sabato 22 ottobre 2022

22 Ottobre 2022



 Sembra ieri e invece sono già tre giorni che non scrivo qualcosa di nuovo su questo diario, per questo motivo, oggi, che è sabato e che tra l’altro è una giornata noiosa, decido di tentare di scrivere qualcosa di nuovo.

Beh, se ci pensiamo bene un diario non è una cosa qualsiasi; un diario è una storia, ragion per cui dovrei sentirmi quantomeno responsabile nello scrivere la mia. 

A volte però, purtroppo, sento che non è il momento adatto, per cui, come fare a scrivere memoria di me se il momento non è quello giusto?

Memoria! Che parola affascinante! La memoria di me? Probabilmente intendo la trascrizione di tutte le vicessitudini che mi capitano e che mi riguardano, all’interno di questo blog/diario. Nel futuro più prossimo tutto questo diventerà la mia storia. 

Tutto questo ovviamente se riuscirò a fare e/o realizzare qualcosa di significativo, utile, originale per quanto concerne la mia esistenza. In ogni caso, sarà la possibilità, per qualcuno, di conoscere parte della mia vita e parte di me, attraverso delle semplici parole.

Come informatico a volte avrei voglia di inventare qualche software originale, particolarmente utile e così popolare da farlo diventare una vera e propria attività professionale, azienda, corporate IT. 

Con le parole invece è abbastanza semplice creare qualcosa di nuovo e originale. Basta un po’ di istinto, creatività, sensibilità e ispirazione. Se poi aggiungi un briciolo di filosofia il gioco è fatto.

Non posso negare che non mi piace scrivere, anche come autore, amo trovare le parole giuste cercando la giusta sintesi e le giuste assonanze. 

Detto questo, oggi è sabato, e sto’ cercando di trovare le parole giuste per descrivere brevemente la giornata di ieri, venerdì 21 ottobre.

Non è stata una giornata entusiasmante, in ogni caso, tra le consuetudini di tutti i giorni, ho cercato di fare ordine e organizzazione per quanto riguarda il da farsi. 

Ho deciso che molto probabilmente è giunto il momento per studiare un po’ di più ciò che potrebbe servirmi come esperto IT. Per cui ho aperto una lista di corsi online che avevo acquistato e lasciato a metà promettendomi di completarla entro breve. Un primo corso è già andato, l’altro è un po’ più impegnativo, ma spero di farcela.

A parte la formazione, lo zio è sempre in ospedale ed è stato spostato nel reparto di terapia intensiva, dalla rianimazione. Non sono andato più a trovarlo, poiché un paio di giorni fa i medici hanno parlato di COVID, ma fortunatamente è stato un falso allarme. Probabilmente nei prossimi giorni tornerò a trovarlo.

Il resto delle cose è rimasto pressoché invariato; smart-working per lavoro, le pratiche del divorzio in corso d’opera e la difesa in atto per le denuncie della mia ex-moglie. Le mie giornate di studio filosofico sui miei stessi giorni, tra il lago la fornace, i dintorni di Via Palestro, i pranzi con i miei genitori e le passeggiate sportive ovunque sia possibile, sono all’ordine del giorno.


mercoledì 19 ottobre 2022

18 Ottobre 2022

 Come tutte le mattine, ieri, cioè martedì 18 Ottobre, mi sono svegliato più o meno alla solita ora, intorno alle 08:00. Appena sveglio e passato dalla toilette, ho fatto i miei esercizi per il mantenimento del tono muscolare, dopodiché ho preparato la colazione. Per colazione, come di consueto, ho fatto il caffè con la moka utilizzando la versione ad induzione.

Dopo colazione, ho previsto le pulizie di casa, ho rifatto il letto e ho areato e disinfettato il locale. 

Per l’ora di pranzo ero già dai miei, e poiché avevo due impegni nel pomeriggio, ho approfittato per accendere il pc nello studio e scaricare la posta elettronica. 

Lavorando quasi esclusivamente con il cellulare, ogni qualvolta mi decido di scaricare la posta elettronica trovo centinaia di messaggi spam e non da filtrare, archiviare e cestinare. In ogni caso, è un’attività che va sostenuta periodicamente, se non giornalmente.

