lunedì 21 novembre 2022

21 Novembre 2022

È arrivato, anche dopo questo week-end, il giorno della settimana numero uno, il lunedì. Chiamato anche giorno della luna, viene considerato da molti la giornata più traumatica dell’intera settimana. Sembra assurdo, ma il lunedì è il giorno di rottura tra i due o tre giorni di festa del week-end e il primo giorno lavorativo della settimana.

Il fine settimana è stato, come di consueto, tranquillo e scandito dalle ormai assodate routines quotidiane. 

Quindi risveglio in tarda mattinata, pranzo dai miei, mondiali in tv e via dicendo. Il tempo purtroppo non è stato dei migliori, quindi qualsiasi tipo di passeggiata all’aria aperta non è stata possibile. Ad ogni modo ho approfittato per fare dello shopping presso il centro commerciale e guardare le vetrine.

Stamattina, la sveglia e’, come al solito, suonata alle 06:00 ed io, come buona norma ho svolto le consuete attività mattiniere previste. Questa mattina, era previsto anche di spostare l’automobile dal parcheggio a pagamento alla ztl, quindi, subito appena vestito, sono andato a spostare l’auto in zona opportuna. Al mio rientro a casa, subito dopo colazione, ho provveduto alla pulizia del soppalco e alla rimozione della pellicola di carta usata in fase di tinteggiatura dell’armadio a muro. 

Ho notato che sul parquet del soppalco sono rimaste ancora delle macchie di vernice, che dovrò provvedere quanto prima alla rimozione con acqua e sapone. 

Stamattina, a parte la spolveratura della casa, l’aspirapolvere e la pulizia del soppalco, ho trascorso parte della mattina scattando nuove fotografie all’appartamento, in modo tale da avere del materiale fotografico pronto per la condivisione. Per le 11:30 circa, sono uscito per recarmi dal Tigota’ più vicino e acquistare dei prodotti per la casa necessari ma purtroppo completati. Dopodiché sono passato da casa dei miei genitori per il pranzo. Il pranzo di oggi era caratterizzato da un primo di polpettine alla ricotta e spinaci, seguito da un piatto freddo composto da prosciutto crudo e formaggio. Questa volta il dessert non c’era, ma non poteva mancare il caffè espresso.

Subito dopo pranzo, alle 15:00, avevo l’appuntamento a Spazio neutro per l’incontro con Giulia, quindi per le 14:29 circa, saluto i miei genitori e mi dirigo rapidamente verso Pontedera. L’incontro con Giulia è stato nuovamente caratterizzato da quella fase di imbarazzo iniziale che pare trasformare padre e figlia in una coppia di perfetti sconosciuti. Quindi, dopo un breve saluto “rompi ghiaccio”, abbiamo iniziato il colloquio.

Da una prima fase di dialogo e breve pause di interruzione, il colloqui è proseguito con una partita ad un gioco di società di cui non rammento il nome adesso. Tutto è proceduto bene fino allo scadere del tempo previsto per l’incontro. Alle 16:00, ci siamo salutati con il nostro “give me five”, dopodiché ci siamo lasciati nuovamente. 

Incontro dopo incontro mi accorgo di come Giulia stia crescendo e vorrei veramente tanto essere maggiormente presente nella sua vita, per questo spero sempre in un miracolo, visti i precedenti.

Nel pomeriggio sono rientrato a casa a sistemare delle cosette, tra cui l’installazione di un copri divano nuovo e a rilassarmi un po’. Per le 21:00 ho cenato, dopodiché mi sono deciso che forse era il momento migliore per scrivere due righe sul diario e così è stato.




venerdì 18 novembre 2022

18 Novembre 2022

 Anche questo week-end è arrivato, e come tutti i giorni la sveglia è suonata sempre alle 06:03, orario che per questo periodo rimarrà invariato fino a quando non avrò cambiato idea.

In realtà mi sono levato un po’ prima stamane, per un rapido salto alla toilette, ma subito dopo sono tornato a letto. In ogni caso, appena in piedi all’orario di risveglio standard e dopo aver svolto i miei esercizi di tonificazione/potenziamento e risveglio muscolare, mi sono dedicato alla preparazione della colazione, che come ogni mattina da qualche giorno a questa parte consta di: latte, pane e marmellata un uovo e una cioccolatina.

Subito dopo colazione, dopo essermi vestito di abiti informali, ho deciso, che probabilmente sarebbe stata una buona idea quella di ridare un tocco di vernice a rullo sulla parete dell’armadio a muro che sto’ ultimando di ritoccare. Ho notato che con il rullo acquistato ieri, la satinatura e la lisciosita’ della superficie è migliorata notevolmente. 

In ogni caso, ho pensato di lasciar riposare la parete e di osservare domani mattina il nuovo effetto liscio. Devo ancora terminare di tinteggiare due appendi abiti di legno già installati sulla parete dell’armadio, quindi domani mattina probabilmente proseguirò da questo.

Completata la prima fase di ritocchi, per le 11:30, sono uscito per recarmi a comperare delle cerniere nuove, a causa del fatto che quelle installate sull’armadio erano in parte rotte in parte non utilizzabili. Così raggiunta la ferramenta di San Giovanni alla Vena ho acquistato quattro cerniere nuove con le rispettive viti.

Uscito dalla ferramenta erano quasi le 12:00, per cui ho deciso di fare un salto allo studio a casa dei miei genitori. Allo studio ho avuto modo di lavorare al computer per sbrigare alcuna burocrazia, dopodiché, dopo pranzo, in torno alle 16:00, ho deciso di tornare a casa. 

Tra lo studio e il loft sono necessari circa 20 minuti di macchina, considerando il fatto che il loft si trova a Pontedera, vicino alla stazione e in una perpendicolare del corso principale.

Arrivato a Pontedera e rientrato in casa, ho deciso di completare alcuni lavoretti, come ad esempio il montaggio delle ante dell’armadio e la sostituzione delle cerniere. Purtroppo alcune sistemazioni sono state realizzate con un po’ di imprecisione, ma è improbabile ottenere un risultato migliore senza investire nuovamente. Ragion per cui, ho trascorso il pomeriggio nel montaggio e nel set-up delle ante dell’armadio a muro. Tra un imprevisto e una pausa, in un paio d’ore ho sistemato il tutto, considerando che ci sono ancora alcune cosette da ultimare, ma ormai ero stanco e sudato, per cui ho deciso di preparare la cena e di riposarmi un po’.




giovedì 17 novembre 2022

17 Novembre 2022

È giovedì 17 Novembre e pare che anche oggi sia una giornata piovosa. 

Stamane, alla solita ora e quindi per le 06:00, è suonata la sveglia, di conseguenza ho deciso di alzarmi e fare un salto giù in cucina per spegnere il climatizzatore. In genere prima di andare a dormire mi prometto di spegnerlo al mio primo risveglio in tarda notte, ma ho notato che da qualche giorno, non mi sveglio mai di notte fonda. Da cui la decisione odierna di impostare il timer con la modalità sleep, che forse sarà la soluzione migliore.

Alle 08:30, mentre stavo ancora sonnecchiando, ha suonato il telefono, e da primo acchito ho deciso di non rispondere, poi ho notato nuovamente la telefonata, per cui ho deciso di rispondere.

