venerdì 28 ottobre 2022

28 Ottobre 2022

 Sono già due giorni che lascio vuoto sulle pagine di questo diario e anche se non ho quel grandissimo entusiasmo per scrivere, decido che forse è tempo di aggiornarlo con quello che ho da dire di nuovo.

Il problema è che molte volte, soprattutto la sera quando sono stanco anche senza aver combinato un granché, non mi vengono le parole giuste, quindi sono costretto ad aspettare momenti migliori.

Talvolta però, come scrivo nelle mie canzoni, i momenti giusti non si delineano affatto, quindi diventa opportuno cercarli e costruirseli. 

In questi giorni, come avevo già anticipato, ho dedicato un po’ più tempo allo studio; tra l’altro, oggi, ho finalmente completato l’intero video-corso, per cui mi sento meno in colpa e posso rilassarmi un po’ . La giornata di oggi si è caratterizzata dalle solite attività giornaliere di routine, scarsa iterazione sociale, alto livello di solitudine, poca noia. 

Fortunatamente riesco a costruirmi, la realtà che più mi si addice, quindi, l’avvicendarsi delle attività giornaliere non può far altro che confermare questa mia convinzione.

Sveglio alle 08:00, sono corso rapidamente a cambiare il posteggio all’auto parcheggiata al parcheggio a pagamento ieri sera. Trovato posto nella ztl, sono rapidamente tornato in casa.

Tornato in casa, ho dapprima rifatto il letto come di consueto, dopodiché, mi sono lavato e ho fatto colazione. Dopo colazione, ho fatto un può di pulizie domestiche rimuovendo un po’ di polvere e qualche esercizio ginnico, come di consueto. Completate le pulizie, ho deciso di dedicare un’altro po’ di tempo al corso di machine learning, di cui ho già parlato in precedenza. Ho quindi trascorso la mattina a casa e in torno alle 12:30, ho iniziato a prepararmi per uscire. 

Alle 12:40 mia madre mi chiama per chiedermi se ero pronto ed io la rassicuro garantendole che sarei arrivato a casa per le 13:00.

Mio padre non era a casa, sono un paio di giorni che va all’ospedale a trovare mio zio Roberto, che pare sia ancora in terapia intensiva. Mia madre ha parlato di un possibile ritorno a casa, ma non ho ancora visto niente di nuovo. Ho sentito telefonicamente mia zia quest’oggi e tranquillizzandola, le ho detto di salutare lo zio e che presto ci saremmo rivisti.

Dopo pranzo, ho avuto da sbrigare delle pratiche per l’avvocato, relativamente al divorzio, per il quale, sono anni che ho problemi su problemi. Cone vi ho già anticipato, mia ex-moglie ha deciso non solo di boicottarmi, ma anche di rovinarmi la reputazione aggiungendo il falso in tribunale e attribuendomi aggettivi a me non adeguati.

In ogni caso, spero di poter riallacciare i rapporti con mia figlia, prima possibile; tra l’altro stamane ho ricevuto la telefonata della psicologa con cui saranno sostenuti dei colloqui per eseguire verifiche ulteriori circa la genitorialita’, speriamo che tutto vada per verso giusto!!

Per le 17:00, sono dovuto passare dalla concessionaria mini di zona, a causa di un guasto rilevato dal sensore relativo all’impianto frenante. Mi hanno detto che ci sono dei tagliandi di controllo da fare, per cui abbiamo fissato un appuntamento per giovedì prossimo alle 15:00.

Subito dopo sono rientrato a casa e ho completato il corso sul machine learning. È stata dura ma ce l’abbiamo fatta! In ogni caso, per la conoscenza, faccio questo e altro. 

Alle 21:00 circa ho acquistato la cena al kebab qui vicino e debbo dire che ho fatto proprio bene. 

Dopo cena mi sono rilassato un po’ e molto probabilmente tra poco andrò a farmi una doccia.

Questo è quello che sono riuscito a sintetizzare e descrivere, per quanto concerne la giornata di oggi, un tipico venerdì di fine autunno, ancora lontano dallo stereotipo di week-end che intendo io, ma con tanta energia e buoni propositi per i mesi a venire.


mercoledì 26 ottobre 2022

26 Ottobre 2022

 Con oggi, sono praticamente un paio di giorni che non scrivo su questo diario e quando succede significa che molto probabilmente qualcuno se n’è accorto.

Non penso che scrivere due righe su un diario o blog che sia, possa essere ritenuta un’attività illecita, pericolosa, o che possa ledere la libertà altrui. 

Considero la libertà di espressione una delle libertà inviolabili dell’uomo. Com’è possibile pensare o quantomeno ritenere possibile limitare a chiunque la libertà di rappresentare il proprio pensiero, i propri ideali, le proprie volontà per scritto o in qualsiasi forma?

Oggi purtroppo è praticamente impossibile avere uno spazio in cui poter esprimersi e condividere con gli altri quello che fa parte di noi. Chiaramente a parte lo psicanalista! Da cui la scelta di rendere praticamente pubblica ogni giornata della mia esistenza. Non è un vero e proprio “Grande Fratello”, ma una sorta di diario pubblico su ciò che mi riguarda. Non so se qualcuno l’ha già fatto o meno, ritengo però che possa essere una buona base di partenza per poter generare una sorta di condivisione, anche intima, ma nello stesso tempo discreta, di me.

Ho iniziato a scrivere il diario meno di un anno fa e ho scritto solamente 52 giorni, li ho contati. Ho dedotto che forse consideravo poco importante quello che facevo, come se fosse in secondo piano, una pagina sfuocata di una vita vissuta tra le pagine dei libri di informatica, le donne e le righe delle mie canzoni.

Sì certo ho anche altre passioni, come lo sport e i viaggi, ma come si dice, prima il dovere e poi il piacere. 

Sono qui, in Via Palestro, nel mio loft, che sto’ osservando lo sfondo che rimane dalla mia giacca sportiva e praticamente estraggo il riassunto semi-breve di questa giornata e chissà forse anche di quella di ieri.

Bene, oggi è esattamente mercoledì 26 Ottobre, la giornata è iniziata in torno alle 09:00, quando mi sono accorto che erano già passate le 07:00 e che avrei dovuto pensare di iniziare a sbrigare qualcosa. Di conseguenza, mi sono alzato, ho rifatto il letto e dopo la consueta toilette ho preparato la colazione.

Per colazione stamane ho deciso di coccolarmi un po’ con qualcosa di speciale. In pratica, ieri, come in genere accade quasi ogni giorno, passando dal supermercato per acquistare la cena pronta, ho notato i pan cake e li ho acquistati assieme ai tre o quattro alimenti di cui mi approvvigiono. I pan cake sono una sorta di frittelle di pasta di pane di origine americana o inglese, non ricordo bene, in ogni caso, mi è venuta la voglia di provarli. 

Non è stato necessario molto lavoro in cucina per prepararli, quindi, una volta aperta la confezione e selezionato il numero esatto, è stato sufficiente scaldarli nel microonde. Debbo dire che, con un po’ di marmellata e un caffellatte, la colazione è stata più piacevole.

Il resto della giornata si è delineato praticamente analogo a quelle precedenti. O meglio, ho speso la mattinata cercando di riprendermi dalla giornata precedente; dedicata al tentativo di completare il corso di informatica di cui vi ho già parlato. Pian piano sto’ raggiungendo il traguardo, si tratta solo di un corso, ma per acquisire un po’ di conoscenza, questo e altro.

Ho lasciato in attesa quel corso da molti mesi, e adesso voglio fare in fretta. Sono delle video lezioni con testi ed esercizi, adesso mancano circa 4 ore, quindi ho dovuto dedicarci un po’ più tempo anche ieri. Il problema delle sessioni di studio è che poi hai bisogno del tempo per rilassarti e a me personalmente ricorda un po’ il periodo dell’Università. È piacevole, si, ma è sempre un ricordo.

Nello specifico, si tratta di un corso sul linguaggio di programmazione Python, improntato sul machine/deep learning e argomenti annessi, che ho pensato di acquistare per colmare le lacune relative, lavorando nell’ambito della Business Intelligence. Lo ritengo molto interessante.

Per pranzo, come al solito, sono passato dai miei genitori, che stavano preparando la tavola. Salutandoli ho chiesto loro come stasse mio zio, che non vedo da qualche giorno, e fortunatamente ho avuto buone notizie. Non dico niente!!

Il pasto di oggi prevedeva pasta al formaggio e noci, mentre per secondo, hamburger e spinaci. Tutto come sempre molto buono. Dopo il caffè e le brevi discussioni con i miei, ho dedicato qualche altra ora al corso, dopodiché ho deciso che era il momento di tornare verso casa. Saluto mio padre e mia madre e mi allontano con la mia mini. Prima di tornare a casa, poiché erano ancora le 17:30, decido di fare una breve sosta all’Eurospin per acquistare la solita barretta energetico-proteica è un’energy drink, dopodiché mi dirigo verso Pontedera.. 

Questa sera, ho fortunatamente trovato posto nella ztl, quindi domani mattina potrò rilassarmi un po’.


lunedì 24 ottobre 2022

24 Ottobre 2022

 Come da programmi, stamattina alle 06:00 esatte è suonata la sveglia. Ho preso coscienza che fosse arrivato il momento di alzarmi. Tra l’altro ieri sera ho lasciato l’auto al posteggio a pagamento, quindi quale proposito migliore per alzarsi prima? Bene, stamattina ho veramente fatto le “cose” sul presto; infatti mi sono alzato, lavato e fatto colazione in ordine temporale corretto, come generalmente non capita mai.

Per le 07:00 ero già vestito e pronto, in modo tale da poter ricevere, in uno stato consistente, i montatori dei retini nuovi. Parlo delle zanzariere nuove; quelle vecchie erano rotte e da buttare, ma sempre a causa del Dio Denaro, ho dovuto attendere che il conto in banca si riprendesse un po’. 