Dopo pranzo quindi, ho trascorso circa un paio d’ore alla postazione del computer, finché non è arrivato il momento di raggiungere il mio avvocato Francesco allo studio.

Per le 16:00, ero già in auto pronto a raggiungere lo studio Segnini, per l’ora concordata ero d’avanti a lui, nel suo ufficio. Abbiamo parlato della situazione legata sia alla separazione che al divorzio in corso, dopodiché, raggiunte le 17:00 e salutatolo cortesemente, me ne sono andato.

Prima di passare in ospedale da mio zio, mi sono fermato presso un centro commerciale che si trova nella periferia di Pisa, nei pressi del quartiere dove sono nato e cresciuto. È bello ritornare nei posti che hai frequentato fin da piccolo e che hanno fatto parte della tua infanzia e adolescenza. 

Sono rimasto lì per circa una mezz’ora, ho masticato rapidamente una barretta energetica e bevuto un’energy drink per poi dirigermi verso l’ospedale di Cisanello per fare visita a mio zio Roberto.

Arrivato all’ospedale e optato erroneamente per il parcheggio a pagamento dell’ospedale, raggiungo il reparto dov’è attualmente ricoverato mio zio. 

Per entrare in reparto, ho dovuto schiacciare un pulsante di colore nero, volto ad attivare l’apertura di una porta a scorrevole di accesso. 

Raggiunto il numero 11, vedo mio zio con uno strano casco trasparente, nell’immediato resto un’attimo turbato, ma dopo aver capito di che cosa si trattava, molto delicatamente, sveglio mio zio sussurrando il suo nome. Lo zio in quel momento apre gli occhi e mi saluta. Mi è parso un po’ stanco, anche se dai parametri vitali le cose sembravano migliorate. Diceva che gli dava fastidio il casco e il suo rumore all’interno, ma a me pareva abbastanza silenzioso. Molto probabilmente all’interno c’è più rumore rispetto a quello propagato.

In ogni caso, quel casco altro non era che un casco per facilitare la respirazione e migliorare i livelli di ossigeno, in pratica come una piccola camera iperbarica mobile. Come sempre, ho cercato, per quanto possibile, di rendere piacevole l’incontro e di farlo sorridere un po’, anche se talvolta l’intento non aveva successo.

Bene, per le 19, e quindi circa un’ora e mezzo dopo, arrivano i miei con mia zia, che sarebbero stati lì per la cena. A tal proposito saluto lo zio stringendogli la mano, saluto mio padre e mia zia e raggiungo mia madre all’esterno dell’ospedale. Era lì con Pongo il cane di mia zia, un barboncino bianco che ha qualche mese di vita. È un cane affettuoso e intelligente a cui i miei zii sono molto legati. Purtroppo stando sempre con la zia, in queste situazioni talvolta si agita come fanno i bambini quando non vedono più la mamma.

In ogni caso, in torno alle 19:45, decido di tornare a casa, quindi saluto mia madre e raggiungo la mia auto nel parcheggio dell’ospedale.

Per le 21:00 ero già a casa che mi preparavo la cena, nel mio loft in Via Palestro, 32 a Pontedera.

lunedì 17 ottobre 2022

17 Ottobre 2022

 Oggi è il primo giorno della settimana e come tale è iniziato con la dovuta calma.

Per le 09:00 mi sono alzato, ho praticato tutte le attività di routine necessarie, dopodiché, ho atteso fino verso le 11:00, notizie da lavoro circa l’allocazione su un possibile progetto. È un po’ di tempo purtroppo, che a causa di motivi sempre nuovi sono stato boicottato, ripreso e intimato ad andarmene dall’azienda in cui sono dipendente da ormai 15 anni. Sono accadute situazioni, in passato, che hanno minato la mia reputazione, per cui oggi devo fare molta attenzione, pena la mia licenziabilita’. Poiché ho sempre lavorato con il massimo rispetto, con la massima disponibilità ed in buona fede, ho ritenuto, vista la situazione, chiarire e definire le attività giornaliere, per cui in questo caso ho ritagliato un momento dedicato agli acquisti, visto il momento di attesa. Non penso sia controproducente per quanto concerne l’attività aziendale, anzi, presumo che un po’ di vita sociale possa fare solo bene, soprattutto in questi casi.