Era la tipa dell’azienda di riscossione di Gritti che mi contattava per intimarmi ancora di provvedere ai pagamenti delle rate da pagare, al che’ io, sempre sonnecchiando, la rassicuro indicandole che i pagamenti erano tutti stati effettuati e che presto avrei inviato loro la ricevuta che Poste mi avrebbe inviato a giorni. Dopo aver ascoltato quelle parole, la tipa mi saluta ed io torno tra le braccia di Morfeo.

Stava ancora piovendo e per le 09:30 ho deciso quindi di salutare Morfeo ed iniziare la giornata. Per cui, non appena scendo dal letto, inizio subito con degli esercizi per l’addome, dei piegamenti sulle gambe (squat) e delle flessioni sulle braccia. Tutto questo, può migliorare notevolmente il tuo stato di salute e di forma in genere, se completato di frequente, come risveglio muscolare.

Subito dopo gli esercizi, sono passato dalla toilette, dopodiché ho preparato la colazione. Subito dopo colazione ho pensato che fosse una buona idea quella di farmi una doccia, per cui alle 10:00 circa sono entrato sotto la doccia calda per rilassarmi e risvegliarmi completamente. Mi piace molto stare sotto la doccia calda, soprattutto durante il maltempo e dedicarmi un po’ di tempo per l’immagine personale e la cura del corpo in genere. È chiaro che con il trascorrere degli anni ho sviluppato una personalità abbastanza narcisista, non sono eccessivamente esibizionista, ma amo esistere in un certo modo.

Completata la fase di cultura del corpo, ho controllato la posta elettronica per verificare se ci fossero state novità lavorative, sia per quanto riguarda convocazioni da parte dell’azienda in cui sono impiegato ed attualmente in “Smart Working”, sia per quanto riguarda il lato musicale/spettacolo, proponendomi nel mondo della notorietà come artista/autore ed interprete.

Qualche anno fa, ho anche partecipato ad una versione della serie “l’amica geniale”, come comparsa e devo dire che, presentandomi come cantautore, non ho avuto quello spazio che pensavo. Non mi lamento, ho ricevuto un compenso di ben 80 €, il pranzo e poi tutta la giornata di riprese sul ponte di mezzo. È stata un’esperienza stimolante anche se ho notato che mancava qualcosa all’interpretazione. Praticamente ero uno dei tanti lavoratori in protesta, che manifestavano nei pressi di lungarno, nel mentre i protagonisti del film proseguivano con il copione standard. Eravamo vestiti tutti con una tuta da lavoro e le scarpe di quel periodo storico e dovevamo passeggiare su lungarno protestando con le parole di un copione che all’ingresso in scena non mi è stato mai fatto leggere. Per questo motivo ho deciso di marciare compostamente esprimendo il mio dissenso in modo chiaramente superficiale. Non ho manie di protagonismo, ma quando mi pagano per fare qualcosa vorrei farla come si deve e non stare a tempo senza copione per improvvisare una sorta d’improvvisazione non pronta.

Amo la recitazione e ho persino recitato durante la mia vita di adolescente, quindi su alcune cose sono molto puntiglioso. In ogni caso, ho sfruttato l’incremento di notorietà per la mia musica e ho aggiunto un’esperienza professionale al mio curriculum vitae.

Per le 13:00, come di consueto, sono passato dai miei genitori per il pranzo, che si è protratto fino alle 14:00 circa. Dopo il caffè io sono passato dallo studio per lavorare al computer, mentre i miei sono usciti per delle commissioni.

Sono rimasto allo studio fino circa le 17:30, quando sono passato dal centro commerciale di Navacchio per acquistare dei consumabili per i lavori all’armadio a muro. Ho notato che si è forato il legno delle ante in concomitanza di alcune connessioni tra le cerniere e le ante del mobile, quindi ho dovuto prevedere degli accorgimenti per sistemare la cosa, su cui sto’ ancora lavorando. Ho anche pensato che molto probabilmente sarà una buona idea aggiungere uno specchio vista scale, in modo tale da creare maggior luminosità all’appartamento.

In torno alle 18:30, dopo una breve passeggiata nel centro dei borghi, sono uscito dal centro commerciale per dirigermi dalla mia mini cooper, che era posteggiata ad aspettarmi. Entrato in auto, dopo qualche minuto, squilla il telefono, era il mio avvocato che mi chiamava nuovamente per sapere a che cosa si riferisse la mia ultima mail inviatogli. Io, dopo averlo rassicurato e delucidato, lo saluto e proseguo il mio tragitto fino alle poste, per avere informazioni circa la ricevuta del pagamento di cui ho tra l’altro pagato il
costo di reinvio.

Lascio un biglietto alla vice-direttrice e nel frattempo entra un tipo nell’ufficio postale, che mi grida di spostare l’auto che era posteggiata fuori. Era un tipo non troppo giovane con un camper, che era entrato nella via pochi istanti dopo il mio parcheggio impreciso. Era rimasto imbottigliato tra l’ingresso della via e la mia auto.
Molto pacatamente l’ho tranquillizzato e sono corso alla macchina per poi ritornare verso casa. 

Non rimane a questo punto che ricordare una frase celebre che talvolta ci dimentichiamo troppo spesso e quindi: “non si finisce mai di imparare”.



 

martedì 15 novembre 2022

15 Novembre 2022

 Sto’ osservando in controluce il pavimento del mio loft in Via Palestro 32, nel mentre ascolto il rumore di fondo del climatizzatore impostato sulla modalità invernale, il tutto per trovare le parole giuste per descrivere la giornata di oggi.

Non è freddissimo, ma siamo giunti ad un punto in cui non è necessario il piumone di lana e non si può neanche tenere soltanto il lenzuolo. Da cui la scelta di iniziare ad accendere il climatizzatore. Devo dire che è un’ottimo surrogato del termosifone tradizionale, inoltre ha la proprietà di filtrare le particelle di aria, grazie ad un filtro particolare.

Ascoltare il rumore di fondo dell’ apparecchio mi riporta con la memoria ad un periodo legato alla mia infanzia, quando mi divertivo, durante la notte, ad ascoltare i rumori che si creavano allo sfaccendare delle persone. Tutto questo durante le serate trascorse al mare, nella casina estiva o chalet, affittato per l’estate. 

Ricordo che dormivamo tutti in una stanza con due letti matrimoniali e la cosa mi è rimasta impressa più che mai. Un po’ come il cubo di Rubik, gioco che feci acquistare, ma con cui ho spostato solo qualche faccia, per verificare se aveva delle proprietà nascoste.

Ricordo anche che mi piaceva molto il suono del water, quando una volta utilizzato, propagava per diversi minuti quel sibilio continuo, che apparentemente potrebbe essere fastidioso, ma che durante il mio dormiveglia diventava una piacevole ninna nanna.

A parte il ricordo dei suoni ancestrali infantili, adesso mi dedicherò alla descrizione degli eventi accaduti nella giornata di oggi.