In effetti stò facendo una vita un po’ asociale e atipica, ma cerco di risparmiare anche a fronte dell’acquisto e del restyling del loft.

Adesso è tutto più secondo il mio stile, non si può fare miracoli, inoltre il posto è piccolo, ma ha il suo fascino e sicuramente la sua anima. 

Tornando alle zanzariere, stamattina per le 08:40 è arrivato il montatore un po’ affannato, che balbettando qualcosa, è entrato in casa pronto per il suo lavoro. Era un tipo bassino con dei baffetti stile Fred Buscaglione, che, debbo dire, ha montato il tutto in un batter d’occhio; alla fine dei lavori, un filo di silicone e le zanzariere nuove erano finalmente al posto giusto.

Ho trascorso la parte rimanente della mattinata ha fare le pulizie di casa. Mi sono promesso che, almeno una volta a settimana, mi sarei dedicato alla pulizia dei bagni e del pavimento e stamane, visto l’intervento di manutenzione, ho fatto un bel po’ di pulizie. Dalla rimozione della polvere, al lavaggio dei pavimenti, dalla pulizia dei vetri, alla pulizia delle utenze della toilette. Insomma una disinfezione di tutto rispetto.

Come probabilmente avrete capito, non amo vivere in contesti disordinati e sporchi, quindi mi adopero anche per questo.

Per pranzo, oggi non sono stato dai miei genitori, li ho avvertiti che sarei passato la sera, quindi per pranzo, sono passato dal kebab vicino a casa. Erano più o meno le 13:00 e poiché la fame si faceva sentire, mi sono preso un bel panino kebab con un dolcetto locale. Tutto molto buono, tra l’altro mi fa un prezzo di favore, per cui quando non ho voglia di cucinare, opto spesso per la cucina del Kurdistan.

Alle 15:00, come tutti i lunedì, avevo l’incontro con Giulia, a spazio neutro, con gli assistenti sociali. Debbo dire che pian piano la bimba si sta’ riavvicinando a me, ma è ben lungi dall’aver ricostituito il rapporto padre-figlia che si è rotto con la separazione e di conseguenza con il divorzio.

Spero che sia serena e sincera sia con me che con le ragazze che la stanno aiutando a crescere! Mi sto accorgendo anche però che sta crescendo così in fretta e che mi sto perdendo una bella fetta della sua infanzia. Non riesco a non pensarci, ma non riesco purtroppo neanche a cambiare le cose; o quantomeno più rapidamente di così. 

L’incontro è stato, come al solito, piacevole; Giulia ha parlato un po’ di quello che ha fatto durante la settimana, dopodiché ha deciso di giocare a memory.

Come praticamente accade ogni volta che decide di giocare a memory, Giulia ha stravinto, per poi mostrare a tutti la sua nuova coreografia di danza. Per le 16:00 ci siamo salutati con il nostro solito “give me five”.

Subito dopo l’incontro, sono passato da Perignano alla sede della Simplex, l’azienda presso cui ho acquistato i retini nuovi, per saldare il conto. Ho speso ben 270 €, ma ne valeva la pena. Subito dopo, ho pensato fosse una buona idea passare dall’ufficio che ho a casa dei miei, per proseguire un corso che ho acquistato un po’ di tempo fa e che non ho mai completato. 

Come ho già anticipato, in questo periodo mi sono promesso di non perdere tempo inutilmente, quindi, con un po’ di organizzazione cercherò di portare avanti tutte quelle attività rimaste appese sia a causa del COVID, che a causa del cattivo stato di salute in cui sono incappato visto l’intervento.

Presto fatto, alle 18:30 circa sono arrivato a casa dei miei genitori, ho salutato mio padre che era in giardino dopodiché sono subito filato nello studio a recuperare un po’ di conoscenza. 

Per le 20:00 ho sentito gridare mia madre che era pronto per cui ho sospeso l’attività e sono andato a cena. 

Sono rimasto a casa dei miei fino circa le 21:30, dopodiché sono tornato a casa.

Lungo il tragitto che mi conduceva a casa, pensavo a quanto fosse difficile sostenere due genitori, che da molti anni non sembrano ancora aver assorbito la perdita di mia sorella. Purtroppo o per fortuna, però la vita va avanti, quindi io cercherò sempre, di addirizzare il timone e mantenere le vele tirate a quella grande imbarcazione costituita della mia famiglia. 

Fortunatamente stasera ho trovato posto nella ztl, quindi domattina non dovrò spostare l’auto. Ah dimenticavo, ho conosciuto il capo cuoco di un ristorante che si trova a 50 metri da casa, quindi molto probabilmente, nei prossimi giorni tenterò la fortuna concedendomi un piatto nuovo. Speriamo bene!!





domenica 23 ottobre 2022

23 Ottobre 2022

 Ho appena finito di guardare un film che pensavo fosse erotico, trattasi di una commedia moderna, incentrata sull’amore.

In realtà avevo tentato di iniziare a scrivere una nuova pagina di diario, ma la fantasia che mi turbava questa sera mi impediva di farlo. E’ per questo che ho distratto la mia mente con la visione di questa commedia. Non voglio parlarvi del film nel dettaglio, voglio solo riflettere su quello che è riuscito a trasmettermi. 

Pensando alla giornata di oggi, vado a realizzare che sebbene si tratti di una giornata di festa, si è delineata, come del resto da molto tempo, solitaria e meditativa.

Stamattina la sveglia che in genere imposto alle 06:03, misteriosamente non ha suonato. Per l’ennesima volta mi chiedo come possa essere accaduto vista la mia scrupolosità. In ogni caso è stato forse uno dei giorni in cui Morfeo e l’ozio si sono impadroniti di me. Mi sono girato e rigirato nel letto con il desiderio fortissimo di dare un senso alla giornata, ma nello stesso tempo si realizzava esattamente il contrario. È quasi come se una parte di me combattesse con un’altra relativamente all’esecuzione di una scelta.

Praticamente ho combattuto in un fase di dormiveglia fino circa alle 11:30, dopodiché, ho deciso che tentare il rischio sarebbe stata la scelta migliore. Così mi sono alzato e ho trascorso le prime tre ore della giornata in una fase che descriverei come stand-by. Non ero effettivamente in stand-by, però avrei voluto realizzare una scelta concreta, che invece non si realizzava mai. 

Una sorta di dubbio amletico che non ti porta da nessuna parte. Il concetto dell’essere o non essere pronti per fare qualcosa?

Riflettendo un attimo sulla questione, e su quanto ho vissuto fino ad oggi, ho dubitato un po’ circa la mia capacità decisionale di prima mattina e questo è quanto.

Molto probabilmente ho esaurito il serbatoio di idee, per cui prima di fare la scelta sbagliata, incosciamente non la faccio. Non è che abbia paura di sbagliare, è che sono realista e non vorrei rischiare inutilmente per improvvisare una giornata.

Si, purtroppo amo improvvisare, non mi piace avere una direzione fissa, o una scelta sempre pronta, e questo, può andare bene finché sei un bambino. Crescendo però, le cose cambiano, cambiano le esigenze, le persone che ti circondano, le cose a cui pensi, i tuoi sogni e le tue aspirazioni o ambizioni. 

Quando ero un po’ più piccolo, avevo aspirazioni un po’ di nicchia, legate al mondo del lavoro, alla carriera, ma non mi rendevo conto che si trattava solo del lato superficiale e molto probabilmente superfluo delle cose a cui ero legato.

Anche l’amore era una questione che davo per scontato. Da piccolo ho da prima immaginato il sesso femminile, poi pian piano l’ho vissuto e esplorato, ma capito quasi mai. Se da un lato arrivavo alla conclusione che quello che decidevo di compiere con una fanciulla era legge, subito dopo succedeva esattamente l’opposto. E questo è anche quello che è accaduto con mia ex-moglie.

Tornando alla giornata di oggi, ho concluso il pasto principale per le 16:00; non è che abbia fatto cose egregie, una pasta un po’ scotta in cui ho gettato un paio d’uova giusto per aumentare il tasso di energia incamerato. Non ho nemmeno preso il caffè. Sono dell’idea che vivere da soli sia una gran cosa, rimane comunque tutto da pulire e sistemare. 

Ad ogni modo, ho approfittato per riposarmi un po’ di più. Quindi, per le 18:00, ho deciso che fare due passi in corso Matteotti sarebbe stata una buona idea, di conseguenza così è stato. Un paio di vasche tra la folla domenicale riversata nel centro di un corso non molto soleggiato, con una foschia di sottofondo che ricordava un po’ la mia svogliatezza mattutina. Sguardi catturati con una rilassatezza di chi sta ancora per svegliarsi, da una giornata iniziata a metà.  

Per le 19:00 ho deciso che forse era il momento di passare a comperare almeno l’acqua, il latte e un po’ di frutta per casa. Quindi, mi sono diretto al discount in cui mi servo generalmente e acquisto una confezione di acqua naturale da sei bottiglie, una confezione di latte, la cena e delle banane. Ah dimenticavo, ho aggiunto una barretta energetico/proteica per la colazione di domani. 

Arrivato alla cassa e pagata la spesa, imbusto gli acquisti e me ne torno a casa. Purtroppo arrivato a casa, mi accorgo di non avere più il cesto di banane che avevo acquistato, quindi dopo cena torno all’auto per controllare se fosse rimasto in auto, ma così non è stato.

Un po’ seccato torno a casa, ma prima mi fermo a salutare Emet del Roj kebab, un kebabbaro dove a volte mi fermo a mangiare qualcosa. 

La serata finisce così, con queste righe che descrivono una giornata di Ottobre, in cui ho riflettuto un po’ su di me e su quello che mi circonda. Considerando il fatto che l’indipendenza e la solitudine sono due cose molto diverse tra loro e pensando all’amore, un’alchimia strana, talvolta assurda che può legare o addirittura allontanare le persone.

sabato 22 ottobre 2022

22 Ottobre 2022



 Sembra ieri e invece sono già tre giorni che non scrivo qualcosa di nuovo su questo diario, per questo motivo, oggi, che è sabato e che tra l’altro è una giornata noiosa, decido di tentare di scrivere qualcosa di nuovo.