Per cui per le 12:00 ero all’Ipercoop di Navacchio, centro commerciale dove ho provveduto ad acquistare delle batterie per alcune periferiche del PC, dopodiché ho acquistato un paio di pantaloni e una camicia nuovi. Non si sa mai, e soprattutto in fase di saldi come in questo caso, è bene approfittare per arricchire il guardaroba.

Per pranzo, come di consueto, ero dai miei genitori. Oggi mia madre ha preparato la frittata di pasta e l’artista di tacchino con patate. Tutto come sempre molto buono!!

Subito dopo pranzo, in torno alle 14:20, sono uscito di casa dirigendomi all’incontro previsto con gli assistenti sociali, come al solito, fissato tutti i lunedì pomeriggio.

È stato un incontro piacevole in cui ho potuto, anche se per breve tempo, incontrare nuovamente la mia piccola  Giulia. Abbiamo iniziato ad avere un rapporto più amichevole, confidenziale e di fiducia, cosa secondo me essenziale tra padre e figlia. Nello specifico, oggi abbiamo fatto dei disegni con un gioco che mi ricorda un po’ di quando giocavo da piccolo. Una sorta di disco bucherellato in cui infilare degli stecchini di plastica colorati; praticamente come l’uncinetto, ma senza uncinetto ne filo.

Oggi inoltre ho voluto fare una piccola sorpresa a Giulia, un piccolo regalo acquistato stamane per dimostrarle la mia attenzione e il mio affetto. Una confezione di lego friends, che lei ha fortunatamente gradito e con cui ha iniziato a giocare immediatamente. Giulia è bravissima con i giochi  di costruzione, come la lego, ma anche con i puzzle. 

Per le 16:00 l’incontro era già concluso, quindi, dopo aver salutato la mia principessa, me ne sono andato a rilassarmi un’oretta al lago la fornace. Poco prima, come in genere amo fare, sono passato dal supermercato per acquistare l’energy drink e lo snack energetico/proteico. Come avete potuto capire sono un tipo abbastanza metodico, ma non troppo. Dopo aver completato un giro del lago ascoltando il disco strumentale di Joe Satriani con gli auricolari, sono tornato a casa. Giunto a casa, mi sono rilassato un’oretta sul letto, visto che la giornata era già quasi conclusa, nell’attesa di preparare la cena.


domenica 16 ottobre 2022

16 Ottobre 2022

 Buongiorno e domenica mattina fu! Stamane mi sono svegliato per le 10:00, non avevo voglia di fare colazione, quindi, mi sono bevuto una red-bull, ho preso la canna da spinning e sono andato al lago la fornace.

Mi aspettava un lago soleggiato e calmo, l’atmosfera era tipica di una bella giornata di autunno. Sceso dall’auto, infilate le scarpe da ginnastica, presa canna e attrezzatura artificiali, mi sono diretto al lago, sulla sponda più visibile al pubblico, quella centrale, la più bella. Montata la rapala da persici, ho iniziato a lanciare e rilanciare al fine di catturare una preda in breve tempo, purtroppo anche stamane e sebbene la fase lunare, di pesci ne ho visti solo alcuni manifestarsi nell’acqua quasi per dirmi che non avevano voglia di avere a che fare con me in quel contesto.

Sebbene l’assenza di catture, ho proseguito a pescare fino verso le 12:00. Tra l’altro ho fatto un incontro un po’ particolare, una biscia d’acqua mi è passata accanto  a 2 cm e si è immersa rapidamente in acqua. Una cosa un po’ atipica visti gli incontri di questo periodo.

Un po’ scocciato dagli imprevisti, che mi hanno costretto al taglio di un pezzetto di stoffa dai pantaloni, chiudo la canna e mi dirigo alla panchina più vicina per rinfrescarmi un attimo dal sudore. Faccio alcuni esercizi di stretching, di respirazione, un po’ di gambe e ritorno thai, dopodiché mi dirigo alla macchina, che fortunatamente avevo parcheggiato all’ombra. Anche lì un paio di esercizi e poi via a casa dei miei.

