lunedì 21 novembre 2022

21 Novembre 2022

È arrivato, anche dopo questo week-end, il giorno della settimana numero uno, il lunedì. Chiamato anche giorno della luna, viene considerato da molti la giornata più traumatica dell’intera settimana. Sembra assurdo, ma il lunedì è il giorno di rottura tra i due o tre giorni di festa del week-end e il primo giorno lavorativo della settimana.

Il fine settimana è stato, come di consueto, tranquillo e scandito dalle ormai assodate routines quotidiane. 

Quindi risveglio in tarda mattinata, pranzo dai miei, mondiali in tv e via dicendo. Il tempo purtroppo non è stato dei migliori, quindi qualsiasi tipo di passeggiata all’aria aperta non è stata possibile. Ad ogni modo ho approfittato per fare dello shopping presso il centro commerciale e guardare le vetrine.

Stamattina, la sveglia e’, come al solito, suonata alle 06:00 ed io, come buona norma ho svolto le consuete attività mattiniere previste. Questa mattina, era previsto anche di spostare l’automobile dal parcheggio a pagamento alla ztl, quindi, subito appena vestito, sono andato a spostare l’auto in zona opportuna. Al mio rientro a casa, subito dopo colazione, ho provveduto alla pulizia del soppalco e alla rimozione della pellicola di carta usata in fase di tinteggiatura dell’armadio a muro. 

Ho notato che sul parquet del soppalco sono rimaste ancora delle macchie di vernice, che dovrò provvedere quanto prima alla rimozione con acqua e sapone. 

Stamattina, a parte la spolveratura della casa, l’aspirapolvere e la pulizia del soppalco, ho trascorso parte della mattina scattando nuove fotografie all’appartamento, in modo tale da avere del materiale fotografico pronto per la condivisione. Per le 11:30 circa, sono uscito per recarmi dal Tigota’ più vicino e acquistare dei prodotti per la casa necessari ma purtroppo completati. Dopodiché sono passato da casa dei miei genitori per il pranzo. Il pranzo di oggi era caratterizzato da un primo di polpettine alla ricotta e spinaci, seguito da un piatto freddo composto da prosciutto crudo e formaggio. Questa volta il dessert non c’era, ma non poteva mancare il caffè espresso.

Subito dopo pranzo, alle 15:00, avevo l’appuntamento a Spazio neutro per l’incontro con Giulia, quindi per le 14:29 circa, saluto i miei genitori e mi dirigo rapidamente verso Pontedera. L’incontro con Giulia è stato nuovamente caratterizzato da quella fase di imbarazzo iniziale che pare trasformare padre e figlia in una coppia di perfetti sconosciuti. Quindi, dopo un breve saluto “rompi ghiaccio”, abbiamo iniziato il colloquio.

Da una prima fase di dialogo e breve pause di interruzione, il colloqui è proseguito con una partita ad un gioco di società di cui non rammento il nome adesso. Tutto è proceduto bene fino allo scadere del tempo previsto per l’incontro. Alle 16:00, ci siamo salutati con il nostro “give me five”, dopodiché ci siamo lasciati nuovamente. 

Incontro dopo incontro mi accorgo di come Giulia stia crescendo e vorrei veramente tanto essere maggiormente presente nella sua vita, per questo spero sempre in un miracolo, visti i precedenti.

Nel pomeriggio sono rientrato a casa a sistemare delle cosette, tra cui l’installazione di un copri divano nuovo e a rilassarmi un po’. Per le 21:00 ho cenato, dopodiché mi sono deciso che forse era il momento migliore per scrivere due righe sul diario e così è stato.




venerdì 18 novembre 2022

18 Novembre 2022

 Anche questo week-end è arrivato, e come tutti i giorni la sveglia è suonata sempre alle 06:03, orario che per questo periodo rimarrà invariato fino a quando non avrò cambiato idea.

In realtà mi sono levato un po’ prima stamane, per un rapido salto alla toilette, ma subito dopo sono tornato a letto. In ogni caso, appena in piedi all’orario di risveglio standard e dopo aver svolto i miei esercizi di tonificazione/potenziamento e risveglio muscolare, mi sono dedicato alla preparazione della colazione, che come ogni mattina da qualche giorno a questa parte consta di: latte, pane e marmellata un uovo e una cioccolatina.