Beh, se ci pensiamo bene un diario non è una cosa qualsiasi; un diario è una storia, ragion per cui dovrei sentirmi quantomeno responsabile nello scrivere la mia. 

A volte però, purtroppo, sento che non è il momento adatto, per cui, come fare a scrivere memoria di me se il momento non è quello giusto?

Memoria! Che parola affascinante! La memoria di me? Probabilmente intendo la trascrizione di tutte le vicessitudini che mi capitano e che mi riguardano, all’interno di questo blog/diario. Nel futuro più prossimo tutto questo diventerà la mia storia. 

Tutto questo ovviamente se riuscirò a fare e/o realizzare qualcosa di significativo, utile, originale per quanto concerne la mia esistenza. In ogni caso, sarà la possibilità, per qualcuno, di conoscere parte della mia vita e parte di me, attraverso delle semplici parole.

Come informatico a volte avrei voglia di inventare qualche software originale, particolarmente utile e così popolare da farlo diventare una vera e propria attività professionale, azienda, corporate IT. 

Con le parole invece è abbastanza semplice creare qualcosa di nuovo e originale. Basta un po’ di istinto, creatività, sensibilità e ispirazione. Se poi aggiungi un briciolo di filosofia il gioco è fatto.

Non posso negare che non mi piace scrivere, anche come autore, amo trovare le parole giuste cercando la giusta sintesi e le giuste assonanze. 

Detto questo, oggi è sabato, e sto’ cercando di trovare le parole giuste per descrivere brevemente la giornata di ieri, venerdì 21 ottobre.

Non è stata una giornata entusiasmante, in ogni caso, tra le consuetudini di tutti i giorni, ho cercato di fare ordine e organizzazione per quanto riguarda il da farsi. 

Ho deciso che molto probabilmente è giunto il momento per studiare un po’ di più ciò che potrebbe servirmi come esperto IT. Per cui ho aperto una lista di corsi online che avevo acquistato e lasciato a metà promettendomi di completarla entro breve. Un primo corso è già andato, l’altro è un po’ più impegnativo, ma spero di farcela.

A parte la formazione, lo zio è sempre in ospedale ed è stato spostato nel reparto di terapia intensiva, dalla rianimazione. Non sono andato più a trovarlo, poiché un paio di giorni fa i medici hanno parlato di COVID, ma fortunatamente è stato un falso allarme. Probabilmente nei prossimi giorni tornerò a trovarlo.

Il resto delle cose è rimasto pressoché invariato; smart-working per lavoro, le pratiche del divorzio in corso d’opera e la difesa in atto per le denuncie della mia ex-moglie. Le mie giornate di studio filosofico sui miei stessi giorni, tra il lago la fornace, i dintorni di Via Palestro, i pranzi con i miei genitori e le passeggiate sportive ovunque sia possibile, sono all’ordine del giorno.


mercoledì 19 ottobre 2022

18 Ottobre 2022

 Come tutte le mattine, ieri, cioè martedì 18 Ottobre, mi sono svegliato più o meno alla solita ora, intorno alle 08:00. Appena sveglio e passato dalla toilette, ho fatto i miei esercizi per il mantenimento del tono muscolare, dopodiché ho preparato la colazione. Per colazione, come di consueto, ho fatto il caffè con la moka utilizzando la versione ad induzione.

Dopo colazione, ho previsto le pulizie di casa, ho rifatto il letto e ho areato e disinfettato il locale. 

Per l’ora di pranzo ero già dai miei, e poiché avevo due impegni nel pomeriggio, ho approfittato per accendere il pc nello studio e scaricare la posta elettronica. 

Lavorando quasi esclusivamente con il cellulare, ogni qualvolta mi decido di scaricare la posta elettronica trovo centinaia di messaggi spam e non da filtrare, archiviare e cestinare. In ogni caso, è un’attività che va sostenuta periodicamente, se non giornalmente.

Dopo pranzo quindi, ho trascorso circa un paio d’ore alla postazione del computer, finché non è arrivato il momento di raggiungere il mio avvocato Francesco allo studio.

Per le 16:00, ero già in auto pronto a raggiungere lo studio Segnini, per l’ora concordata ero d’avanti a lui, nel suo ufficio. Abbiamo parlato della situazione legata sia alla separazione che al divorzio in corso, dopodiché, raggiunte le 17:00 e salutatolo cortesemente, me ne sono andato.

Prima di passare in ospedale da mio zio, mi sono fermato presso un centro commerciale che si trova nella periferia di Pisa, nei pressi del quartiere dove sono nato e cresciuto. È bello ritornare nei posti che hai frequentato fin da piccolo e che hanno fatto parte della tua infanzia e adolescenza. 

Sono rimasto lì per circa una mezz’ora, ho masticato rapidamente una barretta energetica e bevuto un’energy drink per poi dirigermi verso l’ospedale di Cisanello per fare visita a mio zio Roberto.

Arrivato all’ospedale e optato erroneamente per il parcheggio a pagamento dell’ospedale, raggiungo il reparto dov’è attualmente ricoverato mio zio. 

Per entrare in reparto, ho dovuto schiacciare un pulsante di colore nero, volto ad attivare l’apertura di una porta a scorrevole di accesso. 

Raggiunto il numero 11, vedo mio zio con uno strano casco trasparente, nell’immediato resto un’attimo turbato, ma dopo aver capito di che cosa si trattava, molto delicatamente, sveglio mio zio sussurrando il suo nome. Lo zio in quel momento apre gli occhi e mi saluta. Mi è parso un po’ stanco, anche se dai parametri vitali le cose sembravano migliorate. Diceva che gli dava fastidio il casco e il suo rumore all’interno, ma a me pareva abbastanza silenzioso. Molto probabilmente all’interno c’è più rumore rispetto a quello propagato.

In ogni caso, quel casco altro non era che un casco per facilitare la respirazione e migliorare i livelli di ossigeno, in pratica come una piccola camera iperbarica mobile. Come sempre, ho cercato, per quanto possibile, di rendere piacevole l’incontro e di farlo sorridere un po’, anche se talvolta l’intento non aveva successo.

Bene, per le 19, e quindi circa un’ora e mezzo dopo, arrivano i miei con mia zia, che sarebbero stati lì per la cena. A tal proposito saluto lo zio stringendogli la mano, saluto mio padre e mia zia e raggiungo mia madre all’esterno dell’ospedale. Era lì con Pongo il cane di mia zia, un barboncino bianco che ha qualche mese di vita. È un cane affettuoso e intelligente a cui i miei zii sono molto legati. Purtroppo stando sempre con la zia, in queste situazioni talvolta si agita come fanno i bambini quando non vedono più la mamma.

In ogni caso, in torno alle 19:45, decido di tornare a casa, quindi saluto mia madre e raggiungo la mia auto nel parcheggio dell’ospedale.

Per le 21:00 ero già a casa che mi preparavo la cena, nel mio loft in Via Palestro, 32 a Pontedera.

lunedì 17 ottobre 2022

17 Ottobre 2022

 Oggi è il primo giorno della settimana e come tale è iniziato con la dovuta calma.

Per le 09:00 mi sono alzato, ho praticato tutte le attività di routine necessarie, dopodiché, ho atteso fino verso le 11:00, notizie da lavoro circa l’allocazione su un possibile progetto. È un po’ di tempo purtroppo, che a causa di motivi sempre nuovi sono stato boicottato, ripreso e intimato ad andarmene dall’azienda in cui sono dipendente da ormai 15 anni. Sono accadute situazioni, in passato, che hanno minato la mia reputazione, per cui oggi devo fare molta attenzione, pena la mia licenziabilita’. Poiché ho sempre lavorato con il massimo rispetto, con la massima disponibilità ed in buona fede, ho ritenuto, vista la situazione, chiarire e definire le attività giornaliere, per cui in questo caso ho ritagliato un momento dedicato agli acquisti, visto il momento di attesa. Non penso sia controproducente per quanto concerne l’attività aziendale, anzi, presumo che un po’ di vita sociale possa fare solo bene, soprattutto in questi casi.

Per cui per le 12:00 ero all’Ipercoop di Navacchio, centro commerciale dove ho provveduto ad acquistare delle batterie per alcune periferiche del PC, dopodiché ho acquistato un paio di pantaloni e una camicia nuovi. Non si sa mai, e soprattutto in fase di saldi come in questo caso, è bene approfittare per arricchire il guardaroba.

Per pranzo, come di consueto, ero dai miei genitori. Oggi mia madre ha preparato la frittata di pasta e l’artista di tacchino con patate. Tutto come sempre molto buono!!

Subito dopo pranzo, in torno alle 14:20, sono uscito di casa dirigendomi all’incontro previsto con gli assistenti sociali, come al solito, fissato tutti i lunedì pomeriggio.

È stato un incontro piacevole in cui ho potuto, anche se per breve tempo, incontrare nuovamente la mia piccola  Giulia. Abbiamo iniziato ad avere un rapporto più amichevole, confidenziale e di fiducia, cosa secondo me essenziale tra padre e figlia. Nello specifico, oggi abbiamo fatto dei disegni con un gioco che mi ricorda un po’ di quando giocavo da piccolo. Una sorta di disco bucherellato in cui infilare degli stecchini di plastica colorati; praticamente come l’uncinetto, ma senza uncinetto ne filo.

Oggi inoltre ho voluto fare una piccola sorpresa a Giulia, un piccolo regalo acquistato stamane per dimostrarle la mia attenzione e il mio affetto. Una confezione di lego friends, che lei ha fortunatamente gradito e con cui ha iniziato a giocare immediatamente. Giulia è bravissima con i giochi  di costruzione, come la lego, ma anche con i puzzle. 