Arrivato a casa, ho trovato i miei che mi aspettavano in cucina con la pasta panna e pomodoro nel piatto. Entro in cucina, mi siedo e inizio a mangiare. Terminata la pasta e posto il piatto nell’acquaio, mamma porta il secondo: l’arrosto di tacchino con l’insalata. Consumato anche questo, passiamo al formaggio e alla frutta, e il pasto domenicale è presto fatto. Ah dimenticavo caffè dulcis in fondo.

Dopo pranzo passiamo circa un’ora a parlare delle questioni familiari, e del fatto che nel pomeriggio sarei dovuto tornare dallo zio in ospedale per fargli visita.

Più o meno alle 15:15 decido che l’orario e’ quello consono per partire, difatti, dopo aver salutato i miei genitori, mi dirigo dallo zio.

Arrivo al parcheggio dell’ospedale in torno alle 15:40, parcheggio rapidamente e raggiungo lo zio in terapia intensiva. Arrivato in sala d’attesa scorgo alcune persone presenti il giorno prima, ma io non gli do troppa importanza e,  dopo aver chiesto una nuova mascherina, entro.

Entrato nel reparto, ho subito notato alcuni dettagli che ieri non avevo percepito. La stanza in cui erano ricoverati i pazienti sembrava molto più grande, inoltre c’erano delle penisole di confine, per separare zone con privacy maggiore a seconda delle situazioni cliniche. 

Appena ho avuto la conferma da parte dei medici, entro nella stanza in cui mio zio è ricoverato e mi dirigo al letto n.11. Ho trovato mio zio Robero che dormiva, quindi con la massima discrezione e il massimo tatto, ho cercato di sollevare e rasserenare un po’ il mio secondo padre. Sono rimasto lì circa un’ora e un quarto. Tra l’altro è passata a salutare, la moglie di mio cugino Francesco, Sandy, che lavora come operatrice sanitaria in ospedale. 

Dopo le attività di routine almeno per oggi, alle 17:30 o giù di lì, mi sono deciso di salutare lo zio e così è stato. Per le 19:00 sarebbero passate mia madre, mia zia e mio padre a fare visita nuovamente a Roberto per cena, quindi sarebbe stato solo, soltanto un paio d’ore; ore che avrebbe impiegato per riposare un po’ e recuperare le energie.

Uscito dall’ospedale, mi sono diretto alla macchina per tornare verso casa. Pensavo inizialmente di andare a fare un giro in città, in realtà la situazione dello zio mi ha messo un po’ in allerta, per cui ho preferito tornare a Pontedera, parcheggiare nei pressi di Via Palestro e fare due passi in centro.

Rientrato a Pontedera, dopo un breve pit-stop al penny market, per recuperare i fiocchi di latte per la cena, le barrette energetico/proteiche e l’energy drink, sono riuscito fortunatamente a trovare parcheggio a 50 metri da casa, nelle vicinanze di un pub dove qualche volta mi sono fermato a chiacchierare e bere una birra o simil bevanda.

Parcheggiata l’auto, mi sono diretto verso il centro di Pontedera per fare due passi in corso Matteotti. Ho girottolato un po’ a caso fino verso le 19:00. Dal corso centrale, sono passato a salutare il Chimney, un pub in cui sono stato molte volte a bere e a mangiare. Da lì ho fatto una breve visita al centro culturale/musicale, dopodiché sono ritornato sulla la piazza più vicina a Via Palestro, quindi, dopo aver salutato il titolare della gelateria Katerina, (che tra l’altro è anche il mio grafico di fiducia), e giocherellato con una splendida bambina che aveva bisogno di me in quel momento, sono ritornato a casa. 

A casa, nel mio loft, al terzo piano, in Via Palestro, 32.


sabato 15 ottobre 2022

15 Ottobre 2022

 Stamattina, venerdì 15 Ottobre è giunto al mattino. Purtroppo le aspettative dell’uscita per funghi preventivata ieri, non è avvenuta. Un imprevisto o quantomeno un evento inatteso è accaduto ieri sera e sono cambiate le priorità. Mio zio è stato investito in motorino ed è stato portato al pronto soccorso e operato di urgenza. La cosa ci ha messo tutti in allerta, per cui, per quanto mi riguarda, ho atteso fino a tarda serata notizie a riguardo, dai miei familiari che si trovavano in ospedale. La nottata è trascorsa tranquilla.