Mi sono alzato alle 06:00, stamane ho deciso di essere mattiniero, poiché avevo in mente di completare alcuni ritocchi dell’armadio a muro. Simone, come da accordi, porto’ due giorni fa le ante reimbiancate con il colore della zona notte, per cui, per quanto mi riguarda, ho verificato quali altri punti fossero da ritoccare ed ho iniziato a riverniciare le parti fisse. Non sono stati molti i punti su cui intervenire, comunque è stato necessario un po’ di lavoro. Tra l’altro ho avuto anche un piccolo imprevisto che mi ha costretto a delle pulizie straordinarie. Durante la ripulitura della vecchia vernice , eseguita con la carta vetra un paio di giorni fa, la spolveratura del vecchio colore si è propagata sopra l’armadio e nei dintorni dell’area di lavoro, cosicché ho dovuto rimuoverla interamente, grazie ad un lavoro paziente di carta e quasar. 

Stamane però i lavori da fare erano veramente puntuali, come il passaggio di una mano aggiuntiva di colore sulla parete in vista scale dell’armadio a muro e il ritocco dei profili alti e bassi sulla parte anteriore lato cucina. 

Spero ancora adesso, che l’opera sia di sufficiente gradimento. In ogni caso, sia colore che rifiniture sono stati scelti secondo uno stile deciso durante la fase preliminare dei lavori. Inoltre ho deciso di cambiare il colore delle maniglie e portarlo al solito color ferro battuto del soppalco, in modo tale da rimanere in “stile industriale”.

Completato i ritocchi, ho notato che fuori c’era il temporale e che per le 11:00 avrei dovuto inviare del materiale ad un contest autoriale di cui ho recuperato le informazioni qualche giorno fa al negozio del mio amico David Niccolai. David ha il più grande negozio di strumenti musicali della Toscana, lui vuole che sia promosso tale. Lo scorso sabato sono passato a salutare, come al solito senza acquistare niente, viste le mie scarse finanze e notai un cartellone pubblicitario che promuoveva questo concorso. È un bel progetto, che è volto al sostegno della costruzione di un nuovo ospedale per bambini, quindi ho deciso di voler contribuire. Non mi aspetto niente, ma quantomeno, c’è la possibilità di dare un sostegno utilizzando le proprie canzoni come mezzo di finanziamento. In realtà spero in qualche conversione da poter devolvere in beneficienza, in ogni caso, avrò la possibilità di dire la mia e magari essere più visibile. Tra l’altro, come ho già espresso nel video che ho inviato, la canzone che ho scelto (intitolata “Gettato via”) è stata realizzata a partire proprio da un idea dei bambini di un Ospedale Toscano, per cui ho sentito l’esigenza di inviare il tutto. Speriamo che tutto questo porti bene!

Ho trascorso la parte rimanente della giornata con mia madre, in quanto, aveva in programma una visita cardiologica, per cui ho dovuto accompagnarla al centro medico. 

Approfittando della cosa, abbiamo trascorso un po’ di tempo insieme, dedicandoci qualche discussione e una pausa the’ al bar dell’Ipercoop. Ho visto mia madre un po’ agitata, per cui ho cercato di tranquillizzarla dedicandole quel tempo che in genere non le concedo, come quando facevo da piccolo.

Siamo tornati a casa alle 19:00 circa, dopodiché ho salutato i miei e sono tornato a casa.



lunedì 14 novembre 2022

14 Novembre 2022

In questo momento mi sto’ rendendo conto, che assolutamente nel modo più profondo, sento incondizionatamente la mancanza di una donna. Sono alcuni anni, adesso, che non ho più interazione intimamente con un essere di sesso femminile e tutto questo mi trasmette un senso di disagio. Non intendo dire che mi senta poco bene oppure che sia impossessato da un istinto irrefrenabile che mi porterebbe a legarmi in un amplesso ancestrale.

 A dire il vero, si tratta più di un senso di incompletezza, essere legato chimicamente ad una persona che adesso non esiste, ma nello stesso tempo non poterlo essere.

In pratica è come avere fame, ma non poter mangiare! E detto da me, questo è tutto un programma. 

In questi anni, ho dovuto sopportare situazioni più o meno dolorose, quindi dovrei essermi abituato a tutto questo. Non vorrei però abituarmi esclusivamente a quelle che in gergo sono chiamate “negazioni dell’essere”. È bello godere di ciò che ti viene offerto dal creato, non è costruttivo o quantomeno coerente non poterne godere. 

Sono trascorsi un paio di giorni dall’ultima pagina di questo diario e devo dire che ho pensato diverse volte di scrivere almeno una nuova parola qualche giorno fa.

Ormai, come autore e interprete o forse poeta, non credo al concetto di ispirazione, credo più in una necessità di esprimere se stessi in qualche forma d’arte che te lo consente. Beh, questi giorni è stato praticamente impossibile.

So che per scrivere una nuova pagina di diario è quantomeno necessario avere vissuto una nuova parte di vita e molto probabilmente questo non è avvenuto.

È per questo, forse, che oggi cerco di dare una spiegazione ragionevole a quanto è accaduto, evitando di elencare quello che ho compiuto esattamente nei giorni passati.

A volte accadono sempre le solite cose, a volte invece è possibile che ci sia qualche spiraglio di nuova vita da vivere, ma non sempre è così. La ragione per cui avviene tutto questo è sostanzialmente l’espressione esatta della vita stessa. Le occasioni di incontro, le amicizie, le attività professionali, sono tutte possibilità che consentono di poter attivare quell’effetto a catena che generando energia, consente all’essere umano di esprimersi.

L’espressione quindi diventa il sinonimo di esistenza, la manifestazione terrena dei nostri desideri e delle nostre paure. La possibilità di comunicare generando così un messaggio comune per tutto il genere umano. Un messaggio apparentemente distinto, ma nello stesso tempo univoco, diretto e con un unico significato nascosto. 

L’unisono quindi costituisce la forma d’espressione più profonda e reale che rende ogni cosa comprensibile. 

Una necessità materiale da cui tutto dipende, ma così nascosta tra le difficoltà, le paure, le incomprensioni, le avversità, che diventa la chiave di cifratura perfetta per l’esistenza umana.













venerdì 11 novembre 2022

11 Novembre 2022

Anche questo week-end di Novembre è arrivato. Sono le 19:25 e sono ancora solo, seduto sul divano del mio Loft in Via Palestro 32, cercando di scrivere e annotare la giornata di oggi.

Stamattina è stata una splendida giornata di sole, sebbene mi sia alzato un po’ più tardi del solito a causa di un sonno primaverile inatteso. In realtà il fatto di essere in Smart Working, mi permette di sonnecchiare un po’ di più rispetto all’orario di ufficio.

Ad ogni modo, appena sveglio, dopo essermi diretto sul terrazzino del lato ovest dell’appartamento, noto una luce abbagliante e un cielo nitido e pulito. È bello alzarsi e vedere che la giornata odierna si presenta socievole, visti i giorni precedenti di brutto tempo. È come se fossimo ritornati indietro di qualche mese per un giorno, in modo tale da rivivere una bella mattinata di sole primaverile.

Subito dopo la colazione e la toilette, mi sono messo all’opera dedicando le prime ore del mattino alla pulizia della toilette, poiché ieri sera avevo previsto una lunga doccia rigenerante. 

Completata la pulizia del bagno, mi sono ricordato che dovevo passare da Tigota’ per acquistare un paio di cosette e di fare benzina, infatti, per le 11:30, sono uscito di casa per recarmi al Tigota’ più vicino.