Subito dopo colazione, dopo essermi vestito di abiti informali, ho deciso, che probabilmente sarebbe stata una buona idea quella di ridare un tocco di vernice a rullo sulla parete dell’armadio a muro che sto’ ultimando di ritoccare. Ho notato che con il rullo acquistato ieri, la satinatura e la lisciosita’ della superficie è migliorata notevolmente. 

In ogni caso, ho pensato di lasciar riposare la parete e di osservare domani mattina il nuovo effetto liscio. Devo ancora terminare di tinteggiare due appendi abiti di legno già installati sulla parete dell’armadio, quindi domani mattina probabilmente proseguirò da questo.

Completata la prima fase di ritocchi, per le 11:30, sono uscito per recarmi a comperare delle cerniere nuove, a causa del fatto che quelle installate sull’armadio erano in parte rotte in parte non utilizzabili. Così raggiunta la ferramenta di San Giovanni alla Vena ho acquistato quattro cerniere nuove con le rispettive viti.

Uscito dalla ferramenta erano quasi le 12:00, per cui ho deciso di fare un salto allo studio a casa dei miei genitori. Allo studio ho avuto modo di lavorare al computer per sbrigare alcuna burocrazia, dopodiché, dopo pranzo, in torno alle 16:00, ho deciso di tornare a casa. 

Tra lo studio e il loft sono necessari circa 20 minuti di macchina, considerando il fatto che il loft si trova a Pontedera, vicino alla stazione e in una perpendicolare del corso principale.

Arrivato a Pontedera e rientrato in casa, ho deciso di completare alcuni lavoretti, come ad esempio il montaggio delle ante dell’armadio e la sostituzione delle cerniere. Purtroppo alcune sistemazioni sono state realizzate con un po’ di imprecisione, ma è improbabile ottenere un risultato migliore senza investire nuovamente. Ragion per cui, ho trascorso il pomeriggio nel montaggio e nel set-up delle ante dell’armadio a muro. Tra un imprevisto e una pausa, in un paio d’ore ho sistemato il tutto, considerando che ci sono ancora alcune cosette da ultimare, ma ormai ero stanco e sudato, per cui ho deciso di preparare la cena e di riposarmi un po’.




giovedì 17 novembre 2022

17 Novembre 2022

È giovedì 17 Novembre e pare che anche oggi sia una giornata piovosa. 

Stamane, alla solita ora e quindi per le 06:00, è suonata la sveglia, di conseguenza ho deciso di alzarmi e fare un salto giù in cucina per spegnere il climatizzatore. In genere prima di andare a dormire mi prometto di spegnerlo al mio primo risveglio in tarda notte, ma ho notato che da qualche giorno, non mi sveglio mai di notte fonda. Da cui la decisione odierna di impostare il timer con la modalità sleep, che forse sarà la soluzione migliore.

Alle 08:30, mentre stavo ancora sonnecchiando, ha suonato il telefono, e da primo acchito ho deciso di non rispondere, poi ho notato nuovamente la telefonata, per cui ho deciso di rispondere.

Era la tipa dell’azienda di riscossione di Gritti che mi contattava per intimarmi ancora di provvedere ai pagamenti delle rate da pagare, al che’ io, sempre sonnecchiando, la rassicuro indicandole che i pagamenti erano tutti stati effettuati e che presto avrei inviato loro la ricevuta che Poste mi avrebbe inviato a giorni. Dopo aver ascoltato quelle parole, la tipa mi saluta ed io torno tra le braccia di Morfeo.

Stava ancora piovendo e per le 09:30 ho deciso quindi di salutare Morfeo ed iniziare la giornata. Per cui, non appena scendo dal letto, inizio subito con degli esercizi per l’addome, dei piegamenti sulle gambe (squat) e delle flessioni sulle braccia. Tutto questo, può migliorare notevolmente il tuo stato di salute e di forma in genere, se completato di frequente, come risveglio muscolare.