Per le 16:00 l’incontro era già concluso, quindi, dopo aver salutato la mia principessa, me ne sono andato a rilassarmi un’oretta al lago la fornace. Poco prima, come in genere amo fare, sono passato dal supermercato per acquistare l’energy drink e lo snack energetico/proteico. Come avete potuto capire sono un tipo abbastanza metodico, ma non troppo. Dopo aver completato un giro del lago ascoltando il disco strumentale di Joe Satriani con gli auricolari, sono tornato a casa. Giunto a casa, mi sono rilassato un’oretta sul letto, visto che la giornata era già quasi conclusa, nell’attesa di preparare la cena.


domenica 16 ottobre 2022

16 Ottobre 2022

 Buongiorno e domenica mattina fu! Stamane mi sono svegliato per le 10:00, non avevo voglia di fare colazione, quindi, mi sono bevuto una red-bull, ho preso la canna da spinning e sono andato al lago la fornace.

Mi aspettava un lago soleggiato e calmo, l’atmosfera era tipica di una bella giornata di autunno. Sceso dall’auto, infilate le scarpe da ginnastica, presa canna e attrezzatura artificiali, mi sono diretto al lago, sulla sponda più visibile al pubblico, quella centrale, la più bella. Montata la rapala da persici, ho iniziato a lanciare e rilanciare al fine di catturare una preda in breve tempo, purtroppo anche stamane e sebbene la fase lunare, di pesci ne ho visti solo alcuni manifestarsi nell’acqua quasi per dirmi che non avevano voglia di avere a che fare con me in quel contesto.

Sebbene l’assenza di catture, ho proseguito a pescare fino verso le 12:00. Tra l’altro ho fatto un incontro un po’ particolare, una biscia d’acqua mi è passata accanto  a 2 cm e si è immersa rapidamente in acqua. Una cosa un po’ atipica visti gli incontri di questo periodo.

Un po’ scocciato dagli imprevisti, che mi hanno costretto al taglio di un pezzetto di stoffa dai pantaloni, chiudo la canna e mi dirigo alla panchina più vicina per rinfrescarmi un attimo dal sudore. Faccio alcuni esercizi di stretching, di respirazione, un po’ di gambe e ritorno thai, dopodiché mi dirigo alla macchina, che fortunatamente avevo parcheggiato all’ombra. Anche lì un paio di esercizi e poi via a casa dei miei.

Arrivato a casa, ho trovato i miei che mi aspettavano in cucina con la pasta panna e pomodoro nel piatto. Entro in cucina, mi siedo e inizio a mangiare. Terminata la pasta e posto il piatto nell’acquaio, mamma porta il secondo: l’arrosto di tacchino con l’insalata. Consumato anche questo, passiamo al formaggio e alla frutta, e il pasto domenicale è presto fatto. Ah dimenticavo caffè dulcis in fondo.

Dopo pranzo passiamo circa un’ora a parlare delle questioni familiari, e del fatto che nel pomeriggio sarei dovuto tornare dallo zio in ospedale per fargli visita.

Più o meno alle 15:15 decido che l’orario e’ quello consono per partire, difatti, dopo aver salutato i miei genitori, mi dirigo dallo zio.

Arrivo al parcheggio dell’ospedale in torno alle 15:40, parcheggio rapidamente e raggiungo lo zio in terapia intensiva. Arrivato in sala d’attesa scorgo alcune persone presenti il giorno prima, ma io non gli do troppa importanza e,  dopo aver chiesto una nuova mascherina, entro.

Entrato nel reparto, ho subito notato alcuni dettagli che ieri non avevo percepito. La stanza in cui erano ricoverati i pazienti sembrava molto più grande, inoltre c’erano delle penisole di confine, per separare zone con privacy maggiore a seconda delle situazioni cliniche. 

Appena ho avuto la conferma da parte dei medici, entro nella stanza in cui mio zio è ricoverato e mi dirigo al letto n.11. Ho trovato mio zio Robero che dormiva, quindi con la massima discrezione e il massimo tatto, ho cercato di sollevare e rasserenare un po’ il mio secondo padre. Sono rimasto lì circa un’ora e un quarto. Tra l’altro è passata a salutare, la moglie di mio cugino Francesco, Sandy, che lavora come operatrice sanitaria in ospedale. 

Dopo le attività di routine almeno per oggi, alle 17:30 o giù di lì, mi sono deciso di salutare lo zio e così è stato. Per le 19:00 sarebbero passate mia madre, mia zia e mio padre a fare visita nuovamente a Roberto per cena, quindi sarebbe stato solo, soltanto un paio d’ore; ore che avrebbe impiegato per riposare un po’ e recuperare le energie.

Uscito dall’ospedale, mi sono diretto alla macchina per tornare verso casa. Pensavo inizialmente di andare a fare un giro in città, in realtà la situazione dello zio mi ha messo un po’ in allerta, per cui ho preferito tornare a Pontedera, parcheggiare nei pressi di Via Palestro e fare due passi in centro.

Rientrato a Pontedera, dopo un breve pit-stop al penny market, per recuperare i fiocchi di latte per la cena, le barrette energetico/proteiche e l’energy drink, sono riuscito fortunatamente a trovare parcheggio a 50 metri da casa, nelle vicinanze di un pub dove qualche volta mi sono fermato a chiacchierare e bere una birra o simil bevanda.

Parcheggiata l’auto, mi sono diretto verso il centro di Pontedera per fare due passi in corso Matteotti. Ho girottolato un po’ a caso fino verso le 19:00. Dal corso centrale, sono passato a salutare il Chimney, un pub in cui sono stato molte volte a bere e a mangiare. Da lì ho fatto una breve visita al centro culturale/musicale, dopodiché sono ritornato sulla la piazza più vicina a Via Palestro, quindi, dopo aver salutato il titolare della gelateria Katerina, (che tra l’altro è anche il mio grafico di fiducia), e giocherellato con una splendida bambina che aveva bisogno di me in quel momento, sono ritornato a casa. 

A casa, nel mio loft, al terzo piano, in Via Palestro, 32.


sabato 15 ottobre 2022

15 Ottobre 2022

 Stamattina, venerdì 15 Ottobre è giunto al mattino. Purtroppo le aspettative dell’uscita per funghi preventivata ieri, non è avvenuta. Un imprevisto o quantomeno un evento inatteso è accaduto ieri sera e sono cambiate le priorità. Mio zio è stato investito in motorino ed è stato portato al pronto soccorso e operato di urgenza. La cosa ci ha messo tutti in allerta, per cui, per quanto mi riguarda, ho atteso fino a tarda serata notizie a riguardo, dai miei familiari che si trovavano in ospedale. La nottata è trascorsa tranquilla.

Stamattina, dopo colazione e dopo aver fatto le pulizie di casa, mi sono informato sullo stato di salute del mio secondo padre, che subito dopo pranzo saremmo passati a trovare. Difatti, dopo un pranzo rapido, siamo andati a recuperare mia zia a casa e ci siamo diretti in ospedale. Siamo partiti con due auto, per avere due vie di fuga parallele e distinte. Arrivati all’ospedale, erano circa le 14:30; siamo arrivati davanti all’ingresso della terapia intensiva, ma il passo non era ancora libero, per cui dopo aver atteso l’orario di ingresso, siamo entrati a trovare l’incidentato zio.

A prima vista mi sono impressionato un po’, poiché ho notato delle lesioni cutanee sul volto, cosa che mi faceva dedurre che fosse caduto di faccia, per cui un accaduto un po’ doloroso. I medici hanno riportato anche delle fratture alle costole e degli organi interni come la milza. Il resto, sembrava a posto, in ogni caso, la preoccupazione è stata molta. Dopo un po’ di tempo, in torno alle 17:30, siamo usciti dall’ospedale e mentre i miei sono ritornati a casa con mia zia, io ho proseguito verso Pisa. 

Non avendo bene idea di cosa fare nel pomeriggio, mi sono diretto inizialmente sul Viale delle Piagge, che tra l’altro dista poco più di 3 minuti in auto dall’ospedale, mi sono fermato al bar Lilli e mi sono preso un caffè. 

Dopo il caffè, non essendo di umore particolarmente buono visto l’accaduto, ho proseguito verso la strada extra urbana che conduce lungo-monte. Ricordandomi dello studio del mio amico Claudio, e poiché sono già 3 anni, tra il covid e i casini vari, che non ci vediamo di persona, ho pensato fosse una buona idea passare dallo studio a salutarli e ad aggiornarli sullo stato dell’arte. 

Infatti, arrivato in Via Damaiano, sono entrato quasi per inerzia nella strada e vedo in fondo alla via una persona che stava camminando, con una maglietta nera e le scritte arancioni, mi accorgo che era Maro entrato nel parcheggio dello studio.

Quello studio genera in me dei bei ricordi, di quando eravamo ragazzini e ci frequentavamo. Ricordo ancora che quella stanza non aveva neanche il pavimento ed era adibita ad uso ricreativo. Di stanza, ce n’era una simile, che usavamo io e mia sorella da bambini in una casa in montagna che affittavamo nel periodo estivo, anch’essa adibita ad uso ricreativo. 

Dopo aver discusso del più e del meno e aver argomentato sullo stato delle produzioni, ho lanciato qualche proposta cercando di innescare attenzioni e buoni propositi; dopo circa una quindicina di minuti circa ci salutiamo concordando un futuro incontro.

Maro, o meglio Marco, è il collega del mio amico Claudio, non so da quanto tempo si conoscono ma collaborano in questo studio di registrazione, chiamato “Studi Magnitudo”, da molti anni. Ho registrato attualmente tre dischi, di cui un singolo e un EP e debbo dire che i lavori sono professionali. I costi sarebbero più alti, ma grazie all’amicizia che ci lega, ottengo un trattamento di favore.

