"L'appetito vien mangiando" è un'altra delle frasi che in genere mi vengono in mente la sera, quando inizio a scrivere queste righe di diario, un pò per gioco, un pò per passione, un pò per l'esigenza di dover trascrivere quello che penso e che provo ogni giorno, in modo che sia indelebile o quantomeno sia accessibile in qualche forma di espressione dialettica, in caso di necessità e di urgenza.
Sono pochi minuti che ho deciso di iniziare a scrivere, anche se in realtà non so esattamente quello che dovrò riportare, così, improvvisando un pò, cercherò di riassumere quello che ci ha separato dall'ultima pagina di diario.
Sono circa sei giorni che non scrivo e non posso che riportare, come sempre, la monotonia che sta circondando la mia esistenza, in questo periodo.
Come al solito, trascorro le mie giornate, alternando la mattina al mio Loft, in Via Palestro, 32, per poi raggiungere lo studio allestito a casa dei miei genitori, in Via Picasso, a San Frediano a settimo. L'ultima settimana è stata abbastanza statica, infatti, da un pò di tempo a questa parte, la mattina mi levo da letto in media alle 10:00 o giù di li, per poi raggiungere il Bar la Posta per una colazione di tutto rispetto. Prima delle 11:00 non ritorno mai a casa, mi piace godermi la mattina Pontederese, passeggiando per il centro storico e cercando di notare i cambiamenti, le novità e le stranezze che la giornata ha generato. Da qualche giorno, il Corso Matteotti ha subito alcune modificazioni, infatti, sono state completate le fasi di rimozione dell'albero di natale e delle altre opere installate per il periodo natalizio e la cosa, genera in me una sensazione di nostalgia mista a consapevolezza, del fatto che le feste sono concluse e che a breve riprenderà il normale avvicendarsi delle attività giornaliere. A volte penso a quando riuscirò a vivere una vita un pò più normale, con un lavoro, o quantomeno con un'attività che genera della redditività, e con una libertà individuale garantita ed assodata dalla possibilità di svolgere le mie funzioni di uomo, amante e padre, senza veder continuamente minata la mia reputazione oppure dover in ogni caso, giustificare il motivo della mia presenza e della mia esistenza su questa terra.
A proposito di lavoro, a parte il "periodo sospeso" generato dal licenziamento del mio ex-datore di lavoro, come già in parte sapete, mi sono adoperato per proseguire le attività di gestione del mio nuovo canale digitale chiamato Figliodellarte. Ho attivato questo canale per coerenza personale, infatti il nome dovrebbe esprimere il legame presente tra l'Arte e me stesso, e il canale dovrà contenere materiale testuale e fotografico di interesse culturale, che in qualche modo dovrò poi riuscir a far convertire dal punto di vista monetario. E' abbastanza interessante e ho notato che lavorare a questo canale, che nella pratica, si tratta di un art-blog, genera entusiasmo e nuova creatività. Ho iniziato a scattare alcune delle foto da inserire al suo interno, personalmente, e devo dire che qualcuna è riuscita abbastanza bene. Vorrei produrre spunti di riflessione, e una sorta di"apetura mentale" dal punto di vista culturale, e questo significa che desidero che si generi la consapevolezza giusta, con il solo sguardo o con la lettura di solo alcune informazioni e immagini. Il concetto è quello di ottenere uno spazio, "Cultural addict", ma questa è pura terminologia. Ad oggi sono riuscito ad inserire un bel pò di articoli, inoltre ho attivato, per gli articoli testuali più divulgativi, un'area dedicata alla sottoscrizione di un abbonamento sotto forma di membership, quindi, nei prossimi mesi dovrò verificare l'andamento di questo nuovo metodo di conversione. Ho previsto anche altri tipi di contenuti, ma è un aspetto su cui devo ancora lavorare, per cui per adesso non dirò niente.
Ho trascorso quindi ogni singolo pomeriggio, sera e dopocena, dell'intera settimana, a lavorare a questo canale e spero che pian piano siano acquisite sia visibilità che conversioni.