Subito dopo gli esercizi, sono passato dalla toilette, dopodiché ho preparato la colazione. Subito dopo colazione ho pensato che fosse una buona idea quella di farmi una doccia, per cui alle 10:00 circa sono entrato sotto la doccia calda per rilassarmi e risvegliarmi completamente. Mi piace molto stare sotto la doccia calda, soprattutto durante il maltempo e dedicarmi un po’ di tempo per l’immagine personale e la cura del corpo in genere. È chiaro che con il trascorrere degli anni ho sviluppato una personalità abbastanza narcisista, non sono eccessivamente esibizionista, ma amo esistere in un certo modo.

Completata la fase di cultura del corpo, ho controllato la posta elettronica per verificare se ci fossero state novità lavorative, sia per quanto riguarda convocazioni da parte dell’azienda in cui sono impiegato ed attualmente in “Smart Working”, sia per quanto riguarda il lato musicale/spettacolo, proponendomi nel mondo della notorietà come artista/autore ed interprete.

Qualche anno fa, ho anche partecipato ad una versione della serie “l’amica geniale”, come comparsa e devo dire che, presentandomi come cantautore, non ho avuto quello spazio che pensavo. Non mi lamento, ho ricevuto un compenso di ben 80 €, il pranzo e poi tutta la giornata di riprese sul ponte di mezzo. È stata un’esperienza stimolante anche se ho notato che mancava qualcosa all’interpretazione. Praticamente ero uno dei tanti lavoratori in protesta, che manifestavano nei pressi di lungarno, nel mentre i protagonisti del film proseguivano con il copione standard. Eravamo vestiti tutti con una tuta da lavoro e le scarpe di quel periodo storico e dovevamo passeggiare su lungarno protestando con le parole di un copione che all’ingresso in scena non mi è stato mai fatto leggere. Per questo motivo ho deciso di marciare compostamente esprimendo il mio dissenso in modo chiaramente superficiale. Non ho manie di protagonismo, ma quando mi pagano per fare qualcosa vorrei farla come si deve e non stare a tempo senza copione per improvvisare una sorta d’improvvisazione non pronta.

Amo la recitazione e ho persino recitato durante la mia vita di adolescente, quindi su alcune cose sono molto puntiglioso. In ogni caso, ho sfruttato l’incremento di notorietà per la mia musica e ho aggiunto un’esperienza professionale al mio curriculum vitae.

Per le 13:00, come di consueto, sono passato dai miei genitori per il pranzo, che si è protratto fino alle 14:00 circa. Dopo il caffè io sono passato dallo studio per lavorare al computer, mentre i miei sono usciti per delle commissioni.

Sono rimasto allo studio fino circa le 17:30, quando sono passato dal centro commerciale di Navacchio per acquistare dei consumabili per i lavori all’armadio a muro. Ho notato che si è forato il legno delle ante in concomitanza di alcune connessioni tra le cerniere e le ante del mobile, quindi ho dovuto prevedere degli accorgimenti per sistemare la cosa, su cui sto’ ancora lavorando. Ho anche pensato che molto probabilmente sarà una buona idea aggiungere uno specchio vista scale, in modo tale da creare maggior luminosità all’appartamento.

In torno alle 18:30, dopo una breve passeggiata nel centro dei borghi, sono uscito dal centro commerciale per dirigermi dalla mia mini cooper, che era posteggiata ad aspettarmi. Entrato in auto, dopo qualche minuto, squilla il telefono, era il mio avvocato che mi chiamava nuovamente per sapere a che cosa si riferisse la mia ultima mail inviatogli. Io, dopo averlo rassicurato e delucidato, lo saluto e proseguo il mio tragitto fino alle poste, per avere informazioni circa la ricevuta del pagamento di cui ho tra l’altro pagato il
costo di reinvio.

Lascio un biglietto alla vice-direttrice e nel frattempo entra un tipo nell’ufficio postale, che mi grida di spostare l’auto che era posteggiata fuori. Era un tipo non troppo giovane con un camper, che era entrato nella via pochi istanti dopo il mio parcheggio impreciso. Era rimasto imbottigliato tra l’ingresso della via e la mia auto.
Molto pacatamente l’ho tranquillizzato e sono corso alla macchina per poi ritornare verso casa. 