In realtà, come ho già accennato, è un po’ di tempo che non registro, purtroppo sono circa due anni che praticamente vivo solo di imprevisti, problemi di salute e problemi di lavoro. Pensavo che, dopo il primo singolo, ascoltato praticamente in tutta Europa, avrei ottenuto almeno un riscontro in termini economici, vista la probabilità che lega l’ascolto all’acquisto. Purtroppo la pratica non è sempre così e c’è sempre da imparare soprattutto in un contesto lavorativo nuovo, con poca formazione e tanta illusione.

In ogni caso le produzioni già prodotte sono disponibili e io sono sempre confidente di un incremento sia in termini di notorietà che di conversioni. Il mio temperamento da informatico mi impone questo tipo di atteggiamento, soprattutto quando il tuo ruolo consiste nel risolvere problemi.

Adesso sono le 23:22 e come ogni sera, da un po’ di giorni a questa parte, sto’ trascrivendo le righe che descrivono sinteticamente l’evolversi delle giornate, sperando che domani sia sempre un giorno migliore.

venerdì 14 ottobre 2022

14 Ottobre 2022

 E anche questa settimana è arrivato il week-end. Stamattina, sebbene abbia impostato la sveglia per le 06:03, ho sonnecchiato fino verso le 09:00, orario in cui ho deciso di scendere e ritornare alla vita di tutti i giorni.

Come al solito, dopo il bagno e la colazione, mi sono preparato per uscire poiché stamane avevo intenzione di fare due passi al lago, che di mattinata è un posto tranquillo e rilassante. Difatti per le 11:00 ero lì. Sceso di macchina e indossato le mie scarpe da tennis, ho iniziato la mia passeggiata. Sul posto, proprio nel mentre stavo per iniziare il giro, ho incontrato un paio di genitori che discutevano della situazione politica attuale, per cui sono rimasto ad ascoltare la discussione attento a quello che dicevano. Subito dopo aver scambiato due parole con uno dei due, poiché l’altro ha proseguito in bicicletta il suo percorso, e ricambiati i dovuti saluti, proseguo anch’io per la mia strada.

Stamattina il lago appariva calmo e un po’ nebbioso, uno strato sottile di nebbia nascondeva il cielo di prima mattina; mentre camminavo, osservavo il panorama circostante e le persone che si manifestavano davanti a me in segno di rispetto e di saluto al nuovo giorno. Per me è il solito giro del lago, che mi permette di sgranchire un po’ le gambe, di fare due esercizi per il tono muscolare e la forma fisica, poiché come già accennato è un po’ di tempo che sono lontano dagli ambienti sportivi e non vorrei incappare in qualche problema di salute a causa dello scarso allenamento.

Completato il giro del lago, mi sono diretto alla macchina, ho fatto un paio di esercizi per la tonificazione muscolare, dopodiché sono partito per recarmi dai miei per il pranzo.

Arrivato a casa, oggi era mio padre che stava preparando la pasta; degli spaghetti allo scoglio non malvagi, dopodiché siamo tornati indietro sui bastoncini che amavo quando ero bambino e che se non ricordo male, ogni tanto vedo riproporre.

Nel pomeriggio sono tornato verso Pontedera più o meno in torno alle 15:30. Mi sono fermato a Cascina per fare due foto da postare sul canale digitale pubblicitario che ho ideato su carta un paio d’anni fa e che in questo periodo sto’ cercando di alimentare il più possibile, anche se parzialmente, visto che l’assenza da lavoro si sta’ protraendo. Dopo la fermata a Cascina mi sono diretto verso Pontedera e ho fatto un giretto sul lato dell’era dove sono presenti le scuole superiori, per visionare anche in quel luogo, qualche segno distintivo da poter utilizzare sul canale e presi i dovuti appunti sono tornato verso casa.

A casa ho completato l’opera iniziata da Simone e cioè l’etichettatura della porta d’ingresso. Amo molto i lavori di bricolage e fai da te, ma quando e’ un po’ di tempo che non vengono eseguiti, c’è sempre il dilemma di scoprire se è il momento giusto per la messa in opera. Fortunatamente, un paio di colpi di martello ed un cacciavite sono stati sufficienti per fissare la targa sul portone d’ingresso. Direi che mi piace, mi sembra abbastanza diritta e in stile, sono contento.

Subito dopo aver completato l’affissione della targa, “le doubleface” è il nome che ho dato al loft, ero incerto sul da farsi, quindi ho deciso di farmi una pausa sgranocchiando qualcosa di dolce.

La giornata è ancora lunga, la festa di San Faustino è praticamente iniziata ed io sto’ già pensando all’appuntamento di domani mattina, con mio padre, in cui proveremo ad addentrarci nella macchia boschiva del monte Serra per ricercare qualche forma di specie fungina nota. In realtà sono molti anni che cerchiamo funghi insieme, quindi domani, poiché sono molti anni che non andiamo più, tenteremo una nuova raccolta.



giovedì 13 ottobre 2022

13 Ottobre 2022

È arrivato il giovedì e la festa di San Faustino pian piano ci ha raggiunto. In realtà la festa del patrono e martire di Pontedera si celebra la prima metà di Ottobre e si protrae fino alla fine del mese. È il primo anno che sono a Pontedera durante la festa del patrono e ho notato che il clima in città sta pian piano cambiando. Le bancarelle iniziano sin dal mattino a comparire sulle vie secondarie della città, e in periferia si scorgono le giostre del luna park che si sta pian piano materializzando. Sebbene la frenesia di tutti i giorni, questa festa alla fine si sottolinea da sola e si va a fondere con il clima cittadino di una città che ha origini molto più profonde di quanto pare e a me ancora sconosciute.

La giornata odierna è stata tranquilla, a parte le discussioni prandiali con i miei genitori, relative alle vicende giudiziali che si stanno caratterizzando in questo periodo. 

Appena sveglio e subito dopo colazione, in torno alle 10:00, mi sono promesso di fare due scatti dal loft per catturare qualche scorcio particolare, il tutto senza uscire questa volta di casa e dirigermi a dare il buongiorno al lago la fornace. Mi piace osservare la città dall’alto del mio piccolo loft, anche perché dopo circa 9 mesi che mi sono stanziato qui, comincio ad affezionarmi.

Chiaramente non conosco moltissimo il resto della città, quindi utilizzerò il tempo a disposizione per studiarla, capirla, prenderne spunto per viverla nel modo giusto. Un punto a favore del vivere da soli, è anche questo, poter avere un proprio stile di vita senza limitazioni alcune, ovviamente con tutto il rispetto per il resto del popolo.

Sembra una frase di un partito fascista, in realtà mi sono espresso così per sottolineare il fatto che vivo in un mondo e che ne faccio parte e non il contrario.

Come ogni giornata, per pranzo mi sono recato dai mie genitori che, come tutti i giorni, mi fanno trovare qualcosa di pronto. Oggi il menu prevedeva pasta al formaggio emmental e noci come primo e hamburger come secondo; anche questa volta il menu era perfetto, chissà da chi sta’ studiando ricette in questo periodo mia madre? Sono felice quando percepisco passione in ciò che mangio!

Nel primo pomeriggio, dopo il caffè, mio padre è dovuto uscire per sbrigare delle questioni legate all’incidente di mia madre, avvenuto qualche giorno fa, niente di grave e niente di complicato, ma pur sempre un incidente con tutte le problematiche del caso.

Io invece, ho salutato mia madre con l’obiettivo di recarmi all’ufficio postale per pagare il bollettino di autorizzazione per la raccolta dei funghi semestrale, anche se presumo di utilizzarlo per queste ultime due settimane di ottobre. Ho controllato il bollettino funghi della Toscana e ho notato che in questo periodo le previsioni mostrano “presenza certa” di materiale micologico nei boschi, tanto vale provare.

Acquistata l’autorizzazione, ho salutato Paola Zingoni, la mia consulente personale dei prodotti assicurativi e postali, che non incontravo da mesi, dopodiché me ne sono andato.

Per le 16:30 ero già a casa, poiché per le 18:00 aspettavo Simone, un poliziotto che mi ha dato una mano con il restyiling dell’appartamento. Stasera è passato per fare alcune aggiunte stilistiche al portone d’ingresso e devo dire che ha fatto un ottimo lavoro. Per le 18:40 aveva già completato con le rifiniture, per cui ci siamo accordati sul da farsi e ci siamo salutati.

Adesso sono le 19:43 di giovedì 13 Ottobre, ho appena guardato fuori dalla finestra ed è già buio, mentre una stella mi sta osservando da lontano come si sentisse incuriosita di quello che sto facendo in questo momento. San Faustino è iniziato e l’atmosfera di festa inizia pian piano a scaldare gli animi.



 



mercoledì 12 ottobre 2022

12 Ottobre 2022

Sapere che oggi è mercoledì 12 Ottobre mi regala come un senso di sicurezza. Forse perché il 12 di ogni mese in genere arriva l’accredito dello stipendio, che per fortuna, grazie al contratto a tempo indeterminato che ho con l’azienda in cui sono dipendente da ormai quindici anni, mi permette di avere quell’indipendenza economica sufficiente, sebbene le spese e i costi dovuti alle beghe di cui vi ho già parlato.

La giornata di oggi è iniziata in torno alle 09:00, poiché, visto che mi sono svegliato circa per le 08:30, il sonno mi ha portato a scendere dal letto per le 09:00 o giù di lì. Come sempre ho preparato il caffè con la mia moka a induzione, anzi no dimenticavo, stamane mancava il caffè!! Poiché mancava il caffè, ho fatto colazione con quello che c’era, come per esempio le fette biscottate integrali, la marmellata e il latte.

Anche stamane la giornata è stata abbastanza tranquilla; come al solito, il buongiorno al lago la fornace è avvenuto per le 10:30. Ho girottolato per il lago in cerca di qualche spunto per la foto del mattino, per cui, trovato quelle giuste ho scattato. Per tale occasione, ho incontrato un ragazzo che stanzia nei pressi del lago molto spesso. Un tipo stile new age, con camper e sempre pronto per la Pesca al bass. Il bass, forse ve l’ho già spiegato, in ogni caso lo ripeto, trattasi di specie ittica della stessa famiglia del pesce persico, in pratica un predatore.