Per quanto riguarda la parte rimanente della giornate, come sempre, ogni sera, prima di cena, dedico un'oretta agli esercizi di ginnastica previsti dal mio programma madmuscles, che, dalla scorsa settimana, ha previsto un cambio di rotta, inserendo un lavoro puntuale, articolando un distretto muscolare distinto al giorno, per un totale di cinque giorni a settimana. Il mio obiettivo è quello di rimanere il più possibile costante e di avvicinarmi alle mie misure ideali di forma, previste dall'inventore del culturismo "Eduard Sandow", e la cosa non sarà banale.
Il week-end è stato piacevole, il venerdì sera ho deciso di tornare in uno dei luoghi più spesso scelti da me, durante le mie giornate invernali, Lucca. In questo periodo Lucca è priva di eventi e la sera, passeggiando è possibile scorgere punti d'interesse che raramente, di giorno si riescono a captare, per questo motivo, ho deciso di riassaporare un pò l'aria quasi montana di questa cittadina toscana. Il giro che ho fatto è stato abbastanza semplice e puntuale, infatti, come prima tappa, ho visitato la piazza del duomo, maestosa, imponente ed elegante, ma anche così discretamente intima, se si riesce a percorrerla seguendo il bordo che separa il marciapiede dai muri degli edifici storici del luogo. Ho percorso la piazza fino ad arrivare sulle mura, davanti al caffè storico più importante della città, di cui adesso, stranamente non ricordo il nome, per poi dirigermi in centro, in un loung bar chiamato H&G, in cui ho gustato un ottimo irish coffee.
Ho sorseggiato quel caffè, attento ed assorto ad osservare i movimenti di sottofondo dei clienti presenti nel luogo, uno spazio elegante, in cui poter bere ed intrattenersi in un ambiente veramente elegante e vintage. Ho cercato di vivere quegli istanti, cercando di formalizzare metodo e didattica, ma soprattutto non perdendo di vista alcune fanciulle che ogni tanto, sorridendo, mi degnavano del loro sguardo, cercando di attirare la mia attenzione di turista-artista consapevole. Poco dopo l'abbandono dei tavoli di quelle ragazze, ho deciso di pagare il conto e di tornarmene a casa, un pò più sereno, rilassato e riposato.
Il sabato è stata una giornata abbastanza comune, dove ho dirottato le mie scelte personali nei soliti luoghi dove usualmente decido di dirigermi, durante le mie giornate di vita Pisana. Quindi, dopo il classico pranzo e cena dai miei genitori, la sera di sabato, mi sono concesso una puntatina in centro, passando dal "Tree", dove Sandro e Gianluca mi attendevano, come sempre. A parte la pioggerellina di sottofondo, ed il ritorno obbligato del mio istinto di difesa personale, una Vodka redbull è stata la scelta che mi sono concesso, dopodichè, ho proseguito la mia serata, in piazza Garibaldi. Sono rimasto li per circa mezz'ora, cercando di intuire e assorbire i dettagli del momento, dopodichè, vista la leggera cena, mi sono concesso un bombolone alla crema pasticcera e cioccolato bianco, che ho assaporato sulla soglia del locale.
Sono tornato alla mia mini cooper, piano piano, ascoltando come sempre il rumore dei miei passi, osservando il pavimento, ma anche le luci dei lampioni e le facce delle persone che mi si presentavano davanti, quasi per incitarmi a proseguire la mia visita. Arrivato all'auto, erano circa le 00:30, quindi ho deciso che fosse il momento di esaurire quel rancore di fondo che mi attanagliava da giorni, tornando dal mio vecchio amico "Penelope". Quindi, un pò come Ulisse, sono tornato nel locale di lap dance più famoso della toscana. La serata prevedeva il tradizionale spettacolo erotico e la tombola, quindi, sono rimasto a godermi lo spettacolo fino a prima mattina, dopo essermi concesso una bevuta ed un piccolo privet con una ragazza Rumena di nome Giulia.
Mi sono divertito!
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