Arrivato al negozio, sono entrato salutando come al solito, e nel solito stato di trans, ho acquistato il famoso Oust, una bottiglia di candeggina e due barrette proteico/energetiche. Completata la scelta dei prodotti, mi sono diretto alla cassa e ho pagato il tutto. La spesa complessiva è stata di 8€.

Subito dopo essere uscito dal negozio, mi sono diretto al distributore dell’Eni che si trova sulla tosco-romagnola, poiché la macchina era in riserva. Avevo terminato i buoni carburante aziendali, quindi questa volta ho dovuto utilizzare i fondi del mio conto corrente, dove, per fortuna era già stato accreditato lo stipendio.
Dopo aver fatto benzina e dopo aver pagato, mi sono diretto a pranzo a casa dei miei genitori.

Per pranzo mia madre aveva preparato la minestra di verdura come primo e come secondo aveva previsto un mix di formaggi e uova al tartufo. Le avevano regalato dei tartufi sotto copertura di un infuso particolare e lei ha visto bene di preparare delle uova con tale add-in.

Come al solito tutto molto buono, dopodiché il caffè ha completato il pasto.

La parte rimanente della giornata non è stata molto stimolante, difatti, alle 15:00, ho raggiunto Alessandro, al funerale della madre, dopodiché sono ritornato a casa. Come ho già introdotto, non mi piace parlare nei dettagli degli eventi spiacevoli, per cui, oggi sarò brevemente più sintetico.

Sono tornato a casa per le 17:00, pronto per ricevere Simone, che alle 18:30, sarebbe passato a riportare le ante dell’armadio a muro tinteggiate con il nuovo colore. Infatti, puntuale come al solito, è passato da casa consegnandomi il materiale concordato. Tra l’altro mi ha portato un pennello, della carta vetra, la vernice ad acqua per le finiture dell’armadio e la vernice metallica per le maniglie. Sarà mio compito completare la tinteggiatura dell’armadio a muro sulla parte fissa del mobile.

Il colore dovrebbe essere in-stile, per cui spero alla fine di ottenere un buon lavoro. Molto probabilmente inizierò domani con le attività di restyling, anche se vorrei riservare un po’ di tempo per le mie passeggiate all’aria aperta e alla mia ginnastica; sicuramente saprò giostrare bene le cose.



 

giovedì 10 novembre 2022

10 Novembre 2022



Eccola la, che ieri sono riuscito a saltare una giornata di diario! Non so perché è successo, in genere trovo sempre la voglia di proseguire con una nuova vicessitudine da scrivere, inoltre c’era anche da scrivere qualcosa.

Mi sembrano passate due settimane dall’incontro con la bimba, e adesso sto’ pensando a come potrà andare con la valutazione genitoriale per l’incremento dello spazio di visita. Trascorrere il tempo da solo è un’esperienza un po’ particolare; quando sei babbo di una bambina di 10 anni, però pensi anche a quanto possa mancarle. 

Mi manca molto anche a me, il problema è che talvolta dobbiamo applicare la legge indotta da un detto toscano, che cita le seguenti parole: “chi ha più cervello, l’adoperi”. E per questo motivo che mi adopererò perché a Giulia non manchi mai niente, persino la mia presenza.

Ritornando alla giornata di ieri, che a quanto pare, manca all’appello, posso riassumere in breve che si è trattata di una giornata dedicata alla rendicontazione burocratica con l’avvocato.

La mattinata si è delineata come di consueto, con la sveglia per le 08:30, la colazione e la toilette, dopodiché avrei dovuto completare la documentazione di dettaglio per l’avvocato.

Mi sono reso conto, che per completare il lavoro, avevo bisogno di un mezzo più pratico, come l’evidenziatore nero, per eseguire la cancellazione delle voci non necessarie. Per questo motivo, sono sceso a Pontedera ad acquistarne uno. 

Direttomi da Parker, una cancelleria nei pressi di Via Palestro, entro e chiedo un pennarello per tale scopo e il tipo della cancelleria mi propone un evidenziatore black. A quel punto pago la somma richiestami di 2,5€, saluto ed esco dal negozio.

Prima di rientrare a casa per completare l’operato, mi dedico due passi, sempre nei pressi di Via Palestro, dopodiché salgo a casa.
Rientrato a casa, erano circa le 10:00 e il lavoro da completare era ancora lungo. Però pensando all’acquisto, ho convenuto che molto probabilmente sarei riuscito a completare il tutto in poco più di un’ora.

Da cui, prendo il materiale necessario e inizio l’attività certosina di censura. Una voce dopo l’altra, il tratto ha censurato le voci necessarie e dopo poco più di un’ora, il lavoro era ultimato. A lavoro completato e in ogni caso per le 12:00, sono uscito per recarmi a casa dei miei genitori per il pranzo, che si è protratto fino alle 14:00 circa. Per le 16:15 avevo l’appuntamento con l’avvocato, ma alle 14:30, mi sono ricordato di dover passare dall’ufficio postale per ricevere l’esito delle verifiche circa le bollette Gritti ancora da pagare. Dopo aver ricevuto conferma dell’avvenuto pagamento, sono tornato a casa.

Alle 15:40 circa, esco nuovamente per recarmi questa volta dall’avvocato. Riesco ad arrivare allo studio in orario e a discutere proficuamente delle questioni oggetto dell’incontro. A fine incontro, dopo praticamente un ora, saluto Francesco e torno alla macchina.

Entrato in auto, decido di ritornare a casa. Giunto a metà strada, più o meno in torno alle 18:00, penso sia una buona idea quella di fare un giro a Cascina e magari comperare uno snack. Mi dirigo verso una farmacia di turno per acquistare una barretta energetico/proteica, ma la farmacista mi comunica di non disporne e di recarmi alla Conad più vicino per l’acquisto. Un po’ stupito dalla risposta, mi dirigo alla Conad ma noto che anche lì nessuno snack di mio gradimento è disponibile. 

Quando inizio a
pensare che quella era stata la scelta sbagliata del giorno, scorgo sullo stesso scaffale della RedBull una nuova bibita, una bibita del futuro la “Myami”. Appena uscito dal market, dopo aver salutato un mio vecchio amico incontrato alla cassa, Alfredo, mi soffermo davanti alla mia mini a sorseggiare la bevanda tecnica.

Una bevanda a base di carboidrati semplici e complessi, senza bolle ma con l’aggiunta di BCAA.




 

martedì 8 novembre 2022

08 Novembre 2022

 “Di Venere & di Marte, né si viene, né si Parte”!! Questa è la filastrocca che mi è venuta in mente pochi minuti fa, mentre stavo navigando su internet con il mio iPhone, mentre ero seduto sul divano intento a rilassarmi un po’.

Ero quindi dubbioso sullo scrivere o meno la pagina di diario di oggi, quindi ripensando alla filastrocca e analizzandone il significato, ho pensato che forse, fosse solo una mia interpretazione scaturita dal fatto che potrebbe essere stata una giornata, tale per cui adesso non avrei avuto troppa voglia di scrivere.

Si, lo so sembra quasi uno sciogli lingua quello che ho appena scritto, una sorta di parafrasi semifilosofica sul significato dei miei pensieri, in realtà cerco solo di chiarire quello che intendo descrivere in queste pagine di diario.