Durante le mie pescate al lago è capitato di catturarne qualcuno, anche se adesso è un po’ di tempo che non succede.

Circa verso l’ora di pranzo, mi dirigo a casa dei miei genitori, per cui dopo essere arrivato, aver lavato l’attrezzatura per la pesca sporca da due giorni e sistemato alcune questioni economiche, ho raggiunto i miei per il pranzo. Oggi il menu constava di penne alla boscaiola e pollo arrosto, veramente un menu da leccarsi i baffi.

Nel pomeriggio, per le 16:00 dopo essere riuscito ad accendere il computer che fino al giorno prima non ne voleva sapere di accendersi ed eseguiti gli opportuni backups, decido che si tratta del momento di ritornare a casa, per cui così è stato.

Fatta una rapida sosta al Penny market, dove da qualche giorno ho fatto piccoli approvvigionamenti, procedo all’acquisto del caffè, di una barretta sportiva e di un energy drink, dopodiché esco dal negozio. Terminata la pausa, cerco di rientrare a casa, ma non trovando parcheggio nella ztl, decido di approfittare per fare un’altro giro, questa volta nella Pontedera ancora a me sconosciuta. Cerco un posto ragionevole e alla fine riesco a trovare parcheggio nel quartiere popolare situato nei pressi della ferrovia e prima del sottopasso che collega il quartiere est di Pontedera, con il quartiere ovest.

M’incammino sulla passeggiata che costeggia il fiume era, dopo aver scattato qualche foto per il mio canale digitale e proseguendo su quel camminamento, scopro che c’è un mondo di natura ancora inesplorato da visitare respirare e di cui godere appieno nel proseguo della mia permanenza in Via Palestro, 32.






martedì 11 ottobre 2022

11 Ottobre 2022

 Martedì e tutto sembra nella norma; la mattina, a parte la solita routine volta allo spostamento della mia mini dal parcheggio a pagamento alla ztl, si è prospettata piacevole e continua come mai mi sarei atteso.

Subito dopo colazione, per definizione, ho espletato le pulizie domestiche, quindi spolverature e aspirapolvere ad eccezione del “cencio”, che mi prometto di passarlo nei prossimi giorni. Per chi non avesse ancora capito che cosa fosse “il cencio”, trattasi di un buffo appellativo attribuito dai miei avi, al panno bagnato da passare sul pavimento, in pratica “il mocio”, forse qualcuno lo conosce con questo nome.

A parte le descrizioni formali e ai tecnicismi legati allo sfaccendare, subito dopo le questioni domestiche, ho avuto un incontro da sostenere, quello con la mia avvocato Mariagrazia. Niente di importante, ma ho dovuto incontrarla per ritirare i miei documenti personali rimasti nel suo ufficio l’ultima volta che ci siamo visti.

Toccata e fuga dall’avvocato, riesco a trovare posteggio proprio all’interno del cortile storico del palazzo situatosi sui lungarni a Pisa. Un luogo storico molto affascinante e attraente, in cui io stavo esplorando le parti più intime. Completate le tre rampe di scale, entro sul pianerottolo dell’ingresso all’ufficio e suono il campanello. Apre il portone un uomo non molto alto ma distinto sia come abbigliamento che come modi di fare, in quel momento chiedo della Mariagrazia e dopo avermi fatto accompagnare in sala d’aspetto, arriva lei che mi consegna i documenti. La saluto e me ne vado.

Tornato alla macchina, metto in moto e mi dirigo verso casa dei miei.

Arrivato a casa dei miei genitori, noto che stavano per uscire, a tal proposito, chiedo per quale motivo e dove stassero andando, e pare avessero un incontro con un notaio come testimoni/uditori.

Il tempo trascorso in casa senza di loro, è stato piacevole; ho tirato fuori i miei raccoglitori con i testi delle canzoni scritte da e in anni e mi sono divertito ad interpretarne un paio, sia con la chitarra, sia solo cantandole.

Il computer purtroppo oggi non funzionava, quindi ho dovuto dirottare l’attenzione su qualcos’altro.

In torno alle 13:30, sono ritornati i miei, di conseguenza abbiamo preparato è consumato il pranzo.

Subito dopo pranzo, in torno alle 15:30, ho deciso di tornare verso casa, ma prima, come buona abitudine, ho previsto un’oretta di passeggiata al laghetto la fornace, in modo tale da godermi il sole e l’aria fresca prima del tramonto.

In torno alle 17:30, sono tornato a casa e li sono rimasto. 

Sono le 22:14, sto’ completando le ultime righe del diario di oggi, entusiasta del fatto che ho ancora un paio d’ore prima di mezzanotte e chissà cosa potrà ancora succedere.



lunedì 10 ottobre 2022

10 Ottobre 2022

È arrivato il lunedì anche questa settimana! Stamane, come al solito, dopo essermi alzato per le 7:30 o giù di lì, sono uscito per spostare la macchina dal parcheggio a pagamento; è una routine un po’ noiosa lungo andare, ma i parcheggi dopo le 18:00, in tzl 
non se ne trovano più. 

Una volta spostata l’auto e parcheggiata in ztl in luogo opportuno, sono rientrato a casa.
La mattinata è proseguita come una delle tante mattinate, ma stamane avevo una cosa da fare che da tempo andava fatta ma che io cercavo di evitare, il cambio delle lenzuola.

Non è una cosa molto difficile, ma per un uomo il cambio delle lenzuola, così come la stiratura dei panni, è un’attività non molto piacevole da sostenere.

Ad ogni modo, ho completato l’attività in breve tempo, dopodiché ho provveduto alla rimozione della polvere sia manualmente che con l’ausilio dell’aspirapolvere. 

Non va trascurata neanche l’attività di sanificazione dell’aria, poiché c’è il rischio di incappare in problematiche connesse, come ad esempio gli acari e via dicendo. Fortunatamente le attività dimestiche sono state da me assimilate molto bene, quindi rientrano nelle attività che ritengo più significate e necessarie all’interno delle mura domestiche.

Completate le attività domestiche, mi dirigo a pranzo dai miei genitori. Subito dopo pranzo, che prevedeva un timballo di pasta seguito da dell’umido con patate, decido di uscire nuovamente per recarmi all’incontro con mia figlia Giulia, presso la sede di “Spazio Neutro”. “Spazio neutro” è una location pubblica, dove sono organizzati gli incontri tra i genitori e i figli in caso di problematiche. Nel mio caso, sono stati fissati degli incontri settimanali a causa del mancato affidamento della bambina, con opposizione della madre nel consentirmi di poter vedere e sentire ogni giorno mia figlia in un posto familiare.

All’incontro ho visto mia figlia come le altre volte, molto entusiasta e piena di vita, tanto che abbiamo fatto da spettatori ad un vero e proprio allenamento di danza.

Ultimamente i rapporti tra me e la bambina sono migliorati infatti adesso riesce a dialogare abbastanza bene sia con me che con le operatrici sociali e questo mi rasserena un po’.

Dopo aver sostenuto il colloquio e salutato Giulia, faccio un salto al lago la fornace, dopodiché procedo per un paio d’ore verso Bientina per scattare alcune fotografie sempre per quel canale digitale di cui vi ho ho parlato (Figliodellarte). 

Una volta arrivato a Bientina, cerco subito qualche posto da immortalare con la macchina fotografica, dopodiché ritorno alla macchina.



 

domenica 9 ottobre 2022

09 Ottobre 2022

Domenica è arrivata, con la sua femminilità e discrezione, che si fa percepire al mattino, quando ti rendi conto che non c’è più quella fretta che ci assale, nei giorni infra-settimanali.

Sento la completezza di ciò che svolgo ogni giorno, cercando di raggiungere il traguardo di una nuova situazione, giornata, scoperta, vita . Domenica mattina,  soprattutto quando non ho idee nuove da mettere in pratica, amo oziare fino a tardi, anche se non lo ritengo particolarmente un’attività produttiva. Quindi in genere cerco di evitare e alla fine mi scopro alzarmi sempre di buon mattino. Mia nonna mi diceva sempre: “il mattino ha l’oro in bocca”, quindi penso che riservare alcune attività significative al mattino, sia una buona abitudine.

Poiché abito da solo, ho ricercato una meta per la giornata, in modo tale da sfruttare del tempo il più possibile a me favorevole. Oggi in particolare non avevo molta voglia di pranzare a casa e visto che i miei erano fuori con degli amici, ho deciso di pranzare rapidamente al mc Donald’s per poi fare una puntatina al mare, alla spiaggia di calambrone. Tutto questo, sempre per fare pratica con questa nuova tecnica di pesca, “lo spinning”. 

Prima il dovere e poi il piacere, quindi prima di pranzo, non ho dimenticato di fare le pulizie del bagno, a cui, secondo me, è necessario riservare un po’ di tempo in più per curarne a fondo l’igiene.

Completate le pulizie del bagno erano circa le 13:30, quindi decido di uscire di casa per recarmi dapprima a fare il pieno di gasolio al distributore di benzina, succesivamente a scattare delle fotografie lungo la strada, per un mio canale digitale, che purtroppo ancora dopo un annetto, non riesco a far decollare.

Si tratta di un canale digitale che dovrebbe fungere da generatore di brand awarness, per i prodotti di brand italiani. Purtroppo però ancora lavoro non ce n’è e quindi, cerco di non perdere sguardi e continuo a generare traffico per attirare l’attenzione dei visitatori.

Spero che con il tempo le cose cambino, ad ogni modo.

Come avevo già anticipato, subito dopo pranzo, ho deciso di recarmi presso una spiaggia sabbiosa situata sulla costa al confine tra Pisa e Livorno e li ho trascorso tutta il pomeriggio, fino alla sera. Non è stata una serata pescosa, avevo già anticipato che le fasi lunari non erano a nostro favore, ma poiché c’era bassa marea, valeva la pena tentare.

