martedì 4 ottobre 2022
04 Ottobre 2022
lunedì 3 ottobre 2022
02 Ottobre 2022
Pensando adesso che siamo ad Ottobre, mi viene in mente quest’ultimo anno. Un anno che tra il COVID, l’intervento delicato ad uno dei miei gioielli di famiglia, la separazione/divorzio e la guerra in Ucraina, posso dire che sia stato uno degli anni più movimentati.
Non è che non mi piacciono le cose movimentate, anzi, ma quest’ultimo anno è successo veramente il finimondo.
Detto questo, ritornando alla giornata di oggi, vorrei ricordare che il giorno 02 di Ottobre è la festa dedicata ai nonni, per cui ho pensato fosse carino allietare la giornata con un vassoio di pastine comperate dal mio amico Nevilio alla pasticceria Lemmi di Cascina.
Non ero abituato a festeggiare questa festa, ma quest’anno, vista anche l’assenza eccessiva di mia figlia Giulia nella vita di tutti i giorni, ho deciso di attenuare un po’ la sofferenza. Purtroppo le decisioni prese da mia ex-moglie hanno condizionato fortemente la vita mia e quella dei miei genitori, di conseguenza, non potendo, almeno per il momento, cambiare le cose, è stato impossibile da parte mia fare il padre, da parte loro fare i nonni.
Il giorni 2 Ottobre è stata una Domenica apparentemente anonima, non troppo bella, anzi una giornata di pioggia, in cui però si sentiva forte la presenza di questa figura che in famiglia viene data per scontata ma che in realtà, scontata non è.
Personalmente sono molto legato alla figura dei nonni, un po’ perché sono cresciuto con loro, un po’ perché non ci sono più e quindi ne sento la mancanza. Ricordo ancora quando ero un bambino e trascorrevo ore ed ore con loro sia durante l’anno scolastico, che durante le vacanze. In effetti passavo più ore con i nonni che con i genitori e questo è stato causato dagli impegni lavorativi che rubavano tempo prezioso da dedicare ai figli. Ad ogni modo, i momenti più importanti e significativi della vita erano saturi di queste due figure preponderanti, talvolta eccessive ma necessarie.
Oggi purtroppo non è così; le questioni legate all’orgoglio familiare hanno creato un divario molto grande tra le figure dei nonni materni e paterni, tale per cui i momenti di condivisione non ci sono più, ma le cose piano piano stanno cambiando!
martedì 27 settembre 2022
domenica 25 settembre 2022
25 Settembre 2022
Sono trascorsi tre giorni dall’ultima pagina di diario, dopo mesi di nulla, niente, vuoto.
Ho deciso di proseguire a scrivere in modo più costante approfittando di questo periodo di solitudine. Abito ancora nel mio loft di Via Palestro e le cose pian piano stanno cambiando. L’appartamento è stato sistemato quasi interamente e adesso che sono tornato a stare un po’ meglio ho iniziato a destreggiarmi in attività di bricolage e simili, che prima non iniziavo neanche a tentare.
Oggi nello specifico è stata una giornata abbastanza tranquilla, a parte il mal tempo che imperversava in Toscana e che mi ha costretto a chiudermi in casa ieri sera senza tentare qualche meta nuova di mio gradimento.
Oggi 25 settembre 2022, è stato un giorno importante, ci sono state le elezioni politiche per il rinnovo dei rappresentarsi in parlamento. Come tutti sanno, le elezioni Italiane, vista la tipologia di sistema politico, rappresentano un elemento importante per poter predeterminare la composizione del Parlamento che quindi avrà, per “noi” “Popolo” potere nelle decisioni che determineranno il futuro della nazione. Tutto questo sperando che avvenga nel bene e nell’interesse del popolo stesso, anche se oggi le cose non vanno benissimo. Troppa frammentazione al governo, scelte e cambiamenti a sua volta frammentati in periodi di governo e governi differenti, hanno creato una situazione d’instabilità e di completa alienazione.
Detto questo, stamane, alle 06:03 e’ suonata la sveglia come ogni mattina, d’istinto l’ho spenta e ho proseguito a dormire fino verso le 07:00, quando mi sono ricordato che dovevo fare le pulizie di casa prima di recarmi per pranzo dai miei.
Dopo aver provveduto al mio sostentamento personale e dopo aver sbrigato le faccende domestiche, mi sono recato a dare il mio contributo per quanto concerne le votazioni odierne. Chiaramente il voto rimane “top secret”. Subito dopo il voto sono uscito dalla scuola media facendo finta di essere appena uscito da scuola, immaginando la campanella che suonava e i volti di chi sarebbe venuto/a a prendermi a scuola! Ogni tanto amo ironizzare sul passato e ricordare con piacere momenti di gioventù passata.