Stamattina, dopo colazione e dopo aver fatto le pulizie di casa, mi sono informato sullo stato di salute del mio secondo padre, che subito dopo pranzo saremmo passati a trovare. Difatti, dopo un pranzo rapido, siamo andati a recuperare mia zia a casa e ci siamo diretti in ospedale. Siamo partiti con due auto, per avere due vie di fuga parallele e distinte. Arrivati all’ospedale, erano circa le 14:30; siamo arrivati davanti all’ingresso della terapia intensiva, ma il passo non era ancora libero, per cui dopo aver atteso l’orario di ingresso, siamo entrati a trovare l’incidentato zio.

A prima vista mi sono impressionato un po’, poiché ho notato delle lesioni cutanee sul volto, cosa che mi faceva dedurre che fosse caduto di faccia, per cui un accaduto un po’ doloroso. I medici hanno riportato anche delle fratture alle costole e degli organi interni come la milza. Il resto, sembrava a posto, in ogni caso, la preoccupazione è stata molta. Dopo un po’ di tempo, in torno alle 17:30, siamo usciti dall’ospedale e mentre i miei sono ritornati a casa con mia zia, io ho proseguito verso Pisa. 

Non avendo bene idea di cosa fare nel pomeriggio, mi sono diretto inizialmente sul Viale delle Piagge, che tra l’altro dista poco più di 3 minuti in auto dall’ospedale, mi sono fermato al bar Lilli e mi sono preso un caffè. 

Dopo il caffè, non essendo di umore particolarmente buono visto l’accaduto, ho proseguito verso la strada extra urbana che conduce lungo-monte. Ricordandomi dello studio del mio amico Claudio, e poiché sono già 3 anni, tra il covid e i casini vari, che non ci vediamo di persona, ho pensato fosse una buona idea passare dallo studio a salutarli e ad aggiornarli sullo stato dell’arte. 

Infatti, arrivato in Via Damaiano, sono entrato quasi per inerzia nella strada e vedo in fondo alla via una persona che stava camminando, con una maglietta nera e le scritte arancioni, mi accorgo che era Maro entrato nel parcheggio dello studio.

Quello studio genera in me dei bei ricordi, di quando eravamo ragazzini e ci frequentavamo. Ricordo ancora che quella stanza non aveva neanche il pavimento ed era adibita ad uso ricreativo. Di stanza, ce n’era una simile, che usavamo io e mia sorella da bambini in una casa in montagna che affittavamo nel periodo estivo, anch’essa adibita ad uso ricreativo. 

Dopo aver discusso del più e del meno e aver argomentato sullo stato delle produzioni, ho lanciato qualche proposta cercando di innescare attenzioni e buoni propositi; dopo circa una quindicina di minuti circa ci salutiamo concordando un futuro incontro.

Maro, o meglio Marco, è il collega del mio amico Claudio, non so da quanto tempo si conoscono ma collaborano in questo studio di registrazione, chiamato “Studi Magnitudo”, da molti anni. Ho registrato attualmente tre dischi, di cui un singolo e un EP e debbo dire che i lavori sono professionali. I costi sarebbero più alti, ma grazie all’amicizia che ci lega, ottengo un trattamento di favore.

In realtà, come ho già accennato, è un po’ di tempo che non registro, purtroppo sono circa due anni che praticamente vivo solo di imprevisti, problemi di salute e problemi di lavoro. Pensavo che, dopo il primo singolo, ascoltato praticamente in tutta Europa, avrei ottenuto almeno un riscontro in termini economici, vista la probabilità che lega l’ascolto all’acquisto. Purtroppo la pratica non è sempre così e c’è sempre da imparare soprattutto in un contesto lavorativo nuovo, con poca formazione e tanta illusione.

In ogni caso le produzioni già prodotte sono disponibili e io sono sempre confidente di un incremento sia in termini di notorietà che di conversioni. Il mio temperamento da informatico mi impone questo tipo di atteggiamento, soprattutto quando il tuo ruolo consiste nel risolvere problemi.