Ho eseguito dei lanci sia sul tratto di fiume che sfocia sul mare, ma vista la scarsità delle toccate, ho deciso, dopo aver provato diversi artificiali, di lanciare sulla spiaggia, dalla riva e lentamente spostarmi sulla costa.
Sulla costa sabbiosa di Calambrone spostandoci verso Pisa, si trovano diversi stabilimenti balneari che rappresentano d’estate uno dei principali business turistici della costa.

Sono rimasto lì per un paio d’ore forse più, sebbene l’assenza delle toccate, il paesaggio e l’atmosfera ha impedito alla mia volontà di prendere la decisione di andarmene, dopodiché al tramonto, ho deciso di concludere la pescata e di ritornare a casa.

A malincuore, m’incammino verso la mia auto ma dopo poco, scopro che sia la valigetta delle esce che quella degli attrezzi erano a bagno sulla riva che galleggiavano. Mi sono reso conto così che la marea era ritornata, così come era arrivato il momento di andarsene da quel posto, nascosto, a molti sconosciuto, surreale, tipico di una spiaggia libera che si trova alla foce di un fiume secondario ma importante, chiamato “Scormatore”.




 

sabato 8 ottobre 2022

08 Ottobre 2022

Mi sono alzato stamane che erano circa le 09:00; avevo un sonno particolare dovuto al fatto che la sera prima mi sono dilungato fino verso le 03:00 tra la scrittura del blog e la sbirciatina di un film.

Il problema sostanziale di questo periodo è che non riesco a tirare le fila del discorso, cerco di fare come dicono nei libri di business, ossia capire a che punto sono arrivato, dove sono arrivato e quale sono i miei obiettivi per il futuro. In realtà ho le idee abbastanza chiare, purtroppo non sempre la strada è scorrevole, così sono costretto a ricalcolare il tragitto, un po’ come fanno i navigatori satellitari quando si decide di scegliere la strada che non è quella scelta dal navigatore.

Tornando a stamane mattina, sono sceso al bar che si trova al centro del corso, per una rapida colazione in piedi, dopodiché mi sono diretto alla macchina perché pensavo fosse già troppo tardi. Stamane volevo fare troppe cose, così alla fine, passato dal Tigota’ più vicino e acquistato il materiale della casa, ho pensato che forse un po’ d’aria fresca al lago sarebbe stata meglio che fare le pulizie di casa, e così è stato.

Arrivato al lago ho trascorso un’oretta circa, dedicandomi al risveglio che io chiamo fisico e mentale, caratterizzato da esercizi di respirazione, esercizi a corpo libero e una passeggiata. Tutto molto leggero, dal momento che dopo l’operazione al testicolo, a causa dell’orchidemia di cui vi ho già parlato, non mi sono neanche più avvicinato ai pesi (bodybuilding) in quanto ho un po’ di paura che si possano verificare infortuni. 

Ad ogni modo, cerco di mantenere il mio stato di benessere fisico e mentale, anche se noto un po’ di carenza di attività sociale, ma non posso aspettarmi più di tanto, specialmente dopo una separazione e un divorzio che mi hanno modificato decisamente la vita.

Per pranzo sono andato dai miei, che come al solito, mi stavano aspettando. Abbiamo pranzato rapidamente, e discusso sulla giornata di oggi e su quello che sarebbe stato da fare nei prossimi giorni, dopodiché ho salutato i miei e me ne sono andato.

Nel primo pomeriggio mi sono promesso di comperare i viveri per la sopravvivenza, in più ho deciso di farmi un piccolo regalo, anzi due.

Un forno a microonde e un phon, che da molto tempo volevo acquistare, ma causa di forza maggiore non potevo, quantomeno nell’immediato. Arrivato a casa, ho dedicato la parte rimanente della giornata a montare e testare i nuovi elettrodomestici, dopodiché mi sono rilassato un po’. 

Sono le 23:09, ho scritto in anticipo la giornata di oggi, anche se manca circa un’ora alle 24:00 di domenica 10 Otttobre, ma quella è la giornata di cui vi parlerò domani.




venerdì 7 ottobre 2022

07 Ottobre 2022

Sono le 24:00 di venerdì 07 Ottobre 2022, di conseguenza siamo già arrivati al sabato. In pratica è sempre venerdì sera ma burocraticamente siamo a sabato.

La giornata di oggi non è stata particolarmente entusiasmante, praticamente ho trascorso la mattina in casa, vista ancora la fase di Smart Working, dopodiché nel pomeriggio sono dovuto tornare a Pisa a firmare dei documenti burocratici legati alle questioni legali che condizionano la mia esistenza.

Purtroppo la documentazione che l’avvocato penalista mi ha dato da leggere, mi ha fatto tornare alla realtà e mi ha fatto capire che non bisogna mai fidarsi delle persone, anche di quelle più intime.

“L’inquisizione”, la chiamerei così, quella di mia ex-moglie, legata ad alcune problematiche che mi ha attribuito da anni come ad esempio il disturbo alimentare che mi ha afflitto durante la fase adolescenziale, all’invenzione di altre problematiche da lei sottolineate per danneggiare ulteriormente la mia reputazione, come ad esempio “disturbi bipolari” e “psicosi correlate”.

In pratica, per chiarire meglio la questione, circa 7 anni fa ormai, dopo anni di relazione, da prima amicizia, è purtroppo svanita la storia d’amore che legava me a mia ex-moglie. L’”amore”, un sentimento così sconosciuto, ma altrettanto impetuosi, repentino e labile.

Ho persino scritto una canzone sull’amore e sulla sua incoerenza. In ogni caso è stato dimostrato che tale sentimento è improvvisamente concluso. Ci sono dei momenti, come forse ho già scritto, in cui ti rendi conto che dimostrare concretamente qualcosa talvolta è più semplice di aspettare qualcuno che ti spieghi che cosa significa, e così è stato.

Alti e bassi ce ne sono stati molti, ma in questo caso si è palesato il comportamento di una donna che non si rendeva conto che la persona con cui stava, provava qualcosa che lei forse non poteva capire, e questo non può essere una colpa, ma una mancanza.

La mancanza di lealtà, la falsità, la stupidità nell’ironizzare sul passato e sulle debolezze passate, anche senza parlarne, ha generato tra di noi, o quantomeno per quanto mi riguarda, qualcosa che non saprei individuare come sentimento, direi più un malessere interiore non esternalizzato, ma da tenere “nascosto” per forza.

Non riesco a reagire col sorriso quando penso ad una brutta situazione, così come non riesco a provare piacere quando ricevo un pugno in faccia o cose simili. 

Per cui ho fatto la scelta più coerente, per quanto mi riguarda, quella non scontata, ma quella che sicuramente risulta essere la più sicura per entrambi, vista anche la presenza di una figlia. Vivere in un contesto in cui la moglie ti odia, non ti vede più, in cui sei per lei una sorta di corpo estraneo da rimuovere, qualcosa che da fastidio avere vicino, qualcosa che non può assolutamente, far parte di te, purché non fa parte di te. Qualcosa di cui il proprio passato non è piacevole da digerire, ne tantomeno da ricordare, un passato che mette a disagio la persona che fortunatamente non lo vivrà mai.

Esattamente, in fase adolescenziale, ho passato un periodo particolare della mia esistenza in cui ho smesso di mangiare. Non mangiavo più perché era l’unico modo di difendermi da una situazione un pochino pesante. Non c’era più nessuno ed io non sapevo come fare. Erano tutti estranei e non c’era più una via d’uscita semplice com’era sempre stato fino ad allora.

In pochi anni raggiunsi un peso di 45 kg, e questo è successo tutto così velocemente. I miei non mi ascoltavano e per loro era sbagliato quello che facevo, non era importante quello che facevo, dovevo solo mangiare e basta. Non ho mai dato importanza al cibo, anzi sono sempre stata un’ottima forchetta.

Ad oggi, o quantomeno col senno di poi direi che quel rifiuto chiamato “anoressia”, diagnosticata così in quel periodo, ma che io ho sempre reinterpretato in un mio modo personale di non accondiscendere ad una situazione in cui non ero adeguatamente considerato, valutato, ripreso, gratificato.

Questa breve digressione per sottolineare il fatto che la perfezione non esiste, quantomeno può esistere a periodi e sicuramente non può essere una colpa non essere perfetti in un periodo, soprattutto se non dipende solo da te. 

Quindi direi che è per questo che è finita, il fatto che sono stato in diversi centri e che solo grazie allo sport e alla mia determinazione e costanza che sono riuscito ad uscire da quel brutto periodo. 

Quello che avrei preferito è un po’ più di chiarezza da parte della mia ex-moglie, che per molti anni è stata la mia ragazza però. 

Quello che non mi piace e che ritengo pericoloso, è comunque quello di attribuire/assegnare problematiche e/o aggettivi che in realtà non sono reali, offensivi e quantomeno fuorvianti e volti a degradare la reputazione della persona in considerazione. 

Ecco mia ex-moglie agito in questo modo e molto probabilmente si è fatta prendere la mano.

In ogni caso le risposte dell’avvocato mi hanno un po’ tranquillizzato e probabilmente la violenza inquisitoria attuata utilizzando il “falso in tribunale” è stata arginata.

Detto questo, spero che i prossimi mesi siano mesi più tranquilli in cui poter tornare a vivere liberamente senza l’oppressione di questa spada di damocle che incombe su di me. 

Non so che cosa accadrà, ma io sono positivo!!







mercoledì 5 ottobre 2022

05 Ottobre 2022

Mercoledì 5 Ottobre è arrivato e finalmente sono riuscito a ritagliare parte della mattinata ad una delle mie più grandi passioni: la pesca.

Era qualche anno che ormai non dedicavo del tempo a questa disciplina sportiva e adesso che abito praticamente a 2 minuti di auto dal lago, ho pensato che sarebbe stata una buona idea, anche per restare un po’ all’aria aperta e socializzare.