Bene, ormai è tarda serata, la giornata di martedì 08 Novembre è quasi giunta al termine, per cui posso anche riassumere brevemente gli eventi di oggi.

Stamane la sveglia è suonata sempre alle 06:00 e come sempre, per le 08:30 ho abbandonato il letto per iniziare la giornata. Al solito, dopo colazione, toilette e le faccende domestiche del giorno, mi sono organizzato per alcuni incontri previsti per la giornata di oggi.

Come primo incontro, era previsto quello presso il consultorio di Via Flamin n.1, a seguito delle vicissitudini inerenti alla separazione e al divorzio. Mi sono recato all’incontro fissato per le 10:15, con la speranza che porti miglioramento relativamente alla situazione genitoriale che mi riguarda. 

Durante l’incontro, che è durato un’ora circa e che si è sviluppato in un contesto neutro alla presenza di un assistente sociale e di una psicologa, sono stati esaminati tutti gli eventi e le cause inerenti e annesse alla situazione che si è verificata tra me e mia ex-moglie. Si sono prese in esame le problematiche legate allo stato di salute di mia figlia Giulia, che, a seguito della separazione, a causa del trauma si è vista diagnosticare una forma di mutismo selettivo, su cui cercheremo di far fronte nel più breve tempo possibile. 

Abbiamo analizzato anche la mia situazione, compresa la mia storia clinica, di cui vi ho già accennato, cercando di sottolineare e puntualizzare le eventuali correlazioni e cause che possono aver scaturito differenti eventi.

Spero che tutto si risolva nel migliore dei modi, resto comunque un po’ dispiaciuto e offeso dal comportamento della mia ex-moglie.

Detto questo, subito dopo l’incontro, ho pensato che fosse una buona idea fare un giro in un luogo pubblico, come il centro commerciale di Navacchio, per staccare un’attimo la spina e recuperare il giusto asset per la parte rimanente della giornata. Difatti fino circa alle 12:00, sono rimasto nel centro commerciale a passeggiare, riflettere e osservare il mondo circostante.

Poco prima delle 13:00, ero a casa dei miei genitori per il pranzo, che si è consumato molto velocemente, con qualche discussione a tema circa gli eventi accaduti.

Ho trascorso la prima parte del pomeriggio al computer nello studio al piano terra per correggere della documentazione per l’avvocato, dopodiché, sono passato dall’ufficio postale per chiedere delle informazioni circa alcuni movimenti di conto corrente.

Tra un cappuccino al bar e una discussione alla posta, più o meno in torno alle 17:30, è arrivato il momento di tornare a casa. A casa ho trascorso il tempo che precede l’ora di cena, ad aggiornare la documentazione per l’avvocato. Un lavoro certosino e noiosissimo, ma secondo lui molto importante per la mia difesa, relativamente ai fatti fino ad ora accaduti.

Per cena ho consumato gli avanzi di carne che mia madre aveva già preparato per pranzo, dopodiché ho svolto le pulizie post-cena, come ad esempio, la pulizia delle stoviglie, del tavolo e del pavimento.

Il resto della serata lo conoscete già, sono le righe che avete appena letto e che vi faranno compagnia ancora qualche altro istante, o almeno fino a quando lo desiderete voi.



lunedì 7 novembre 2022

07 Novembre 2022

Ed ecco che lunedì è arrivato, la prima settimana di Novembre è iniziata e sembra proprio che abbia inizio la fase di fine autunno e inizio inverno. 

Mi sono svegliato stamane avvolto da un dolce abbraccio caldo generato dal piumone; ho fatto proprio bene a sostituire le coperte. Fare la cosa giusta al momento giusto è praticamente un must quando vivi da solo. È come rispondere bene ad una interrogazione a scuola, con la sola differenza, che nella vita di tutti i giorni non c’è in gioco un voto, ma la tua esistenza personale.

Quindi, ricapitolando, mi sono alzato in torno alle 08:30, immerso nel tepore di una nuova mattinata di Novembre e dopo essere passato, come tutte le mattine, dalla toilette, ho rifatto il letto e ho preparato la colazione. 

Questa mattina, come in genere prevedo ogni lunedì, avevo previsto di lavare i pavimenti, quindi, dopo aver riempito il secchio predisposto di strizzatoio per il mocho, ho trascorso circa un’ora, a lavare il pavimento. 

In realtà la superficie da lavare non è moltissima, quello che fa impiegare tempo, è esattamente il tempo necessario per l’asciugatura del pavimento. Tenendo conto che prima ho passato l’aspirapolvere, facendo due calcoli, possiamo determinare la durata prevista per questa fase.

Quindi per le 11:00, il pavimento era pulito, i miei 38 mq di loft erano pronti per una nuova giornata. Ho trascorso questi pochi mesi di convivenza, con spirito creativo e costruttivo, cercando di rivitalizzare e ravvivare un loft che pareva decadente e senz’anima. 

Ho quindi trovato uno stile, dei colori giusti per ogni sezione del posto e ho colorato la porta d’ingresso. Da artista, autore o interprete, decidete voi, ho deciso che il nome giusto per questo posto fosse “Le double-face” e così è stato!

Ispirato alla mia amata Londra, ho voluto ricreare la sensazione e il feeling dell’ingresso della famosa cabina del telefono. Mancano ancora alcune cosette da sistemare, come l’armadio a muro sul soppalco e l’acquisto di un paio di mobiletti di legno vintage per arricchire il tutto e dovremmo esserci. Purtroppo, sia a causa della mancanza di fondi, sia degli
imprevisti, non è sempre possibile ottenere tutto e subito come vorrei. Quindi i tempi si allungano drasticamente. 

In realtà sono stato solo una volta a Londra, per un ultimo dell’anno, ma la sento ancora molto vicina, sia come città che come contesto inspiratorio, per questo, sul campanello, trovate l’etichetta con su scritto “Mr. Marco Puccetti”. La verità è che ho deciso di ispirarmi, oltre alla città di Londra, anche ad alcune canzoni che la ricordano, come ad esempio “English man” di Sting.

A dire il vero, ho preso ispirazione, per la scelta di un colore, anche da un’altra città europea in cui sono stato, che è Amsterdam.

In questo modo ho dato un senso a questo cambio di residenza che dite?

A parte gli scherzi, penso e spero di aver creato o quantomeno contribuito alla creazione di un luogo in cui si possa vivere in modo sereno, in pace e in tutta sicurezza. Con la possibilità di poter esprimere il proprio lato creativo e avere un angolo di intimità.

La giornata di oggi è stata caratterizzata da alcune piccole novità non piacevoli; mamma è stata poco bene, quindi io e mio padre, oggi abbiamo pranzato senza di lei. È stato come tante altre volte, ma questa volta mio padre ha preparato tutto il pranzo, che tra l’altro è stato ottimo. Nel pomeriggio ho avuto un paio di incontri tra cui quello con Giulia a spazio neutro e quello col mio avvocato, a causa della pratica di divorzio.

Giulia oggi è stata molto dolce e ha voluto giocare al gioco dell’ impiccato, quindi ha trovato un bel modo per rompere il ghiaccio con la nuova educatrice. Alla fine dell’incontro, ci siamo salutati sempre con il solito “give me five”. Ho notato che da un po’ di tempo viene suo nonno Gaetano a portarla al centro, spero non sia troppo severo e coercitivo con lei e conoscendo il tipo non saprei proprio cosa pensare.