Arrivato alla mia mini Cooper D, sono entrato e mi sono diretto a casa dei miei. Per pranzo mia madre ha preparato i tortellini con la panna, seguiti da del coniglio arrosto, dulcis in fondo un dessert di sua creazione. Da bere avevamo un rosso di media gradazione, dopodiché un caffè per chiudere il pasto.
Subito dopo pranzo, io e i miei, ci siamo separati, loro erano diretti dai miei zii, io ho optato per un giro in città a Pisa per fare shopping e farmi una bevuta pomeridiana.
Nel pomeriggio la giornata fortunatamente è rimasta soleggiata, per cui è stato possibile completare, senza troppi imprevisti, una piacevole passeggiata in centro. Corso Italia è una via importante, ed e’ la via principale del centro storico di Pisa, un po’ come il corso Matteotti a Pontedera.
In realtà a Pisa ci sono stati tanti cambiamenti e lavori di ammodernamento, per cui la vecchia pavimentazione storica è stata sostituita da nuovi materiali moderni sicuramente più adeguati tecnicamente dal punto di vista architettonico, ma stilisticamente e storicamente decisamente più anonimi.
In ogni caso passeggiare nel centro e osservare nuovamente la città sentire il suo profumo, ascoltare i sui rumori e suoni, scoprire gli scorci più belli e inesplorati è una cosa che amo molto e che è sempre un’ottima idea quando le giornate lo consentono.
Un paio di acquisti, una birra belga assaporata lungo il fiume Arno, che oggi era particolarmente vivo dal punto di vista ittico, diversi sguardi catturati e poi via ritorno verso casa.
Adesso, sono circa le 21:00, sono nel mio loft di Via Palestro, 32 a Pontedera, sto’ ultimando le righe del diario dedicato alla giornata di oggi, anche se so che manca ancora qualche ora prima di andare a letto, in ogni caso il dono della sintesi e ‘ una cosa da sottolineare soprattutto in questi momenti.
giovedì 22 settembre 2022
22 Settembre 2022
L’estate ormai è alle spalle, le ferie trascorse un po’ così, in modo inusuale, tra un paio di puntate al mare per cercare un po’ di refrigerio e calore estivo e le pescate furtive spinning al lago. Mi sembra strano, ma questa estate è stata un po’ atipica; non di meno rispetto alle estati passate in cui non potevo neanche uscire di casa a fare una passeggiata sia a causa del COVID, sia a causa di una brutta forma virale di orchidemia che mi ha assalito per un bel po’ tempo e mi ha costretto anche ad un delicato intervento chirurgico di cui porto ancora adesso i segni. E bene sì, subito dopo la separazione è accaduto quello che penso sia il terrore di ogni uomo: prendere “l’orchite”. Da bambino mi ricordo mio padre che mi raccontava dei camionisti che talvolta erano soliti accusare queste patologie, tra cui ricordo anche gli orecchioni, di cui se non erro, e lo spero sia così, ho assunto il vaccino a suo tempo.
Riflettendo bene sull’accaduto e pensando alla mia ex-moglie, ho pensato molte volte che la sua ira mi avesse diretto contro una sorta di sortilegio volto ad impedirmi qualsiasi forma di contatto, rapporto, effusione con il sesso femminile, ma anche qualsiasi forma di relazione sociale in genere. Deduco questo, visto il suo carattere molto geloso e possessivo, talvolta maniacalmente ossessivo, che molto probabilmente ha causato la fine della nostra storia. Un po’ mi dispiace poiché siamo praticamente cresciuti insieme, ma la sua ingenuità di bambina su è trasformata in una sorta di odio contro le mie caratteristiche che una volta erano i miei punti di forza. Non penso di avere causato tutto questo a causa del mio “brutto carattere”, anche perché con le donne sono molto dolce, passionale e premuroso.
Sono convinto che il tempo placherà in me quel sentore di sconcertata impotenza di fronte al manifestarsi di un sentimento che in qualche modo ne’ si trattava di amore, ne di affetto, io parlerei di ossessione. Ogniuno di noi è imperfetto o perfetto al punto giusto, e ogniuno di noi ha le proprie ossessioni, è comunque buona norma saper tradurre le emozioni in modo costruttivo ed e’ altresì opportuno rendersi conto quando siamo eccessivi e non dovremmo.
Personalmente, sono un tipo narciso, preciso, dolce, passionale di base ironica e molto riflessivo per cui sono molto attendo ai bisogni del partner e non amo che ci sia in alcun modo alcun tipo di sentore negativo, che si tratti di disagio, frustrazione, mancanza di affetto. In genere mi aspetto una risposta reale ad una mia manifestazione od esternazione di affetto/amore, ma nel nostro caso la cosa non avveniva più. Molto probabilmente l’equilibrio precario su cui si basava la nostra storia si è rotto con la nascita di Giulia, anche se pensavo accadesse il contrario. Io penso che si tratti di una manifestazione di egoismo praticamente, ma ormai non voglio pensarci più; voglio soltanto che Giulia non subisca traumi ulteriori causati da quanto è accaduto e viva serenamente la sua infanzia e la sua adolescenza, godendo di quello che ha, senza aspettarsi il principe azzurro sul cavallo bianco che la salverà! Sapendo che ha due genitori su cui contare, che sebbene non vadano più d’accordo, le vogliono un mondo di bene.