Adesso sono le 23:22 e come ogni sera, da un po’ di giorni a questa parte, sto’ trascrivendo le righe che descrivono sinteticamente l’evolversi delle giornate, sperando che domani sia sempre un giorno migliore.

venerdì 14 ottobre 2022

14 Ottobre 2022

 E anche questa settimana è arrivato il week-end. Stamattina, sebbene abbia impostato la sveglia per le 06:03, ho sonnecchiato fino verso le 09:00, orario in cui ho deciso di scendere e ritornare alla vita di tutti i giorni.

Come al solito, dopo il bagno e la colazione, mi sono preparato per uscire poiché stamane avevo intenzione di fare due passi al lago, che di mattinata è un posto tranquillo e rilassante. Difatti per le 11:00 ero lì. Sceso di macchina e indossato le mie scarpe da tennis, ho iniziato la mia passeggiata. Sul posto, proprio nel mentre stavo per iniziare il giro, ho incontrato un paio di genitori che discutevano della situazione politica attuale, per cui sono rimasto ad ascoltare la discussione attento a quello che dicevano. Subito dopo aver scambiato due parole con uno dei due, poiché l’altro ha proseguito in bicicletta il suo percorso, e ricambiati i dovuti saluti, proseguo anch’io per la mia strada.

Stamattina il lago appariva calmo e un po’ nebbioso, uno strato sottile di nebbia nascondeva il cielo di prima mattina; mentre camminavo, osservavo il panorama circostante e le persone che si manifestavano davanti a me in segno di rispetto e di saluto al nuovo giorno. Per me è il solito giro del lago, che mi permette di sgranchire un po’ le gambe, di fare due esercizi per il tono muscolare e la forma fisica, poiché come già accennato è un po’ di tempo che sono lontano dagli ambienti sportivi e non vorrei incappare in qualche problema di salute a causa dello scarso allenamento.

Completato il giro del lago, mi sono diretto alla macchina, ho fatto un paio di esercizi per la tonificazione muscolare, dopodiché sono partito per recarmi dai miei per il pranzo.

Arrivato a casa, oggi era mio padre che stava preparando la pasta; degli spaghetti allo scoglio non malvagi, dopodiché siamo tornati indietro sui bastoncini che amavo quando ero bambino e che se non ricordo male, ogni tanto vedo riproporre.

Nel pomeriggio sono tornato verso Pontedera più o meno in torno alle 15:30. Mi sono fermato a Cascina per fare due foto da postare sul canale digitale pubblicitario che ho ideato su carta un paio d’anni fa e che in questo periodo sto’ cercando di alimentare il più possibile, anche se parzialmente, visto che l’assenza da lavoro si sta’ protraendo. Dopo la fermata a Cascina mi sono diretto verso Pontedera e ho fatto un giretto sul lato dell’era dove sono presenti le scuole superiori, per visionare anche in quel luogo, qualche segno distintivo da poter utilizzare sul canale e presi i dovuti appunti sono tornato verso casa.

A casa ho completato l’opera iniziata da Simone e cioè l’etichettatura della porta d’ingresso. Amo molto i lavori di bricolage e fai da te, ma quando e’ un po’ di tempo che non vengono eseguiti, c’è sempre il dilemma di scoprire se è il momento giusto per la messa in opera. Fortunatamente, un paio di colpi di martello ed un cacciavite sono stati sufficienti per fissare la targa sul portone d’ingresso. Direi che mi piace, mi sembra abbastanza diritta e in stile, sono contento.

Subito dopo aver completato l’affissione della targa, “le doubleface” è il nome che ho dato al loft, ero incerto sul da farsi, quindi ho deciso di farmi una pausa sgranocchiando qualcosa di dolce.