Non rimane a questo punto che ricordare una frase celebre che talvolta ci dimentichiamo troppo spesso e quindi: “non si finisce mai di imparare”.



 

martedì 15 novembre 2022

15 Novembre 2022

 Sto’ osservando in controluce il pavimento del mio loft in Via Palestro 32, nel mentre ascolto il rumore di fondo del climatizzatore impostato sulla modalità invernale, il tutto per trovare le parole giuste per descrivere la giornata di oggi.

Non è freddissimo, ma siamo giunti ad un punto in cui non è necessario il piumone di lana e non si può neanche tenere soltanto il lenzuolo. Da cui la scelta di iniziare ad accendere il climatizzatore. Devo dire che è un’ottimo surrogato del termosifone tradizionale, inoltre ha la proprietà di filtrare le particelle di aria, grazie ad un filtro particolare.

Ascoltare il rumore di fondo dell’ apparecchio mi riporta con la memoria ad un periodo legato alla mia infanzia, quando mi divertivo, durante la notte, ad ascoltare i rumori che si creavano allo sfaccendare delle persone. Tutto questo durante le serate trascorse al mare, nella casina estiva o chalet, affittato per l’estate. 

Ricordo che dormivamo tutti in una stanza con due letti matrimoniali e la cosa mi è rimasta impressa più che mai. Un po’ come il cubo di Rubik, gioco che feci acquistare, ma con cui ho spostato solo qualche faccia, per verificare se aveva delle proprietà nascoste.

Ricordo anche che mi piaceva molto il suono del water, quando una volta utilizzato, propagava per diversi minuti quel sibilio continuo, che apparentemente potrebbe essere fastidioso, ma che durante il mio dormiveglia diventava una piacevole ninna nanna.

A parte il ricordo dei suoni ancestrali infantili, adesso mi dedicherò alla descrizione degli eventi accaduti nella giornata di oggi.

Mi sono alzato alle 06:00, stamane ho deciso di essere mattiniero, poiché avevo in mente di completare alcuni ritocchi dell’armadio a muro. Simone, come da accordi, porto’ due giorni fa le ante reimbiancate con il colore della zona notte, per cui, per quanto mi riguarda, ho verificato quali altri punti fossero da ritoccare ed ho iniziato a riverniciare le parti fisse. Non sono stati molti i punti su cui intervenire, comunque è stato necessario un po’ di lavoro. Tra l’altro ho avuto anche un piccolo imprevisto che mi ha costretto a delle pulizie straordinarie. Durante la ripulitura della vecchia vernice , eseguita con la carta vetra un paio di giorni fa, la spolveratura del vecchio colore si è propagata sopra l’armadio e nei dintorni dell’area di lavoro, cosicché ho dovuto rimuoverla interamente, grazie ad un lavoro paziente di carta e quasar. 

Stamane però i lavori da fare erano veramente puntuali, come il passaggio di una mano aggiuntiva di colore sulla parete in vista scale dell’armadio a muro e il ritocco dei profili alti e bassi sulla parte anteriore lato cucina. 

Spero ancora adesso, che l’opera sia di sufficiente gradimento. In ogni caso, sia colore che rifiniture sono stati scelti secondo uno stile deciso durante la fase preliminare dei lavori. Inoltre ho deciso di cambiare il colore delle maniglie e portarlo al solito color ferro battuto del soppalco, in modo tale da rimanere in “stile industriale”.