Beh detto questo, siamo alla fine di settembre, alle porte con l’autunno, si inizia a sentire la brezza fredda dell’aria autunnale sulla pelle al mattino e le giornate si fanno pian piano più corte, sembra che il lavoro inizi a riprendere, ma ci sono problemi su problemi ancora da risolvere, quindi non so ancora che cosa succederà quest’anno, spero solo che tutto vada bene e che tutti stiano bene in famiglia.
martedì 12 luglio 2022
12 Luglio 2022
Bene, anche questo martedì sembra essere trascorso senza problemi o vicessitudini impreviste; sono le 19:45 e sto’ passeggiando avanti e indietro nel mio loft di Via Palestro, 32. Sono in una fase creativa ma purtroppo, troppe idee mi assalgono senza che possa concentrarmi nello svilupparne una in modo concreto.
La giornata di oggi è iniziata intorno alle 04:58, quando mi sono risvegliato dopo l’ultimo pensiero avuto prima di addormentarmi. Ogni volta che mi sveglio provo come un senso di disorientamento, la sensazione di non aver avuto la situazione sotto controllo per tutto il tempo della non coscienza.
Il sonno mi affascina da sempre, il “Dio Morfeo” padrone del sonno e dell’incoscienza. Lo status interiore che non puoi controllare, la tua non conoscenza per eccellenza, eccezion fatta per il ricordo dei tuoi sogni. Anche i sogni sono affascinanti, hanno un sapore di mistico e surreale; assomigliano molto ad una realtà parallela fatta di desideri e paure, il tutto contornato dai ricordi e dal tuo status “sonno-veglia”, se così si può chiamare. Ricordo ancora quando ero un bambino e la notte, quando qualcosa mi affliggeva e non riuscivo a dormire, iniziavo a sudare sotto le coperte e pensavo a quanto lunga fosse quella nottata. Poi d’improvviso, mi risvegliavo la mattina accorgendomi di essere girato al contrario nel letto, con la testa al posto dei piedi, e la cosa mi faceva riflettere.
Con gli anni, le cose sono cambiate e fortunatamente ho dormito sempre sonni tranquilli.
Ritornando alla giornata di oggi, dopo aver guardato l’ora in torno alle 05:00, mi sono rigirato nel letto per alzarmi verso le 08:00. Come quasi tutte le mattine, mi alzo, mi lavo, svolgo i miei esercizi di “tonificazione/risveglio muscolare” e dopo faccio colazione.
Stamane era preventivata una giornata fatta di un paio di impegni importanti più uno dedicato alla bellezza personale. Difatti per le 10:30 sono passato da mia zia per ritirare i panni sporchi che le avevo consegnato qualche giorno prima. “I panni sporchi si lavano in famiglia” non è un luogo comune, in questo caso è una realtà delle cose. Arrivato dalla zia, mi sono fermato un attimo sulla porta intimorito dalla cacca che il cane aveva lasciato come regalo all’ingresso. Nel frattempo, sono arrivate mia cugina Simona e la figlia Jasmine, che tornavano dalla spesa. Salutate entrambe, le ho fatte accomodare al piano di sopra dove mi attendeva zia Franca.
Arrivati al piano di sopra, Cloe mi ha completamente assalito dai baci e dalle effusioni animalesche che solo un esemplare di quel tipo può avere. Cloe, come avrete potuto intuire, è il cane di Jasmine, un boxer di pochi mesi, che in poco tempo ha riempito la casa di affetto ed entusiasmo. È un cane molto atletico, deciso , affettuoso e ubbidiente, ah dimenticavo, è una lei.
Oltre a Cloe, è ormai novità assodata che è entrato a far parte della famiglia Bulleri (questo è il cognome di mio zio, mio padre, suo cognato, fa Puccetti) anche Pongo, un barboncino o simili che mia zia ha ricevuto come regalo di anniversario se non ricordo male. Zia Franca aveva già avuto in passato un cane simile, quindi lo zio non ha mancato nel fargliene avere un’altro. Anche pongo ha pochi mesi, ma è veramente piccolo, piccolo e dolce.
Conclusi i preliminari, la zia mi ha offerto un caffè e io ho approfittato volentieri della proposta. Sono rimasto dalla zia circa una mezz’ora o quaranta minuti, dopodiché l’ho salutata ritirando la biancheria pulita.
