiusi, il tempo ancora così, così, e molti tratti di strada chiusi al traffico. Ho approfittato per scattare qualche foto da raccogliere in un piccolo album denominato "Desert Storm Marina di Pisa"; nei prossimi giorni vedrò se inserire qualche foto. C'è ancora un pò di sensazione di solitudine nell'aria, ma sono confidente che con il tempo, questa sensazione si placherà, e forse anche questo stato di solitudine reale, che mi circonda, molto probabilmente scaturita da consuetudini e regole imposte da questa società.
Società che è social solo all'interno dei canali sociali digitali, ma che nella pratica risulta già divisa e organizzata per essere elaborata, all'interno dell'ennesima interazione, da un algoritmo avido e ricorsivo, che cerca di innescare un meccanismo evolutivo automatico, ma non così perfetto e funzionale, come dovrebbe essere nel 2023.
L'epoca dello sviluppo tecnologico, in cui lo sviluppo umano della società ha raggiunto un limite invalicabile a causa dei condizionamenti generati da una società egoista, basata sull'idolazione del denaro e sempre più svogliata di ricercare la reale metodologia di sopravvivenza, in grado di poter permettere agli esseri viventi, di sopravvivere in modo equo, sicuro, evoluto, efficiente. Molto probabilmente ci stiamo trovando all'interno di una zona di comfort e non siamo capaci di venirne fuori.
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