Ad ogni modo, subito dopo l’incontro con la bimba, mi sono diretto dal mio avvocato Francesco, che mi aspettava per alcuni documenti alle 16:30. Sono arrivato allo studio che erano quasi le 17:00, e tra chiacchiere, telefonate e discussioni, abbiamo trascorso circa un’ora in studio. Pare che questa volta avrò un po’ più influenza sull’andamento della causa di divorzio e spero quindi di poter ottenere più spazio anche con Giulia, che vedo crescere giorno dopo giorno, ma che sento ancora molto lontana. 

Cercherò come sempre di non essere pessimista!!!




 

domenica 6 novembre 2022

06 Novembre 2022

 Domenica 06 Novembre è arrivata e si è portata con se la prima brezza mattutina avvertibile di prima mattina, da sotto le lenzuola. Non sono freddoloso, ne tantomeno eccessivo nelle valutazioni, faccio solo un’osservazione oggettiva sul fatto che è avvenuto il passaggio dall’ora legale all’ora solare.

In genere il passaggio da ora legale a ora solare, coincide con la transazione avvenuta nel periodo invernale. Non dico che la questione è sistematica, però oggettivamente parlando, è in genere molto probabile che con gli inizi del mese di Novembre, le temperature subiscano una diminuzione.

Bene, stamane ho avvertito quella sensazione, ossia la percezione che fossimo transiti in un altro periodo di riferimento. La temperatura più bassa e il tasso di umidità scesi, hanno generato in me uno stato di irrequietezza, tale per cui ho deciso, in torno alle 08:30, di scendere dal letto ed iniziare a prepararmi. 

Una volta sceso dal letto e dopo aver fatto colazione, ho pensato che sarebbe stata una buona idea quella di sostituire il lenzuolo del letto con il piumino invernale in modo tale da non incappare in altre mattinate fredde.

E così è stato. Dopo aver sistemato il piumino, aver pulito soppalco e areato il locale, mi sono rapidamente preparato in tenuta sportiva per dirigermi sul Viale delle Piagge a Pisa, nei pressi del quartiere dove sono nato e cresciuto.

Ho pensato che fare un po’ di ginnastica all’aria aperta, soprattutto la Domenica mattina, fosse una buona idea e potesse aiutarmi a migliorare lo stato di salute e benessere generale. Per le 11:00, ero già sul posto. 

Dopo una breve passeggiata, ho scelto una panchina in area verde, per poter eseguire i miei esercizi di tonificazione/potenziamento muscolare. Per circa mezz’ora ho eseguito distensioni, flessioni, piegamenti, allungamenti e stretching, per poi proseguire a piedi verso il bar Lilli. Nei pressi del bar Lilli, è stata installata da molti anni una postazione per il calistenic o quantomeno per la ginnastica in genere, per cui al fine di completare l’allenamento mattutino, ho deciso di riservare un po’ di trazioni alla sbarra, presso tale postazione.

Completato l’allenamento, mi sono diretto all’auto, per ritornare a casa. Ho pensato bene di passare da casa dei miei genitori, che avrei dovuto raggiungere per pranzo, per concedermi il piacere di una doccia. Infatti per le 13:00 ero già sotto l’acqua. Terminata la doccia e dopo aver pranzato, ho salutato i miei per riservarmi una passeggiata ad un mercatino locale allestito a Cascina.

Mi sono intrattenuto al mercatino Cascinese per una mezz’oretta, dopodiché sono tornato a Pontedera, come al solito, dopo lo spuntino pomeridiano a base di RedBull e barretta energetico/proteica. Anche a Pontedera mi sono riservato una breve passeggiata in centro, degustando i profumi e la visuale del Corso durante la tarda serata di Domenica. 

Non ho concluso  acquisti, ma ho incontrato un po’ di gente e ho potuto fare della conversazione.



sabato 5 novembre 2022

05 Novembre 2022


È arrivato anche questo primo fine settimana di Novembre e ancora pare che le cose non siano cambiate di molto. A parte le questioni giudiziali e le piccole vittorie conseguite, rimangono ancora molte questioni aperte e da cambiare, per migliorare realmente la mia situazione personale.

Sebbene cerchi di smuovere le acque, sembra che questi mesi, qui a Pontedera, ma ancora prima a casa con i miei, debbano trascorrere senza che possa trovare un giusto equilibrio in termini di vita sociale. Non voglio polemizzare sul fatto, che sebbene la mia vita privata sia pubblica, sia anche socialmente poco attiva, non dipenda da me, anzi. Il discorso è che sono un po’ a corto di idee; inoltre non posso o quantomeno ritengo poco opportuno esprimermi in toto. Capisco di far parte di un ceto sociale che costituisce una nicchia della società, capisco altresì che sia meno probabile intersecare i rapporti umani, lavorativi e professionali rientrando in tale nicchia.

Amo in ogni modo trovare la giusta direzione e mi creano tensione le situazioni di stallo. Penso a questo, dopo un sabato all’insegna del brutto tempo e delle mie passeggiate in solitaria nel borgo di Pontedera o nei comuni limitrofi. Mi piace studiare la città da solo e dare un senso alle cose, quello che mi da fastidio è non capire ancora quale sia il mio contesto. So che si tratta di una fase transitoria, che colpisce chi si trova in situazioni come la mia, in cui, tra le separazioni e i divorzi, le litigate in famiglia e le imposizioni tra le parti, non diventa più possibile ritagliarsi uno spazio di esistenza in cui tutto si è generato esclusivamente grazie a quello che hai realizzato e raggiunto.

Sento l’esigenza di non dover per forza dimostrare qualcosa per ottenerne un’altra, anche se la Vita è proprio questo in fondo. Non è che abbia perso fiducia o entusiasmo, molto probabilmente mi sono fidato delle persone sbagliate.

Sebbene tutto ciò, come gli altri week-end, ho cercato e stò cercando anche adesso, di generare, attraverso le mie azioni e le mie attività, il futuro che devo e dovrò vivere. Non è una cosa semplice, anche perché da solo, con i genitori anziani e un sacco di gente contro, diventa un’impresa soltanto essere dalla parte della ragione. Per fortuna non amo attribuire eccessiva importanza alla carriera e ai soldi, in questo modo riesco ad essere più oggettivo e meno influenzato da dipendenze o consuetudini sbagliate.

Quindi, ritengo che il problema di fondo sia la necessità di dover poter ottenere maggior libertà di decisione, fermo restando che le mie decisioni dipendano esclusivamente da me. 

La giornata di oggi è pressoché giunta a sera; ieri ha piovuto e oggi mi sono ritagliato un paio di momenti in cui ho passeggiato per il centro e in campagna, in modo tale da ritrovare le idee giuste per poter proseguire sia con la scrittura di questo diario personale, sia per recuperare la giusta dose di energia.