La giornata è ancora lunga, la festa di San Faustino è praticamente iniziata ed io sto’ già pensando all’appuntamento di domani mattina, con mio padre, in cui proveremo ad addentrarci nella macchia boschiva del monte Serra per ricercare qualche forma di specie fungina nota. In realtà sono molti anni che cerchiamo funghi insieme, quindi domani, poiché sono molti anni che non andiamo più, tenteremo una nuova raccolta.



giovedì 13 ottobre 2022

13 Ottobre 2022

È arrivato il giovedì e la festa di San Faustino pian piano ci ha raggiunto. In realtà la festa del patrono e martire di Pontedera si celebra la prima metà di Ottobre e si protrae fino alla fine del mese. È il primo anno che sono a Pontedera durante la festa del patrono e ho notato che il clima in città sta pian piano cambiando. Le bancarelle iniziano sin dal mattino a comparire sulle vie secondarie della città, e in periferia si scorgono le giostre del luna park che si sta pian piano materializzando. Sebbene la frenesia di tutti i giorni, questa festa alla fine si sottolinea da sola e si va a fondere con il clima cittadino di una città che ha origini molto più profonde di quanto pare e a me ancora sconosciute.

La giornata odierna è stata tranquilla, a parte le discussioni prandiali con i miei genitori, relative alle vicende giudiziali che si stanno caratterizzando in questo periodo. 

Appena sveglio e subito dopo colazione, in torno alle 10:00, mi sono promesso di fare due scatti dal loft per catturare qualche scorcio particolare, il tutto senza uscire questa volta di casa e dirigermi a dare il buongiorno al lago la fornace. Mi piace osservare la città dall’alto del mio piccolo loft, anche perché dopo circa 9 mesi che mi sono stanziato qui, comincio ad affezionarmi.

Chiaramente non conosco moltissimo il resto della città, quindi utilizzerò il tempo a disposizione per studiarla, capirla, prenderne spunto per viverla nel modo giusto. Un punto a favore del vivere da soli, è anche questo, poter avere un proprio stile di vita senza limitazioni alcune, ovviamente con tutto il rispetto per il resto del popolo.

Sembra una frase di un partito fascista, in realtà mi sono espresso così per sottolineare il fatto che vivo in un mondo e che ne faccio parte e non il contrario.

Come ogni giornata, per pranzo mi sono recato dai mie genitori che, come tutti i giorni, mi fanno trovare qualcosa di pronto. Oggi il menu prevedeva pasta al formaggio emmental e noci come primo e hamburger come secondo; anche questa volta il menu era perfetto, chissà da chi sta’ studiando ricette in questo periodo mia madre? Sono felice quando percepisco passione in ciò che mangio!

Nel primo pomeriggio, dopo il caffè, mio padre è dovuto uscire per sbrigare delle questioni legate all’incidente di mia madre, avvenuto qualche giorno fa, niente di grave e niente di complicato, ma pur sempre un incidente con tutte le problematiche del caso.

Io invece, ho salutato mia madre con l’obiettivo di recarmi all’ufficio postale per pagare il bollettino di autorizzazione per la raccolta dei funghi semestrale, anche se presumo di utilizzarlo per queste ultime due settimane di ottobre. Ho controllato il bollettino funghi della Toscana e ho notato che in questo periodo le previsioni mostrano “presenza certa” di materiale micologico nei boschi, tanto vale provare.

Acquistata l’autorizzazione, ho salutato Paola Zingoni, la mia consulente personale dei prodotti assicurativi e postali, che non incontravo da mesi, dopodiché me ne sono andato.

Per le 16:30 ero già a casa, poiché per le 18:00 aspettavo Simone, un poliziotto che mi ha dato una mano con il restyiling dell’appartamento. Stasera è passato per fare alcune aggiunte stilistiche al portone d’ingresso e devo dire che ha fatto un ottimo lavoro. Per le 18:40 aveva già completato con le rifiniture, per cui ci siamo accordati sul da farsi e ci siamo salutati.

Adesso sono le 19:43 di giovedì 13 Ottobre, ho appena guardato fuori dalla finestra ed è già buio, mentre una stella mi sta osservando da lontano come si sentisse incuriosita di quello che sto facendo in questo momento. San Faustino è iniziato e l’atmosfera di festa inizia pian piano a scaldare gli animi.



 



09 Febbraio 2025

E' sabato 09 Febbraio 2025, fuori c'è un tempo quasi invernale, la pioggia cade fitta e nebulizzata e si avverte la sensazione che s...