Bene, stamane mi sono svegliato sempre più o meno intorno alle 06:00, anche se in realtà, tra uno sbadiglio e l’altro mi sono alzato per le 8:30.

Fatta rapidamente colazione, e indossato gli abiti giusti per la pesca, mi sono diretto al lago. La giornata di oggi era veramente bella, un sole autunnale caldo e intenso pervadeva l’aria, la brina mattutina aveva lasciato uno strato di acqua su tutto il prato circondante la superficie del lago e la temperatura era mite.
Sceso dall’auto e impugnata l’attrezzatura mi sono diretto verso uno spot che mi avrebbe dovuto dare soddisfazione. Lo spot di stamane era un piccolo lago parallelo e contiguo a quello principale, accessibile attraversando un canneto.
Arrivato sullo spot, ho avuto subito la sensazione che fosse la mattinata giusta, quella in cui avrei sicuramente catturato qualche predatore importante. Difatti ho montato subito la mia canna Wixon caperlan, innescato il minnow di superficie regalatomi da mio zio, è iniziato a lanciare.

Il genere di pesca che ho iniziato a praticare in questo periodo, si chiama spinning e si tratta di un tipo particolare di pesca che prevede la ricerca dei predatori utilizzando esce artificiali, canne di piccola dimensione, ma soprattutto attraverso un’azione di pesca molto attiva, a differenza dei metodi più conosciuti. 

Utilizzando lo spinning, il pescatore deve continuamente lanciare l’esca artificiale nella zona target di pesca, o quantomeno nell’area d’acqua dove si presume sia presente la preda. In questo modo si innesca la reazione del pesce predatore, che dovrebbe, alla vista dell’esca, attaccare e ingoiare l’artificiale.

Molte delle volte è così, ma stamane in realtà non è stata una mattinata produttiva dal punto di vista delle catture, infatti dopo circa un paio d’ore e due artificiali persi, prendo coscienza della probabile mattinata no, così smonto la canna e per le 12:00 ero già sulla via del ritorno.

Per le 13:00, i miei genitori mi aspettavano a casa per pranzo, quindi indossato nuovamente gli abiti giusti, mi dirigo nuovamente da loro.

Il resto della giornata è stata più o meno tranquilla, a parte un’incontro insolito, che descriverò brevemente.

In torno alle 17:00, una ragazza un po’ trasandata, mi inizia a gridare dalla strada di prendere il telefono e di chiamare il 118, incuriosito dalla cosa, mi dirigo verso la finestra e mi accerto che non si tratti di uno scherzo o simili, dopodiché, assodato che fosse una richiesta di soccorso, prendo il telefono e chiamo la pubblica assistenza, segnalando l’accaduto. Dopo circa 30 minuti, arriva l’ambulanza, che si ferma nel cortile di casa ad eseguire le prime misurazioni e i primi controlli di prassi. La signora aveva subito uno scippo qualche giorno prima e trovandosi nella zona da sola, appena uscita dall’ospedale, molto probabilmente ha accusato qualche disturbo. In realtà doveva ritornare in Ospedale e probabilmente ha cercato la soluzione più rapida.

Tutto è bene quel che finisce bene, la signora se n’è andata via senza complicazioni, diretta da dove era venuta.

Erano circa le 18:40 e dopo aver lavorato un po’ al computer, segnalo a mia madre che era il momento di ritornare a casa e così è stato.



martedì 4 ottobre 2022

04 Ottobre 2022

È il secondo giorno di questa prima settimana di Ottobre; la giornata di oggi ha assunto dei colori quasi primaverili, sebbene sia una giornata di quasi autunno. 

Mi sono alzato più o meno verso le 08:00, in tempo per andare a spostare la macchina che in genere, come avrete capito, parcheggio nel posteggio a pagamento, ma solo in orario notturno visto che è gratis.
Questa mattina, al contrario delle altre, e poiché non avevo il pane in casa, ho deciso di fare colazione al mc Donald’s e così è stato.

Entrato in macchina e ancora assonnato, mi dirigo quasi meccanicamente dal mc Donald’s più vicino a dove abito, quello che si trova sulla via principale che porta a Fornacette. Erano circa le 8:40, pensavo che fosse ancora chiuso, invece appena entro nel parcheggio mi accorgo che c’era già qualcuno, quindi mi reco verso la cassa del bar per ordinare. Prima di me c’erano un paio di persone tra le quali una ragazza bionda, che se non erro ha ordinato un cappuccino e una ciambella, quelle ciambelle che in genere mangiano i bambini e che non sono incluse nell’happy meal. Dopodiché ordino un latte macchiato e un cornetto integrale alla marmellata, pago e cerco un tavolo per sedermi a fare colazione.

A quell’ora il mc Donald’s non e affollatissimo, quindi in genere, faccio colazione rapidamente in piedi; non amo mangiare da solo!! A tal proposito, individuo la ragazza della ciambella che si era seduta a fare colazione e decido di sedermi al solito tavolo. Un rapido buongiorno e terminata la colazione la ragazza se ne va rapidamente, quasi avesse fretta, io invece prendo coscienza dell’accaduto, termino con calma il pasto mattutino, dopodiché mi alzo ed esco dal locale.

Uscito dal locale, mi torna in mente che non avevo il pane in casa, di conseguenza, mi dirigo al Penny market di fronte al mc Donald’s. Entrato nel negozio, che a quell’ora è quasi deserto, mi guardo in torno per cercare il necessario e dopo circa un quarto d’ora esco con i viveri mancanti.
Subito dopo, come di mia consueta abitudine giornaliera, mi dirigo ai laghi “La fornace”, per completare il mio ciclo di risveglio. 

Questa mattina il lago era in quiete e il cielo di un azzurro magico, il che mi ha rasserenato un po’. 
Scattate un paio di photo e con i piedi ancora umidi dalla brinata mattutina, torno alla macchina per ritornare a casa.

Tornato a casa, vista ancora la mia inoperativita’ in azienda, ormai da un po’ di anni, sia a causa del COVID, sia a causa della crisi aziendale, faccio le pulizie domestiche per un paio d’ore, dopodiché mi reco a casa dei miei per il pranzo.

Arrivato a casa dei miei per le 13:40, mi accorgo che i miei avevano già pranzato e mio padre mi segnala che mia madre aveva subito una sorta di tamponamento con l’auto sulla tosco-romagnola.

Quanto rivelato da mio padre mi genera un’attimo di allerta, per cui, dopo essermi assicurato del corretto stato di salute di mia madre, mi siedo a tavola per il pranzo.
A circa metà del pranzo suona il campanello di casa, mio padre si reca ad aprire la porta di casa e si accorge che è l’idraulico. Era venuto a casa per sbrigare delle questioni burocratiche con mio padre dopo pranzo, difatti, dopo il caffè se n’è andato con lui.
Subito dopo pranzo è arrivato a farci visita, anche l’investitore di mia madre, per la compilazione del CID.

Come potrete aver capito, il pomeriggio è stato un po’ particolare, difatti ho condotto mia madre a sbrigare le pratiche assicurative legate all’incidente. Ho approfittato del tempo da trascorrere insieme a lei, per offrirle un caffè e farla rilassare un po’. In realtà è stata lei a volermi offrire un caffè, inoltre ha insistito per farmi fare scorta sia degli energy drink che delle barrette proteiche/energetiche che in genere consumo giornalmente e che avrei acquistato comunque.

In ogni caso, per le 17:40 siamo ritornati a casa e salutata mia madre, sono ritornato a casa, nel mio Loft di Via Palestro, 32.

Lago la fornace

 

lunedì 3 ottobre 2022

02 Ottobre 2022

 Pensando adesso che siamo ad Ottobre, mi viene in mente quest’ultimo anno. Un anno che tra il COVID, l’intervento delicato ad uno dei miei gioielli di famiglia, la separazione/divorzio e la guerra in Ucraina, posso dire che sia stato uno degli anni più movimentati.

Non è che non mi piacciono le cose movimentate, anzi, ma quest’ultimo anno è successo veramente il finimondo. 

Detto questo, ritornando alla giornata di oggi, vorrei ricordare che il giorno 02 di Ottobre è la festa dedicata ai nonni, per cui ho pensato fosse carino allietare la giornata con un vassoio di pastine comperate dal mio amico Nevilio alla pasticceria Lemmi di Cascina.

Non ero abituato a festeggiare questa festa, ma quest’anno, vista anche l’assenza eccessiva di mia figlia  Giulia nella vita di tutti i giorni, ho deciso di attenuare un po’ la sofferenza. Purtroppo le decisioni prese da mia ex-moglie hanno condizionato fortemente la vita mia e quella dei miei genitori, di conseguenza, non potendo, almeno per il momento, cambiare le cose, è stato impossibile da parte mia fare il padre, da parte loro fare i nonni.

Il giorni 2 Ottobre è stata una Domenica apparentemente anonima, non troppo bella, anzi una giornata di pioggia, in cui però si sentiva forte la presenza di questa figura che in famiglia viene data per scontata ma che in realtà, scontata non è.

Personalmente sono molto legato alla figura dei nonni, un po’ perché sono cresciuto con loro, un po’ perché non ci sono più e quindi ne sento la mancanza. Ricordo ancora quando ero un bambino e trascorrevo ore ed ore con loro sia durante l’anno scolastico, che durante le vacanze. In effetti passavo più ore con i nonni che con i genitori e questo è stato causato dagli impegni lavorativi che rubavano tempo prezioso da dedicare ai figli. Ad ogni modo, i momenti più importanti e significativi della vita erano saturi di queste due figure preponderanti, talvolta eccessive ma necessarie.

Oggi purtroppo non è così; le questioni legate all’orgoglio familiare hanno creato un divario molto grande tra le figure dei nonni materni e paterni, tale per cui i momenti di condivisione non ci sono più, ma le cose piano piano stanno cambiando!

09 Febbraio 2025

E' sabato 09 Febbraio 2025, fuori c'è un tempo quasi invernale, la pioggia cade fitta e nebulizzata e si avverte la sensazione che s...