Completato i ritocchi, ho notato che fuori c’era il temporale e che per le 11:00 avrei dovuto inviare del materiale ad un contest autoriale di cui ho recuperato le informazioni qualche giorno fa al negozio del mio amico David Niccolai. David ha il più grande negozio di strumenti musicali della Toscana, lui vuole che sia promosso tale. Lo scorso sabato sono passato a salutare, come al solito senza acquistare niente, viste le mie scarse finanze e notai un cartellone pubblicitario che promuoveva questo concorso. È un bel progetto, che è volto al sostegno della costruzione di un nuovo ospedale per bambini, quindi ho deciso di voler contribuire. Non mi aspetto niente, ma quantomeno, c’è la possibilità di dare un sostegno utilizzando le proprie canzoni come mezzo di finanziamento. In realtà spero in qualche conversione da poter devolvere in beneficienza, in ogni caso, avrò la possibilità di dire la mia e magari essere più visibile. Tra l’altro, come ho già espresso nel video che ho inviato, la canzone che ho scelto (intitolata “Gettato via”) è stata realizzata a partire proprio da un idea dei bambini di un Ospedale Toscano, per cui ho sentito l’esigenza di inviare il tutto. Speriamo che tutto questo porti bene!

Ho trascorso la parte rimanente della giornata con mia madre, in quanto, aveva in programma una visita cardiologica, per cui ho dovuto accompagnarla al centro medico. 

Approfittando della cosa, abbiamo trascorso un po’ di tempo insieme, dedicandoci qualche discussione e una pausa the’ al bar dell’Ipercoop. Ho visto mia madre un po’ agitata, per cui ho cercato di tranquillizzarla dedicandole quel tempo che in genere non le concedo, come quando facevo da piccolo.

Siamo tornati a casa alle 19:00 circa, dopodiché ho salutato i miei e sono tornato a casa.



lunedì 14 novembre 2022

14 Novembre 2022

In questo momento mi sto’ rendendo conto, che assolutamente nel modo più profondo, sento incondizionatamente la mancanza di una donna. Sono alcuni anni, adesso, che non ho più interazione intimamente con un essere di sesso femminile e tutto questo mi trasmette un senso di disagio. Non intendo dire che mi senta poco bene oppure che sia impossessato da un istinto irrefrenabile che mi porterebbe a legarmi in un amplesso ancestrale.

 A dire il vero, si tratta più di un senso di incompletezza, essere legato chimicamente ad una persona che adesso non esiste, ma nello stesso tempo non poterlo essere.

In pratica è come avere fame, ma non poter mangiare! E detto da me, questo è tutto un programma. 

In questi anni, ho dovuto sopportare situazioni più o meno dolorose, quindi dovrei essermi abituato a tutto questo. Non vorrei però abituarmi esclusivamente a quelle che in gergo sono chiamate “negazioni dell’essere”. È bello godere di ciò che ti viene offerto dal creato, non è costruttivo o quantomeno coerente non poterne godere. 

Sono trascorsi un paio di giorni dall’ultima pagina di questo diario e devo dire che ho pensato diverse volte di scrivere almeno una nuova parola qualche giorno fa.

Ormai, come autore e interprete o forse poeta, non credo al concetto di ispirazione, credo più in una necessità di esprimere se stessi in qualche forma d’arte che te lo consente. Beh, questi giorni è stato praticamente impossibile.

So che per scrivere una nuova pagina di diario è quantomeno necessario avere vissuto una nuova parte di vita e molto probabilmente questo non è avvenuto.

È per questo, forse, che oggi cerco di dare una spiegazione ragionevole a quanto è accaduto, evitando di elencare quello che ho compiuto esattamente nei giorni passati.

A volte accadono sempre le solite cose, a volte invece è possibile che ci sia qualche spiraglio di nuova vita da vivere, ma non sempre è così. La ragione per cui avviene tutto questo è sostanzialmente l’espressione esatta della vita stessa. Le occasioni di incontro, le amicizie, le attività professionali, sono tutte possibilità che consentono di poter attivare quell’effetto a catena che generando energia, consente all’essere umano di esprimersi.

L’espressione quindi diventa il sinonimo di esistenza, la manifestazione terrena dei nostri desideri e delle nostre paure. La possibilità di comunicare generando così un messaggio comune per tutto il genere umano. Un messaggio apparentemente distinto, ma nello stesso tempo univoco, diretto e con un unico significato nascosto. 

L’unisono quindi costituisce la forma d’espressione più profonda e reale che rende ogni cosa comprensibile. 