E’ chiaro che, eccezion fatta per le passeggiate all’aria aperta, lo shopping e i pasti dai miei o al kebab, in casa mi possa dedicare ad attività come la scrittura e/o la composizione. È raro in questo periodo che scriva
nuove canzoni, anche perché non ho avuto un grosso riscontro in notorietà a parte le prime recensioni di una rivista del settore. Per cui ho deciso, almeno per il momento, di scrivere un po’ di cose personali qui dentro, tanto male non fa! Inoltre scrivere una canzone e una pagina di diario non sono esattamente la stessa cosa. Nel primo caso riesci a raggiungere alti livelli di sintesi ed espressione, nel secondo caso però non puoi utilizzare dei giri di parole per descrivere la realtà, anche se a volte può fare un po’ male.

Questo è quanto, almeno per il momento, per quello che concerne il riassunto delle due giornate di Novembre che anticipano il giorno di festa di domani. 

Sono le 21:50, sono solo, ho in mano il mio iPhone e sto’ scrivendo queste ultime righe in cui posso soltanto dire che non ho ancora cenato, ma per adesso non ho fame.
 




 

venerdì 4 novembre 2022

03 Novembre 2022

Sono già trascorsi due giorni dall’ultima pagina di diario; debbo dire che i giorni, in questo periodo iniziale di Novembre sono stati abbasta piacevoli. Si avverte leggermente che il clima sta’ cambiando.  

Dall’autunno inoltrato, pian piano ci stiamo avvicinando alle prime giornate di inverno, ma adesso è ancora presto per parlarne.  Gli alberi si stanno via via spogliando del vestiario autunnale, le rondini e gli uccelli migratori stanno ultimando le fasi migratorie alla ricerca del contesto più giusto per loro. I colori stanno pian piano assumendo tonalità grigio verdastre, per poi arrossire caldamente in un tramonto colmo di passione. Sono diversi giorni che ho smesso di andare al lago la Fornace, un po’ perché ho avuto pescate poco soddisfacenti, un po’ per istinto. Non amo fare sempre e troppo spesso le solite cose, per questo motivo, ho deciso di dirottare le mie giornate verso altre direzioni più consone alla mia esistenza.

Non penso che il lago La Fornace non ne faccia parte, anzi, ma la monotonia è una funzione costante e come tale, diventa monotona, che significa “sempre uguale”, “noiosa”. Mi piace percepire gli stimoli giusti e vivere in modo entusiasta e attivamente. Per questo motivo, martedì scorso ho deciso di fare un’acquisto alternativo. Visti i miei precedenti di cestista e poiché nei pressi di casa mia ho notato dei campetti da pallacanestro, un nuovo pallone da basket mi è sembrata la scelta più consona. A dire il vero, avevo già un vecchio pallone da basket da bambino, ma non riesco più a trovarlo. Ho acquistato uno Spalding brandizzato “Euroleage Turkish Airlines” e per adesso l’ho poggiato sulla mensola grande del mio loft in Via Palestro. Ho provato a maneggiarlo un po’ in casa e mi è tornata la voglia di giocare. Da bambino, quando non mi allenavo con la squadra, utilizzavo un mini canestro da camera, con la rispettiva mini palla.

Ricordo di aver trascorso intere serate saltando a canestro e schiacciando la pallina nella rete. Lo avevo appeso poco sotto l’altezza del soffitto in modo tale da emulare l’altezza di quello vero. Nel saltare, mi divertivo a toccare il soffitto con il palmo della mano, ma ricordo anche che mio padre mi rimproverava sempre perché lasciavo le ditate sul soffitto. Era solo un modo per non sentire la mancanza delle serate di allenamento al campo e rimanere sveglio! 

La giornata di oggi è iniziata alle 08:00, quando, mi sono alzato per recarmi allo studio presso casa dei miei genitori, per seguire un webinar. Purtroppo la cosa non ha avuto molto successo, poiché l’orario del corso previsto per l’Italia, non era chiaro. Ragion per cui, invece di trovare la sessione attiva per le 10:00, ho visto spostata la sessione per le 15:00.

Purtroppo o per fortuna, alle 15:00, avevo l’appuntamento dal concessionario mini per fare il tagliando. Anche in quel caso, ho dovuto spostare l’appuntamento, a causa di mancanza di fondi sul conto corrente. Che vergogna!! Non mi sarei mai aspettato di dovermi giustificare in tal modo. Infatti, giunto nuovamente a casa dei miei, ho sfogato la frustrazione con un’accesa discussione tra Me e il resto del Mondo. Dopo lo sfogo personale, ho deciso che era il momento per tornare a casa, per cui, dopo aver raggiunto la mia Mini cooper, parcheggiata nel vialino di casa, mi sono diretto verso Pontedera.

Lungo il tragitto, mi sono fermato nuovamente all'Euro Spin per l'acquisto di una RedBull e di una barretta energetico\proteica. In realtà avevo già preso un caffè, quindi avrei potuto evitare!! Ad ogni modo, dopo l'acquisto, sono uscito dall'Euro Spin e mi sono accostato in prossimità dell'auto, ad osservare i passanti che uscivano dal supermercato, nel mentre mi gustavo lo snack.

Completato anche il momento "Snack", sono tornato a Pontedera. Arrivato a casa, ho parcheggiato l'auto nella ztl, dopodichè sono rientrato in casa, dopo aver fatto due chiacchiere con dei ragazzi del quartiere popolare Turco, che si trovavano all'ingresso del palazzo. Li ho conosciuti al Kebab vicino casa e non posso che sottolineare il fatto che mi hanno accolto in modo ospitale, facendomi sentire a casa.

Rientrato in casa, mi sono ricordato che la televisione, sebbene fosse aggiornata, non aveva la lista dei canali funzionante, per cui, ho deciso di ritornare al negozio di elettronica, nei pressi di Via Palestro, per chiedere se fosse possibile fare un sopralluogo e verificare se ci fossero dei problemi legati alla ricezione del segnale. Ho lasciato il numero di telefono e i miei dati personali, dopodichè mi sono diretto in Corso  Matteotti per fare una passeggiata serale. 

Corso Matteotti rimane sempre un posto magico, soprattutto di sera, quando le vetrine dei negozi si accendono e si iniziano a sentire i profumi che emanano le attività di ristorazione. Ogni tanto, si vedono delle belle ragazze passare in mezzo al corso, sfilare quasi fosse una sfilata di moda e tutto questo rimane ovviamente di gradimento per gli uomini che si voltano ad osservarle. Peccato però che questo momento duri così poco!!

Passeggiato per il corso e nei pressi del corso, per un'oretta, più o meno in torno alle 19:00, sono rientrato definitivamente in casa, nel mio Loft, in Via Palestro, 32



martedì 1 novembre 2022

01 Novembre 2022

 A tutti gli effetti, oggi 01 Novembre 2022, mancano esattamente 60 giorni alla fine dell'anno, facendo un rapido conto, usando una filastrocca che cantavo da bambino per ricordarmi i giorni del calendario, "trenta di conta Novembre con April Giugno e Settembre, di 28 ce n'è uno tutti gli altri ne han 31".  Che fossero esattamente 60 giorni alla fine dell'anno l'ho scoperto solo oggi, aprendo la pagina di Wikipedia, l'enciclopedia digitale più famosa nel mondo. In realtà il giorno del 01 Novembre, è ricordato da tutti come la giornata alla commemorazione dei defunti, quindi, non è proprio una giornata che ritengo possa generare buon umore.

