Sono le 22:08 e pare proprio che anche questo Natale sia arrivato alla sua conclusione. Sono diversi anni che ormai, per il 25 Dicembre, non riesca a vedere mia figlia Giulia, quindi non posso che definire la sensazione che provo in questo momento, come un misto tra nostalgia e sofferenza. Son un padre alla fine dei conti, sebbene le vicessitudini mi abbiamo costretto a compiere la scelta di allontanarmi da mia ex-moglie; rimane altresì vero, che la negazione della bambina mi è stata resa obbligatoria e questo a sottolineare lo stato di completa sfiducia e disammirazione nei miei confronti, sebbene gli anni di completa "devozione". Parlo di devozione in quanto non ho mai tradito mia moglie e ho sempre contribuito a far si che le cose, tra di noi, fossero caratterizzate da fattori come amore, alleanza e condivisione, per cui mi chiedo ancora oggi, che cosa l'abbia spinta a costringermi alla scelta che poi è stata quella che ho intrapreso.
In ogni caso, penso che l'immaturità a volte gioca molti scherzi, così come il pregiudizio!
E' per questo, che oggi voglio descrivere un po' come si è delineato il Natale di quest'anno. Contrariamente agli anni scorsi, quest'anno, abbiamo avuto modo di trascorrere il Natale, come vi avevo già accennato, in compagnia di Luciana, Franco, Giulia, Natasha ed il suo compagno Samuele. E' stata una giornata piacevole, delineata dai discorsi, dagli sguardi, dai sorrisi ma soprattutto dalle pietanze che si sono consumate durante il pranzo di Natale. Poco prima del pranzo, come ogni anno, ho approfittato per bere un rapido caffè da Zanobini, nel corso Matteotti, dopodichè sono passato dalla parrocchia di Calcinaia, per salutare il parroco che nel 2012 mi ha sposato. Ho deciso di passare a salutarlo perchè, sebbene la brevità della mia permanenza a Calcinaia, ho la cattiva abitudine di affezzionarmi a luoghi e persone, per cui ritengo che il Natale sia un'ottima occasione per scambiare un rapido saluto e manifestare la mia stima e il mio rispetto, verso un luogo a cui, in qualche modo, sono ancora legato.
Subito dopo la messa, mi sono diretto a casa di Franco e Luciana Cambi, dove, come da pronostici, si è consumato il pranzo di Natale. Per menu, la cuoca aveva preparato, un antipasto misto, delle lasagne e un paio di secondi, nello specifico, del roast-beef e del pepato. Tutti i piatti di carne sono stati preparati da Natasha, mentre il primo è stato preparato da Luciana. Per dolce, della torta al cioccolato acquistata dai miei genitori alla pasticceria Lemmi di Cascina. Il tutto contornato da vino, spumante, ma soprattutto, da tante chicchiere e sorrisi. Sono felice di aver trascorso qualche ora insieme alla famiglia Cambi, che, sebbene la parentela con mio zio Roberto, non avevo ancora avuto modo di frequentare.
Subito dopo pranzo, Samuele è stato costretto ad allontanarsi dal luogo di festa, a causa del lavoro, per cui, il resto della giornata è continuato senza di lui. Anche Giulia, ci ha abbandonato, ma solo per qualche ora. Abbiamo proseguito, tutto il pomeriggio, a giocare a carte, a chiacchierare e sorridere a suon di battute e discorsi di varia natura. C'è stato anche modo di parlare del passato, dei brutti momenti che ci hanno segnato, ma anche del presente e del futuro. Era molto tempo che non venivano affrontati alcuni temi in famiglia, per cui ritengo questo modo di presentarsi, molto costruttivo ed efficace, al fine di consolidare un buon rapporto di amicizia\parentela. Sono consapevole del fatto che i miei genitori iniziano ad avere qualche annetto, quindi, non posso che contribuire ad allietare i momenti generatori di entusiasmo e propositività.
Nella tarda serata, sono passato a riprendere Giulia, che Samuele aveva accompagnato a casa nel primo pomeriggio, per consentirle di portare fuori il cane, dopoichè sono rimasto a casa Cambi per tutta la sera. Poco prima di cena i miei genitori sono tornati a casa, mentre io sono rimasto a cena, a parlare, mangiare e bere, fino alle 22:00 circa. Dopo cena, esaurito entusiasmo e vitalità, io Natasha e Giulia, abbiamo abbandonato il luogo della festa, per ritornare a casa.
Anche oggi, la famiglia Cambi è stata con noi, ma questa volta a casa dei miei genitori, per cui, come potrete prevedere, si è consumato il pranzo di Santo Stefano.
Per le 13:00, come da accordi, ero già a casa dei miei per accogliere gli ospiti della giornata, difatti, poco dopo le 13:00 è suonato il campanello e la festa ha di nuovo avuto inizio.
Gli ospiti di oggi erano Luciana, Franco, Natasha e Giulia. Abbiamo iniziato quasi subito a pranzare, infatti, entrati in sala, ho preparato gli aperitivi e servito lo spumante, dopodichè ci siamo diretti a tavola. Il pranzo era composto da un antipasto misto di crostini e voulavent, dopodichè siamo passati ad un primo abbastanza leggero, caratterizzato da un brodo di cappone con puntine all'uovo. Per secondo era stato preparato dell'arrosto misto di cappone e manzo, il tutto contornato da insalata. Anche la giornata di oggi è stata piacevole ed è filata via rapida come il vino novello nei calici, quando l'arsura diventa la protagonista. Subito dopo pranzo, abbiamo ripreso con il gioco delle carte, quindi, per le 17:00 la famiglia Cambi, ha deciso di ritornare a casa.
E' stato un Natale diverso dal solito, in cui le presentazioni sono state le protagoniste della giornata, una giornata di rinascita, scoperta ed apertura, ma anche di consapevolezza e alleanza, che spero possa essere precursore per un futuro ricco e fortunato, senza imprevisti misti, o brutte sorprese, ma caratterizzato da buoni propositi e prosperità.
Adesso si avvicina l'anno nuovo, che molto probabilmente, trascorrerò da solo, in centro a Pisa, dove pare ci saranno degli eventi importanti di intrattenimento per tutta la comunità Pisana. Conto in qualche locale e chissà in qualche incontro piacevole, mai dire mai!
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