Una necessità materiale da cui tutto dipende, ma così nascosta tra le difficoltà, le paure, le incomprensioni, le avversità, che diventa la chiave di cifratura perfetta per l’esistenza umana.













venerdì 11 novembre 2022

11 Novembre 2022

Anche questo week-end di Novembre è arrivato. Sono le 19:25 e sono ancora solo, seduto sul divano del mio Loft in Via Palestro 32, cercando di scrivere e annotare la giornata di oggi.

Stamattina è stata una splendida giornata di sole, sebbene mi sia alzato un po’ più tardi del solito a causa di un sonno primaverile inatteso. In realtà il fatto di essere in Smart Working, mi permette di sonnecchiare un po’ di più rispetto all’orario di ufficio.

Ad ogni modo, appena sveglio, dopo essermi diretto sul terrazzino del lato ovest dell’appartamento, noto una luce abbagliante e un cielo nitido e pulito. È bello alzarsi e vedere che la giornata odierna si presenta socievole, visti i giorni precedenti di brutto tempo. È come se fossimo ritornati indietro di qualche mese per un giorno, in modo tale da rivivere una bella mattinata di sole primaverile.

Subito dopo la colazione e la toilette, mi sono messo all’opera dedicando le prime ore del mattino alla pulizia della toilette, poiché ieri sera avevo previsto una lunga doccia rigenerante. 

Completata la pulizia del bagno, mi sono ricordato che dovevo passare da Tigota’ per acquistare un paio di cosette e di fare benzina, infatti, per le 11:30, sono uscito di casa per recarmi al Tigota’ più vicino.

Arrivato al negozio, sono entrato salutando come al solito, e nel solito stato di trans, ho acquistato il famoso Oust, una bottiglia di candeggina e due barrette proteico/energetiche. Completata la scelta dei prodotti, mi sono diretto alla cassa e ho pagato il tutto. La spesa complessiva è stata di 8€.

Subito dopo essere uscito dal negozio, mi sono diretto al distributore dell’Eni che si trova sulla tosco-romagnola, poiché la macchina era in riserva. Avevo terminato i buoni carburante aziendali, quindi questa volta ho dovuto utilizzare i fondi del mio conto corrente, dove, per fortuna era già stato accreditato lo stipendio.
Dopo aver fatto benzina e dopo aver pagato, mi sono diretto a pranzo a casa dei miei genitori.

Per pranzo mia madre aveva preparato la minestra di verdura come primo e come secondo aveva previsto un mix di formaggi e uova al tartufo. Le avevano regalato dei tartufi sotto copertura di un infuso particolare e lei ha visto bene di preparare delle uova con tale add-in.

Come al solito tutto molto buono, dopodiché il caffè ha completato il pasto.

La parte rimanente della giornata non è stata molto stimolante, difatti, alle 15:00, ho raggiunto Alessandro, al funerale della madre, dopodiché sono ritornato a casa. Come ho già introdotto, non mi piace parlare nei dettagli degli eventi spiacevoli, per cui, oggi sarò brevemente più sintetico.

Sono tornato a casa per le 17:00, pronto per ricevere Simone, che alle 18:30, sarebbe passato a riportare le ante dell’armadio a muro tinteggiate con il nuovo colore. Infatti, puntuale come al solito, è passato da casa consegnandomi il materiale concordato. Tra l’altro mi ha portato un pennello, della carta vetra, la vernice ad acqua per le finiture dell’armadio e la vernice metallica per le maniglie. Sarà mio compito completare la tinteggiatura dell’armadio a muro sulla parte fissa del mobile.

Il colore dovrebbe essere in-stile, per cui spero alla fine di ottenere un buon lavoro. Molto probabilmente inizierò domani con le attività di restyling, anche se vorrei riservare un po’ di tempo per le mie passeggiate all’aria aperta e alla mia ginnastica; sicuramente saprò giostrare bene le cose.



 

giovedì 10 novembre 2022

10 Novembre 2022



Eccola la, che ieri sono riuscito a saltare una giornata di diario! Non so perché è successo, in genere trovo sempre la voglia di proseguire con una nuova vicessitudine da scrivere, inoltre c’era anche da scrivere qualcosa.