Uscito di casa e salutata mia cugina e Jasmine, mi sono diretto all’ufficio postale di San Frediano. Viste le cose da sbrigare, mi sono organizzato in quel senso e ho approfittato per pagare le burocrazie domestiche, fare un salto in farmacia e passare dallo studio a casa dei miei per fare pulizia e pranzare. La giornata di oggi era dedicata anche alla bellezza, infatti per le 12:00 sono passato dal parrucchiere, “Silvano & Federico”, sono i parrucchieri più famosi di tutta la periferia di Pisa, e sono ormai anni che non faccio variazioni in tema circa il barbiere.
Adesso sono le 20:26, sono ancora nel mio Loft di Pontedera in Via Palestro, 32, la giornata si sta’ pian piano indirizzando verso il tramonto, è caldo, ma il climatizzatore nasconde la calura estiva che c’è fuori; sono ancora in fase creativa, ma non so ancora quale sia la giusta cosa da fare per dare una svolta alle cose.
domenica 10 luglio 2022
10 Luglio 2022
Sono appena ritornato a casa nel mio appartamento dopo una breve uscita domenicale dovuta.
Effettivamente stamane ho trascorso la giornata di festa nel letto fino quasi alle 13:00. Non so perché abbia fatto questa scelta, ma sentivo dentro di me un desiderio irrefrenabile di sonnecchiare ed ascoltare, senza ne addormentarmi, ne alzarmi dal letto.
Mi piace molto ascoltare nel silenzio e in solitudine quello che accade in torno; “i rumori della domenica”, i vicini che si preparano, che discutono, che si accingono nelle preparazioni consuete, tipiche del giorno domenicale.
Le domeniche di Luglio sono molto monotone per chi rimane in città, fuori è molto caldo e per strada non trovi quasi nessuno; sembra quasi che tutti siano fuggiti via improvvisamente lasciando tutto e tutti. In pratica non è così e se provi ad uscire per strada ed inoltrarti nei meandri del quartiere, scopri che sono tutti lì (o quasi) che cercano un momento di sollievo, evitando di incontrare la calura.
Oggi nello specifico, raggiunte le 13:00, ho pensato che forse era meglio uscire per pranzo. Riflettendo un attimo su quale fosse la scelta migliore da fare, ho preso la decisione definitiva di tornare al Mc Donald’s e pranzare col famosissimo menu Big Mac.
Così è stato, difatti intorno alle 14:30, sono uscito e mi sono recato al mc Donald’s più vicino. Appena entrato, sono stato sbalzato davanti alla console digitale per auto ordinarsi il pasto. Come di consueto, dopo un paio di tentativi non andati a buon fine, ho deciso di ordinare alla cassa; quindi mi sono diretto alla vecchia cassa del Mc e ho ordinato verbalmente un panino big Mc, delle patatine e una Coca-Cola zero.
La spesa? Non molto economico, visti gli 8 Euro e spiccioli spesi! Ad ogni modo, è posto pratico, pulito e accogliente che ogni tanto è un must frequentare.
In genere mi fermo al mc fugacemente per i frullati alla vaniglia a 1 Euro, ma in questo caso ho fatto un eccezione.
Uscito dal Mc Donald’s avevo già previsto di ritornare in un posto dove mi reco molto spesso quando esco da solo. Il famosissimo “Viale delle Piagge”. È un posto che frequentavo da bambino e che è stato protagonista di momenti importanti della mia vita, sia piacevoli che non. Forse ve l’ho già descritto, non ricordo, ma il Viale delle piagge altro non è che un lungo viale alberato, caratterizzato da Pioppi e altri generi simili, che si delinea lungo il fiume Arno in direzione del centro città.
Ad una delle due estremità, c’è un locale/pasticceria/bar, che si chiama “Lilli”, si come il famoso cartone “Lilli & il Vagabondo”, in cui il vagabondo in questione ero io appunto.
Ordinato un caffè, sono rimasto nel bar a osservare la barista per qualche minuto; lei si è accorta che mi stavo dilungando nel sorseggiare il caffè ma non potevo far altro che ammirarla sebbene fosse più matura di me. Aveva delle movenze e dei modi cosi familiari che mi obbligavano mentalmente a rimanere lì a guardarla al bancone, come un bambino che vede il sesso femminile per la prima volta. Alla fine della storia, sono riuscito ad uscire dallo stato di trans in cui vigevo, trovando una frase d’uscita, per evitare delle gaf.
Dopo aver pagato è uscito dal bar, mi sono diretto alla macchina intenzionato a rimettermi in marcia, ma ho cambiato idea quasi immediatamente e visto il caldo, ho preferito proseguire facendo due passi al fresco di un posto che mi ricorda da sempre un bel periodo della mia adolescenza.
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