In realtà stamattina, pensavo fosse un martedì qualsiasi, quindi sebbene il giorno di festa, mi sono alzato alle 08:00 e sono andato, a riportare la macchina nella ztl, per evitare multe. Appena uscito di casa, ho notato che i bar erano chiusi, inoltre sentivo che l'aria era più fredda del solito. Ad ogni modo, riportata l'auto nel recinto della ztl, sono tornato rapidamente in casa per fare colazione.

Ho preparato come sempre il caffè con la mia moka ad induzione; ad alcuni potrebbe sembrare una scelta contro tendenza, in realtà, è una necessità, soprattutto quando ti accorgi che la NIMS è pericolosa per la società!! Non ritengo che la famosissima azienda che produce le cialde del caffè espresso per marchi come la Lavazza sia pericolosa, ritengo però che la tradizione e le abitudini di una volta, talvolta devono essere mantenute.

Così, dopo aver preparato il caffè, ho preparato due fette di pane con della marmellata di albicocche. La colazione per me è un momento molto importante della giornata, che purtroppo in Italia, viene un pochino penalizzato. Ritengo quel momento un momento fondamentale da sottolineare e valorizzare in ogni famiglia. Vi chiederete che cosa c'è di veramente speciale nel fare colazione la mattina? Beh, la colazione in se, non è solo un pasto principale, è anche un momento di socialità e condivisione. Le ore della giornata successive, sono un pochino diverse, non costituiscono l'anticipazione di qualsiasi attività giornaliera. Un momento che può essere vissuto sia in giacca e cravatta, che con il pigiama, persino in biancheria intima, soprattutto quando viene vissuto in famiglia. 

Completata la colazione e dopo essere passato dalla toilette, mi sono reso conto di essermi dimenticato l'oust, lo spry igienizzante che di solito utilizzo per profumare e disinfettare l'ambiente. Preso visione di ciò, ho convenuto che sarei dovuto passare da Tigotà ad acquistarlo. Fortunatamente ho passato l'aspirapolvere e pulito i pavimenti ieri mattina, cosicchè stamane, in tarda mattinata, ho deciso di fare un pò di acquisti.

Quindi in torno alle 11:00, sono sceso in Via Palestro, mi sono diretto verso la mia Mini dopodichè ho raggiunto il Centro Commerciale di Navacchio.

La strada non era trafficata, praticamente mi sono risvegliato con lei, sono arrivato al Centro Commerciale e ho notato il Tigotà li vicino aperto, a differenza di quello che si trovava vicino casa. Entro e acquisto l'oust,  una confezione di profumo economico "Playboy", delle barrette energetico\proteiche e dei panni per pavimenti, per un totale di circa 20 Euro.

Subito dopo, passo a fare un giro all'Ipercoop li vicino per acquistare una RedBull e completare il mio risveglio. Sono consapevole che in questo periodo utilizzo molto spesso questo alimento, ma almeno per adesso, contribuisce positivamente alle mie giornate, quindi per quale motivo dovrei abbandonarlo?

Entrato all'Ipercoop, mi dirigo nella sezione dedicata alla spesa alimentare, cerco il reparto delle bevande energetiche e scelgo "RedBull" come bevanda, tra tutte le concorrenti a prezzo inferiore.

In realtà ho acquistato anche altre marche, ma stamattina, non avendo fatto la scelta più coerente in termini di prezzo, vorrei capire il perchè. Molto probabilmente, mi ricorda un bel periodo, di quando studiavo all'università, in cui per varie ragioni, ripresi a frequentare il corso di canottaggio al C.U.S. Pisa. Durante un allenamento alla voga a terra, ricordo che passò una piccola Jeap con una grande lattina sul tetto, beh, quella era la macchina del commerciale di zona che passava a distribuire le lattine agli sportivi di turno.

Mi è capitato di assaggiare quella bevanda, in quel periodo, ma debbo dire, che tutto mi è sembrato che una bevanda adatta quantomeno in concomitanza di un'attività sportiva. Oggi la consumo spesso, praticamente agli spuntini che faccio durante il giorno; ormai sono abituato così da sempre.

Una volta acquistata la RedBull, ho trascorso un pò di tempo nel centro commerciale, sorseggiando e dando uno sguardo ai negozi del borgo, dopodichè, sono uscito, ho consumato una delle barrette acquistate e mi sono diretto al Decathlon li vicino. Praticamente stamane ho speso un pò di soldi.

Difatti, ho pensato che fosse una buona idea, comperare un pallone da basket, essendo una delle mie vecchie discipline sportive del periodo adolescenziale. Entrato a Decathlon infatti mi sono diretto al reparto sport di squadra, reparto, tra l'altro in cui lavorava mia ex-moglie, ed inizio a scegliere il pallone da basket a me più consono. Dopo una breve fase di analisi, prendo in mano uno Spalding da gara e decido che quello fa per me. E' un pallone da indoor, ma mi piace di più al tatto, quindi non penso di aver potuto fare una scelta migliore in quel contesto.

In totale ho speso, una novantina di Euro, considerando il fatto, che ho acquistato anche un cappellino dei Red Sox, una squadra di baseball americana. Non sono appassionato di Baseball,  ma ho avuto a che fare con tale disciplina durante la mia infanzia. E' uno sport praticato principalmente in U.S.A., quindi potrei dire di essere influenzato, ma in Italia, praticamente non è una disciplina nota come il calcio. Da piccolo facevo la collezione dei berretti, che poi raccoglievo in una busta; col tempo ho deciso che forse lasciarli nell'armadio non fosse una buona idea. Purtroppo, non avendo molto spazio dove catalogarli, come una parete, o una zona a comune da esporre. Ho sempre condiviso la mia stanza con mia sorella e ho sempre rispettato i suoi spazi. Siamo stati nella stessa camera praticamente per tutta la durata della nostra adolescenza, poi mio padre ha deciso di cambiare casa e le cose sono cambiate.

Ci siamo trasferiti in un paesino che si trova a metà strada tra Pisa e Pontedera, chiamato San Frediano a settimo, quando avevo appena concluso l'università. A quel tempo, la famiglia era costituita da mio nonno Pieri Luigi, mia nonna Giovanna, dai miei due genitori Paolo e Mariagrazia e mia sorella Paola. Ci siamo quindi trasferiti in una casa più grande, con un pò più di spazio per tutti. Purtroppo per vicessitudini varie, oggi la famiglia e costituita da me, mio padre e mia madre. Mia sorella è venuta a mancare subito dopo, un paio di anni dal trasferimento, i miei nonni hanno concluso la loro vecchiaia in modo consuetudinario.

Proprio ieri, approfittando del fatto che il giorno del 31 Ottobre, viene festeggiata la festa di Halloween, antica festa pagana dedicata all'esorcizzazione dell'oscuro, ho deciso che fosse una buona idea passare da mia sorella a lasciarle un piccolo presente. Una rosa di Halloween per l'occasione è stata la scelta che ho fatto. Non mi piace parlare di chi non è più presente, quindi mi limiterò a lasciarle una dedica utilizzando queste poche parole. 







09 Febbraio 2025

E' sabato 09 Febbraio 2025, fuori c'è un tempo quasi invernale, la pioggia cade fitta e nebulizzata e si avverte la sensazione che s...