Mi sembrano passate due settimane dall’incontro con la bimba, e adesso sto’ pensando a come potrà andare con la valutazione genitoriale per l’incremento dello spazio di visita. Trascorrere il tempo da solo è un’esperienza un po’ particolare; quando sei babbo di una bambina di 10 anni, però pensi anche a quanto possa mancarle. 

Mi manca molto anche a me, il problema è che talvolta dobbiamo applicare la legge indotta da un detto toscano, che cita le seguenti parole: “chi ha più cervello, l’adoperi”. E per questo motivo che mi adopererò perché a Giulia non manchi mai niente, persino la mia presenza.

Ritornando alla giornata di ieri, che a quanto pare, manca all’appello, posso riassumere in breve che si è trattata di una giornata dedicata alla rendicontazione burocratica con l’avvocato.

La mattinata si è delineata come di consueto, con la sveglia per le 08:30, la colazione e la toilette, dopodiché avrei dovuto completare la documentazione di dettaglio per l’avvocato.

Mi sono reso conto, che per completare il lavoro, avevo bisogno di un mezzo più pratico, come l’evidenziatore nero, per eseguire la cancellazione delle voci non necessarie. Per questo motivo, sono sceso a Pontedera ad acquistarne uno. 

Direttomi da Parker, una cancelleria nei pressi di Via Palestro, entro e chiedo un pennarello per tale scopo e il tipo della cancelleria mi propone un evidenziatore black. A quel punto pago la somma richiestami di 2,5€, saluto ed esco dal negozio.

Prima di rientrare a casa per completare l’operato, mi dedico due passi, sempre nei pressi di Via Palestro, dopodiché salgo a casa.
Rientrato a casa, erano circa le 10:00 e il lavoro da completare era ancora lungo. Però pensando all’acquisto, ho convenuto che molto probabilmente sarei riuscito a completare il tutto in poco più di un’ora.

Da cui, prendo il materiale necessario e inizio l’attività certosina di censura. Una voce dopo l’altra, il tratto ha censurato le voci necessarie e dopo poco più di un’ora, il lavoro era ultimato. A lavoro completato e in ogni caso per le 12:00, sono uscito per recarmi a casa dei miei genitori per il pranzo, che si è protratto fino alle 14:00 circa. Per le 16:15 avevo l’appuntamento con l’avvocato, ma alle 14:30, mi sono ricordato di dover passare dall’ufficio postale per ricevere l’esito delle verifiche circa le bollette Gritti ancora da pagare. Dopo aver ricevuto conferma dell’avvenuto pagamento, sono tornato a casa.

Alle 15:40 circa, esco nuovamente per recarmi questa volta dall’avvocato. Riesco ad arrivare allo studio in orario e a discutere proficuamente delle questioni oggetto dell’incontro. A fine incontro, dopo praticamente un ora, saluto Francesco e torno alla macchina.

Entrato in auto, decido di ritornare a casa. Giunto a metà strada, più o meno in torno alle 18:00, penso sia una buona idea quella di fare un giro a Cascina e magari comperare uno snack. Mi dirigo verso una farmacia di turno per acquistare una barretta energetico/proteica, ma la farmacista mi comunica di non disporne e di recarmi alla Conad più vicino per l’acquisto. Un po’ stupito dalla risposta, mi dirigo alla Conad ma noto che anche lì nessuno snack di mio gradimento è disponibile. 

Quando inizio a
pensare che quella era stata la scelta sbagliata del giorno, scorgo sullo stesso scaffale della RedBull una nuova bibita, una bibita del futuro la “Myami”. Appena uscito dal market, dopo aver salutato un mio vecchio amico incontrato alla cassa, Alfredo, mi soffermo davanti alla mia mini a sorseggiare la bevanda tecnica.

Una bevanda a base di carboidrati semplici e complessi, senza bolle ma con l’aggiunta di BCAA.




 

09 Febbraio 2025

E' sabato 09 Febbraio 2025, fuori c'è un tempo quasi invernale, la pioggia cade fitta e nebulizzata e si avverte la sensazione che s...