Come vola il vento, anche quest'anno è volata via la tanto attesa Epifania, che come dice il detto, "tutte le feste se le porta via". In realtà, a causa del mal tempo, molti festeggiamenti dedicati alla festa della Befana, sono stati annullati, ma io ho pensato a quella donna più che mai, anche perchè a quell'età presumo abbia bisogno di un grande sostegno morale. Come tutti gli anni, quindi sono stati svolti tutti i preparativi per la festa del 06 Gennaio, per cui, c'è chi ha festeggiato con parenti e amici proseguendo le tavolate iniziate per Natale, c'è chi è rimasto da solo e c'è chi proprio non ha festeggiato per niente.
Io personalmente, ho festeggiato insieme ai miei genitori, Franco e Luciana Cambi, con un piccolo pranzo domenicale, il 07 Gennaio. Niente di particolarmente elaborato, ma è stata un'occasione per trascorrere del tempo e stare insieme. Ho dedicato la parte pomeridiana della giornata ad una visita nel centro di Pisa, in modo tale da riassaporare un pò dell'atmosfera delle feste, che sarebbe svanita poche ore dopo. E' stata una Befana bagnata, con pioggia, non eccessiva, ma costante e fitta, con una temperatura abbastanza fredda, ma non così fredda da imbiancare la città. Quindi, come al solito. ho approfittato per osservare, capire e cercare risposte attraverso quegli scorci cittadini, non molto affollati, ma intimi e discreti, attenti ad attrarre l'attenzione come una bella donna in posa sopra ad una passerella di alta moda.
Avrei voluto consegnare la, tanto sospirata dai bambini, calza della Befana, a Giulia personalmente prima della festa, ma poi ho pensato fosse un'idea migliore quella di consegnargliela il lunedì successivo, visto l'incontro concordato a Spazio neutro. Quindi ho preparato la calza esattamente il giorno precedente alla festa, in modo tale da scegliere personalmente che cosa inserire all'interno e regalare a Giulia alcuni istanti di dolcezza.
Ho rivisto Giulia oggi, a Spazio neutro, l'ho percepita come a ogni incontro, sempre più grande e consapevole, e mi rendo conto di quanto ancora mi riesca a perdere di lei. Non voglio giustificarmi ulteriormente, ma non posso negare che la sua mancanza mi pesa molto e desidererei poterle offrire molto di più di un semplice assegno mensile. Purtroppo non è colpa di nessuno, le cose accadono e quando devono accadere, purtroppo accadono; di conseguenza, non rimane che cercare di limitare i danni e regalare dolcezza, amore, sicurezza ed entusiasmo a quella, che ad oggi, rimane l'unica prole, da me generata, della famiglia. Avrei desiderato molto un secondo figlio, magari maschio, ma chissà, forse i miei desideri sono neutralizzati da una dose di egoismo e superficialità che va inevitabilmente a minare la sicurezza del nucleo familiare, sempre adesso ne esista uno. Come padre, cercherò sempre di essere presente, quantomeno per mia figlia, e farò di tutto per non farle mancare niente; come ogni anno, vorrei sottolineare come sia importante, per ogni membro della famiglia, la figura di mia figlia Giulia, che rimane il cuore pulsante e il motore della mia esistenza e di tutti i membri della nostra casa.
Oggi Giulia è tornata a scuola, ho scambiato poche parole con lei cercando di captare il suo stato interiore, ed avverto una sorta di consapevolezza mischiata a rancore, che come sempre, utilizza per evitare di soffrire. Vorrei che si aprisse con me, magari in futuro, quando sarà pronta ad un dialogo differente, ma per me è importante che lo faccia già da adesso, considerando il fatto che di padre ce n'è uno solo e che non sarà sicuramente per tutta la durata della sua vita. Dopo la morte di mia sorella, ho iniziato a pensare in modo un pò meno costruito e organizzato, facendo maggior attenzione al tempo trascorso e sulla qualità della vita vissuta, questo per sottolineare il fatto che ogni giorno non va dato per scontato, ma che va vissuto appieno, quando ovviamente è possibile viverlo.
"Manifesto avversità, come sempre, per le gerarchie di potere volte alla sottomissione non giustificabile e giustificata del popolo, e sottolineo di quanto possa essere importante, prendere le giuste decisioni, volte a generare quei cambiamenti socio-politici, tali per cui sia possibile vivere in una società migliore, maggiormente vivibile per tutti, più equa, ma soprattutto più libera".
Ad oggi, Lunedì 8 Gennaio, questo è quanto riassumibile relativamente al periodo Epifanico, con parole forse scaturite da una digrissione generata da interdipendenza culturale con qualche forma di parentela ormai facente parte della mia memoria più profonda. E poi non dimentichiamoci dei nostri cari, fermo restando di ricordarci qualcosa ogni tanto no?
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